LA PORTA…OVVERO IL RITRATTO DELL’IGNOTO

ESILVESTRO.JPGdi Enzo Silvestro
Fra i frequentatori di Lipari dell’ 800 uno dei piu’ assidui e affascinanti fu . Enrico Pirajno barone di Mandralisca porta.JPGillustre studioso e collezionista di Cefalu’, nella cui citta sorge l’omonimo museo dove sono custodite le magnifiche e ricche collezioni artistiche e scientifiche, messe assieme nel corso del XIX secolo dal barone ,
ben rappresentata la sezione numismatica liparota e cosi molti pezzi archeologici , e minerali originari delle nostre isole.
Ma sicuramente il pezzo piu’ importante e’ un legno dipinto a olio:  “Ritratto di ignoto”, bellissima ed enigmatica opera di Antonello da Messina (1465/1470);
Numerose leggende avvolgono questo dipinto, e un romanzo scritto nel 1976 da Vincenzo Consolo (Il sorriso dell’ignoto marinaio)
 lo fa adirittura protagonista , ma la versione tramandata  di questa storia e’ leggermente differente e quando il libro fu pubblicato , Vincenzo Consolo era allora conosciuto  a Lipari non per essere un grande scrittore contemporaneoe ma il cognato di Joy’ Bianchieri, nacquero diverse discussioni che animarono  le serate del pozzo, la versione popolare prese cosi’ corpo :
Eugenio Piraino Barone di Mandralisca era un assiduo visitatore di Lipari , all’inizio vi veniva perche’ vi abitava la sorella della moglie che aveva sposato un Liparoto , ma poi si rese conto che le isole erano un luogo dove poteva sopire molte delle sue passioni scientifiche come la malacologia e la mineralogia , e fu proprio cercando nuove conchiglie tra i pescatori che inizio a mettere insieme la sua eccezionale collezione di monete di Lipari e di reperti archeologici .
Allora come ora le voci nella nostra isola viaggiavano veloci cosi ad ogni suo soggiorno gli venivano offerti nuovi reperti da aggiungere alle sue collezioni.
ma per il Barone  procurarsi l’oggetto piu’ importante del suo museo fu molto piu’ laborioso.
Tutti hanno presente la farmacia Internazionale(Finocchiaro)  sul corso ,essa nell’800 si trovava nei locali antistanti, poi porta1.JPGdivenuti uffici della societa’ elettrica ,
 i mobili erano quelli di oggi  ma disposti in modo diverso , i medicinali confezionati non esistevano e il grande bancone di legno di rosa con il ripiano di marmo troneggiava al centro della stanza ,  le grandi vetrine che allora contenevano le bottiglie con le sostanze per le preparazioni separavano la stanza dal retrobottega dove il farmacista preparava le sue pozioni, il passaggio fra queste vetrine era chiuso da un porta arrangiata con pannelli di legno.
Un giorno il barone Mandralisca entro’ in farmacia per acquistare un unguento, e quando il farmacista passo’ nel retrobottega per preparglielo intravide nelo scuro panello della porta una macchia di colore che colpi’ i suoi sensi sempre allerta di astuto ed esperto collezionista.Egli  chiese se poteva dare un’occhiata alla porta da vicino, ed esaminandola’ rimase basito dalla bellezza del dipinto raffigurato in un pannello, offri imediatamente al farmacista del denaro per avere la porta , ma egli da buon liparoto istintivamente rifiuto’ addicendo che senza porta la farmacia non poteva stare. Il Barone  non si scoraggio’ e chiese al farmacista se poteva prestargli un metro per misurare il dipinto , il farmacista non ne fu molto entusiasta ma essendo molto indaffarato lascio l’illustre cliente ad armeggiare col metro vicino alla porta, alcuni minuti dopo torno’ con la pomata per il barone, il quale restitui´ il metro quindi pago’ ringrazio’ e se ne ando’ ..Il farmacista non diede peso all’episodio e se ne dimentico’
.Molti mesi dopo mentre il farmacista si trovava nel retrobottega senti un trambusto nella sua apoteca, lascio´ il suo mortaio e vide il Barone Mandralisca  scortato da due uomini che reggevano una porta .
E’ il miglior legno di rosa che esiste ed e’ stata costruita dal piu’ bravo ebanista di Palermo, esordi il Barone e senza dargli tempo di riflettere gli strinse la mano mentre i due uomini iniziarono a sostituire la porta .
E’ davvero bella , ho fatto proprio un bell’affare penso´ il famacista ammirando la sua nuova porta mentre il Barone si allontanava con  la  vecchia porta.
Quella  porta era veramente magnifica , ancora oggi se andate nella farmacia del dottor Finocchiaro potrete intravedere la porta in legno e cristallo che separa la farmacia dal retrobottega, pregevolissma certo ma sicuramente pagata un prezzo eccessivo anzi il piu’ caro di tutte le porte della storia. Per contro se volete ammirare l’ignoto marinaio il piu’ bel ritratto dipinto da Antonello da Messina dichiarato patrimonio nazionale e di valore inestimabile allora dovrete recarvi a Cefalu’ a Palazzo Mandralisca dove nell’omonimo museo in una sala ad esso  dedicata e’ custodito  questo capolavoro del grande pittore del 400.
LA PORTA…OVVERO IL RITRATTO DELL’IGNOTOultima modifica: 2008-12-04T15:57:24+01:00da leonedilipari
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