Lipari & Acqua. La proposta del presidente del consiglio Pino Longo

plongopiccola.jpgdi Pino Longo*

Premesso che L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi. L’acqua è un bene comune dell’umanità, un bene comune universale indisponibile, che  appartiene a tutti. Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti e gestito mediante servizio pubblico per garantirne fruizione equa ed universale. Alla luce dell’attuale quadro legislativo nazionale ed internazionale, il diritto di libero accesso all’acqua, se non ricondotto democraticamente ai  principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta sempre più motivo di tensione e causa scatenante di conflitti all’interno della comunità internazionale e deve essere difeso ed affermato ovunque, se si vogliono perseguire autentici percorsi di pace a tutti i livelli territoriali. 

I cambiamenti climatici a livello mondiale stanno alterando gli equilibri del pianeta, producendo effetti opposti di scioglimento dei ghiacciai e di desertificazione, tempeste e tornado fuori stagione. Gli effetti del mutamento del clima si manifestano anche in Italia, con piogge torrenziali alternate a siccità prolungate, e nella nostra regione, con preoccupanti e prolungati fenomeni siccitosi, che determinano l’impoverimento delle falde acquifere e preoccupanti processi di desertificazione. Considerato che  il servizio idrico è un servizio pubblico essenziale ed i Sindaci, in quanto autorità responsabili dell’igiene e della salute dei cittadini, non possano sottrarsi all’obbligo di determinarne gli assetti organizzativi, tanto meno possono esserne esclusi in modo preordinato. 

La scarsità della risorsa idrica, l’abbassamento delle falde ed il loro crescente inquinamento, obbligano a mettere in campo politiche di vasto raggio finalizzate ad un uso accorto delle risorse idriche, per salvaguardare, anche per le future generazioni, livelli adeguati di approvvigionamento per gli usi potabili, irrigui ed industriali e, contemporaneamente, gli equilibri della natura. In tale quadro è anche necessario orientare le nostre comunità verso stili di vita eco-sostenibili, sviluppare tecniche ed azioni per il risparmio ed il riutilizzo, in particolare per il riuso delle acque depurate e l’uso di quelle piovane, al fine di destinare i prelievi delle acque potabili di falda agli usi domestici. E’ necessaria una rinnovata iniziativa di tutte le pubbliche istituzioni e, innanzitutto, dei Comuni, per far si  che l’acqua, risorsa naturale limitata, continui ad essere considerata bene comune pubblico e non merce condizionata dal mercato e dal profitto.

Preso atto che per promuovere e dare forza alle azioni degli enti locali in coerenza con le finalità di cui al presente atto è stata recentemente costituita l’Associazione nazionale no-profit denominata “Coordinamento nazionale  enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”; Visti lo Statuto del citato “coordinamento nazionale  enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico” e la tabella relativa alle fasce di contribuzione allegata in calce allo statuto, dalla quale risulta che questo Comune rientra nella fascia n. ….. , con la quota contributiva annua di € …… propone al Consiglio comunale  di  Aderire al Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato”,  costituitosi a Palermo il 14 maggio 2009;

riconoscere anche nel proprio Statuto comunale il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgas n. 267/2000;

Promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni: a. informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali; b. contrasto al crescente uso delle acque minerali e promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche; c. promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale; d. promozione, attraverso l’informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso; e. informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche in ogni quartiere e contrada; f. promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel territorio di propria pertinenza.

Sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti: a. sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso  informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno; b. propone inoltre di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di   costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale.

*Presidente del Consiglio Comunale di Lipari

Lipari & Acqua. La proposta del presidente del consiglio Pino Longoultima modifica: 2010-02-10T18:19:00+01:00da leonedilipari
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