Se il significato continuasse a non esser chiaro, porgo un esempio: il Segretario del PD Pierluigi Bersani, che da detta fifa è attanagliato. Il Segratario ha paura. La ragione? un tarlo mentale, sviluppatosi propotente ed improvviso in questi ultimi giorni: sta a vedere che perdo le elezioni?

Il “nostro”, o meglio il “loro”, ragioni per affliggersi ne ha parecchie. Il bluff delle primarie si è palesato per quale in effetti era, appunto un bluff visto che chi l’ ha spuntata è stato l’ apparato di partito. Prova ne sia che  delle così dette primarie per le candidature al Parlamento non parla nessuno, restando esse, ovviamente, appannagio proprio del medesimo partito.

 

L’annunziato rinnovamento, che magari ci sarà, ha patito un danno di immagine che soltanto Rosy Bindi è capace in tal misura di procurare. Matteo Renzi si fa i fatti suoi. Berlusconi, invece, non se li vuol proprio fare. Insomma, quegli spazi elettorali che sembravano praterie pare si riducano di giorno in giorno. Così il buon Segretario si è messo a guardarsi in giro alla rierca, appunto, di spazi.

Ha iniziato dalle montagne, ma tra Monti e Tremonti pare che non sia aria. Le pianure? ahinoi, son devastate, tutte, da grilli, grillini, grilline e grilletti.

 

Ha guardato in sù, verso l’aria, ma poco è mancato che ci restasse secco, colpito dalla miriade di onde elettromagnetiche di Mediaset. E la RAI ci mette ache del suo, mostrandolo “isterico” quando vien chiamato a rispondere sulla ricandidatura di qualche

grande vecchio o vecchia. Ci sarebbe il mare. Ma l’essere “a mare”, gli è stato detto, non porta bene.

Restano i Casini. Ma che soddisfazione è? costano pure, ed in tempi di crisi è meglio girar larghi. Tra l’altro, chi lo spiega a Crocetta e Vendola?

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