LA QUALITA’ PERDUTA

34108720.jpgdi Luca Chiofalo

Anche questa è andata.
Tra disservizi, caos e orde di selvaggi travestiti da turisti stiamo per metterci alle spalle un’altra stagione da precari del turismo.
Sempre in bilico infatti tra una qualificazione mai decollata dell’offerta ed un’accettazione passiva del turismo di qualità peggiore, ci barcameniamo anno dopo anno tra mille difficoltà continuando per fortuna a spuntarla, ma perdendo terreno prezioso rispetto alle mete più prestigiose.
Come ho fatto più volte, ribadisco che non ci mancano gli strumenti per essere competitivi e organizzati; il nostro “tallone d’achille” è piuttosto la gestione farraginosa e dissennata delle infinite risorse e potenzialità che il nostro territorio possiede.

Rasenta l’incredibile la totale assenza, in un arcipelago come il nostro che rappresenta 1852166815.JPGil 25% del turismo siciliano, di un piano strategico in materia turistica; piano irrinunciabile per una pianificazione ragionata che in tempi medi garantisca stabilità alla nostra industria turistica e che consenta, (evitando loro di “tirare a campare”), agli imprenditori locali di investire conoscendo le prospettive e le intenzioni circa il tipo di turismo che accoglieremo. “Qualificare” dovrebbe essere la parola d’ordine e il primo punto dell’agenda politica, ma nessun segnale di indirizzo in tale direzione viene dato dall’amministrazione in carica; anzi per i più attenti osservatori è facile notare il proliferare per le vie del centro di fast-food, rosticcerie ed attività low-cost (uniche categorie commerciali in espansione) ad indicare impietosamente che la qualità dei nostri ospiti si abbassa in maniera ineluttabile.

Le problematiche legate all’argomento sono molteplici e meriterebbero un lungo e meditato approfondimento, ma il tema turismo, fonte vitale della nostra economia, non pùò essere affrontato in maniera esaustiva e proficua tra le righe di un articolo. Il necessario rilancio turistico a cui tendere deve essere il punto qualificante degli sforzi degli imprenditori eoliani ed in cima alla lista degli obiettivi della nostra amministrazione comunale. A tal fine, auspico cominci prima possibile un confronto serrato tra istituzioni e privati per l’individuazione dei provvedimenti necessari a “tirarci fuori dalle secche” ed incrementare, (destagionalizzando e qualificando), i flussi turistici. Questa rimane l’ultima e unica possibilità per rendere ancora sostenibili l’iniziativa imprenditoriale di qualità ed un buon tenore di vita nell’arcipelago.

LA QUALITA’ PERDUTAultima modifica: 2008-08-21T10:38:00+02:00da leonedilipari
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