LE MULTE DEGLI AUSILIARI POTREBBERO COSTARE CARE AL “PALAZZO”

di Bartolino Ferlazzo


0c2d04bb6b301bce0b7055b0a08b5b1a.jpgE’ ormai prassi nel Comune di Lipari, che un buon 90% delle multe accertate dalla Polizia Municipale, sono elevate dagli ausiliari del traffico; prassi che alla luce delle ultime norme legislative, può ritorcersi in modo grave sullo stesso ente, ma ci spiaghiamo meglio.-

  Sia nel 2005 con sentenza n. 7336 che nel 2006 con sentenza n. 18186, la Suprema Corte di Cassazione Civile, ha ribadito a chiare lettere, in modo netto, semplice e comprensibile che “…gli ausiliari del traffico possono accertare infrazioni al codice della strada, limitatamente a soli due tipi di infrazioni: a) violazione delle norme sulla sosta nei parcheggi a pagamento o sulle aree di parcheggio date in concessione; b) violazione delle norme sulla sosta nelle aree immediatamente limitrofe a quelle indicate nel punto a), quando l’ infrazione rechi intralcio alla fruizione delle aree di sosta…”
  A seguito di queste sentenze, il Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, recepiva e faceva sue le risultanze delle sentenze e con circolare n.30 del 07.08.2007 inviata a tutte le Prefetture d’Italia, esplicava in modo ancor più dettagliato, esaustivo e categorico le funzioni degli ausiliari.-
  In data 24.08.2007, la Prefettura di Messina inviava ai Sindaci dei Comuni della Provincia, copia della circolare prima menzionata, che il Comune di Lipari introitava in data 20.09.2007 al prot. n. 21551.-
  Orbene, seppur di fronte a sentenze della Suprema Corte, seppur di fronte ad una circolare Ministeriale, il Comune di Lipari, ha continuato imperterrito per la sua strada, ignorando tali dispositivi e permettendo, a chi non ha titolo, di contravvenzionare infrazioni previste dal Codice della Strada, senza però andare un attimino oltre la punta del proprio naso, non prevedendo che altre disposizioni potessero essere emanate, ancora, dalla Suprema Corte, infatti, in data 19.11.2007 con sentenza 23993 la Corte di Cassazione “…affermava il principio fondamentale, sancito dalla nostra Costituzione, del diritto al riconoscimento delle spese legali a favore del cittadino che abbia impugnato una cartella esattoriale; la decisione assume fondamentale importanza poichè deve essere analogicamente applicata anche agli innumerevoli ricorsi avverso le sanzioni amministrative del Codice della Strada, anche se non vi è espressa richiesta, in quanto non motivandone il rigetto, il Giudice andrebbe incontro a violazioni di legge denunciabili e sindacabili anche in sede di legittimità (art.92 comma 2° c.p.c..” lasciar, dunque,a carico del cittadino il costo delle spese legali, significherebbe comunque sanzionarlo anche in caso di riconoscimento del proprio diritto all’ annullamento della sanzione stessa.-
  Quest’ ultima sentenza è scaturita a seguito del ricorso presentato da un cittadino di Albenga, il quale si era visto riconosciuto il diritto all’  annullamento della sanzione, ma non aveva visto riconosciuto il diritto al risarcimento delle spese legali, solo perchè “…era rimasto in giudizio difendendosi da solo…”, adesso questa anomalia è stata cancellata, abrogata; in parole semplici significa che chiunque faccia ricorso per sanzioni amministrative avanti al Giudice di Pace, anche se resta in giudizio difendendosi senza l’ ausilio di un procuratore (avvocato), ed anche se le stesse non vengono richieste esplicitamente, ha diritto al risarcimento delle spese legali.-
  Alla luce di tutto quanto argomentato, sono diverse le domande che sorgono spontanee, ma almeno un paio ci incuriosiscono ed alle quali, qualcuno dovrà pur rispondere ai cittadini che chiedono spiegazioni, come ad esempio < l’ amministrazione, il responsabile del IV° settore sono a conoscenza della circolare inviata loro dalla Prefettura di Messina ?>, < se ne sono a conoscenza come mai è stato permesso e continua ad essere permesso, agli ausiliari del traffico senza titolo, di compiere atti di cui non sono autorizzati e dunque illegali?>, < se i cittadini che hanno proposto, stanno proponendo e proporranno ricorso su sanzioni, elevate dagli ausiliari, chiedendo il risarcimento delle spese legali, a chi sarà imputato l’ eventuale pagamento, con quali fondi e su quali capitoli graveranno gli esborsi?>, < gli uffici preposti, hanno quantificato eventuali risarcimenti che dovranno corrispondere se, com’ è prevedibile, chi farà ricorso a sanzioni amministrative, chiederà il risarcimento delle spese legali?
  Tutto questo ha del paradossale, dell’ incredibile; il Comune di Lipari, rappresenta nella costellazione nazionale, una repubblica a se stante, dove in qualsiasi momento e da parte di chiunque sia preposto alla cosa pubblica, si ignorano persino sentenze della Suprema Corte, circolari del Ministero dell’ Interno e ci si chiede per far piacere a chi, a vantaggio di chi e per quanto ancora si deve assistere a cose simili, sperando che si possano risolvere prima delle prossime consultazioni amministrative.-
  Lipari ha bisogno di tranquillità, ha bisogno di buon governo, ha bisogno del rispetto delle regole in primis da chi è preposto farle rispettare, ha bisogno di certezze e garanzie per il domani dei nostri figli, di tutti i nostri figli e non solo di una sparuta rappresentanza.-
  Le cambiali, avallate in campagna elettorale, rappresentano esclusivamente un fatto personale, che non possono e non debbono gravare sulla collettività.-
  Ci si augura che adesso a fronte di possibili, quanto fattibili problemi di natura economica che potrebbero verificarsi, qualcuno si svegli dal torpore del vegetare e si renda conto che bisogna mettere un freno al dilagante scempio delle regole, sarà possibile o sarà un’ altra chimera, come le tante e mai mantenute promesse elettorali?
   Auguri, e ne hai bisogno, Lipari.-

LE MULTE DEGLI AUSILIARI POTREBBERO COSTARE CARE AL “PALAZZO”ultima modifica: 2008-07-04T19:16:42+02:00da leonedilipari
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