La giornata della poesia

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaapo.pngdi Maurizio Cucchi per “La Stampa”

 

Il poeta si oppone disarmato,

non appare ma é,

devi andarlo a trovare, é paziente,

cerca il vero profondo nel cuore

e nel corpo della parola.

Lui non urla e nel caos

preferisce strappare al silenzio

quella sillaba vera che duri

e che torni a cantare domani.

Va in letargo ogni tanto,

ma nel sonno lavora,

crea immagini, incontri, pensieri,

tesse trame, racconti, figure.

E’ il custode migliore

della vera parola, è al servizio

della lingua, avvilita,

appiattita. La sua voce

é apertura di senso infinito.

La giornata della poesiaultima modifica: 2013-03-21T10:00:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo