Lipari, a Marina Lunga palme “assalite” dal punteruolo rosso

palma.JPGLipari – Le palme di Marina Lunga “assalite” dal punteruolo rosso. Roberto Laise è anche riuscito a “catturare” un esemplare. Se al piu’ presto non si correrà ai ripari, tutte le palme del lungomare rischiano di fare una brutta fine.

Già qualche segnale negativo si registra in alcune palme collocate nei giardini adiacenti Marina Lunga.

Punteruolo rosso palme: prevenzione, diffusione e cura:

Da quando ha fatto la sua comparsa nel nostro Paese, il punteruolo rosso, o Rhynchophorus punteruolo.JPGferrugineus, non ha smesso di far parlare di sé.

Questo micidiale coleottero, parassita che si insinua in molte specie di Arecaceae, sta letteralmente fagocitando una parte del patrimonio botanico e paesaggistico italiano.

Originario del Sud-est Asiatico, si è diffuso in tutto il Medio Oriente negli anni 80, per poi progressivamente invadere i Paesi del Mediterraneo e, nel 2005, raggiungere l’Italia.

La virulenza con cui distrugge le palme è dovuta principalmente a due fattori: la velocità di riproduzione e l’assenza di un efficace sistema per combatterlo. Se si pensa che da una coppia di coleotteri, in appena quattro generazioni, si possano sviluppare ben 53 milioni di esemplari [Fonte: Wikipedia], si ha l’idea di cosa sia capace questo predatore, che, in poco più di tre mesi, è in grado di compromettere irreversibilmente il ciclo vitale di una pianta.

Il punteruolo rosso, in genere, attacca le parti più giovani della pianta, sfruttando tagli o ferite nel tronco, per innestare fino a 200 uova alla volta.

Le larve poi scavano veri e propri tunnel all’interno della parte alta del tronco, quella vicino alle foglie, succhiando la linfa e innescando un processo irreversibile che porta alla progressiva morte della pianta. I metodi fino ad ora studiati per arginarlo sono stati principalmente tre, e purtroppo, in un modo o nell’altro, stanno fallendo tutti.

– I trattamenti chimici con insetticidi funzionano, seppur parzialmente, solo se preventivi, ossia nella fase precoce dell’infestazione, altrimenti perdono la loro efficacia. Essendo altamente tossici, possono mettere a rischio sia la pianta, che la salute delle persone.

– L’utilizzo di antagonisti naturali, soprattutto i Nematodi, una tipologia di parassiti che infesta piante ed animali, hanno dimostrato una certa efficacia in via sperimentale, ma la strada da fare è ancora lunga, poco invece il tempo a disposizione.

– L’impiego di trappole con attrattivi a base di zucchero o di ferormone, per attirare le femmine, ha dato risultati spesso discordanti, e presuppone ulteriori studi ed approfondimenti per migliorarne le tecniche di utilizzo.

Attualmente, l’unico modo efficace per combattere il punteruolo rosso, sembra una integrazione delle diverse metodologie di intervento sopra citate, tra le quali riveste un ruolo chiave la profilassi per scongiurare la diffusione del parassita e combattere i focolai dell’infestazione allo stadio iniziale.

I sintomi spesso si manifestano soltanto durante lo stadio avanzato di infestazione e colpiscono soprattutto la chioma, che tende ad “appassire” e a perdere le foglie.

Lipari, a Marina Lunga palme “assalite” dal punteruolo rossoultima modifica: 2012-10-28T07:22:55+01:00da leonedilipari
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