Lipari&Comune con le casse in rosso. 3′ puntata

fsubbapiccola.jpgdi Francesco Subba*

Nellì’anno 2008 il Comune di Lipari, al fine della messa in sicurezza delle coste del territorio, ha richiesto e ottenuto dal ministero dell’ambiente i seguenti finanziamenti:

sistemazione e riqualificazione costa località Acquacalda di Lipari un milione 866 mila euro;

consolidamento versante località Acquacalda di Lipari 813 mila euro:

protezione e sistemazione Water front in località S.Pietro di Panarea un milione 945 mila;

ricostruzione spiaggia Sopra Lena di Stromboli un milione 838 mila euro;

protezione e rifacimento baia di Levante isola di Vulcano un milione 470 mila euro.

Gli interventi sopra citati sono da ritenere essenziali per la tutela della pubblica incolumità dei cittadini e dei visitatori di un territorio a rischio per possibili fenomeni vulcanici ed eventi correlati oltre ad un evidente dissesto idrogeologico.

Il territorio delle Eolie è un territorio particolare, unico in Europa, con sei isole abitate ed indrescrivibili difficoltà di gestione degli specifici singoli ambienti insulari. Le spese da destinare a servizi essenziali sarebbero incomprimibili, in funzione della peculiairtà del territorio, e tutto ciò non può non essere contemplato da specifiche disposizioni di legge.

I vincoli imposti dal Patto di Stabilità interno per il nostro Comune risultano proibitivi e determinano un incremento del saldo finanziario obiettivo da raggiungere di quasi 2 milioni di euro in piu’ per il 2012 rispetto al 2010 e non tengono conto nè della peculiairtà di un territorio plirinsulare nè della sussistenza dello stato di emergenza sopra specificato.

Nonostante i tagli alle spese correnti che al fine di rispettare i vincoli del Patto sono state ridotte in pratica solo all’erogazione di servizi essenziali, peraltro dimezzati rispetto alle annualità precedenti (in bilancio non esiste piu’ alcuno stanziamento per liberalità) e i possibili incrementi di entrate, che sono quasi tutte determinate in misura pari al tetto massimo previsto dalla legge (tarsu con recupero al 100& del costo del servizio – servizio idrico integrato con recupero al 100& del costo del servizio – Ici seconda casa al 7 per mille – Cosap triplicata nel 2009 ed ulteriormente incrementata per il 2012-2013 ecc.), l’ente riesce a rispettare i limiti imposti dal Patto di Stabilità interno solo se non utilizza le somme conservate a residui, se non utilizza l’avanzo di amministrazione, se non attiva le spese correlate ai finanziamenti ricevuti (tra questi, quelli sopra evidenziati connessi alla messa in sicurezza delle coste), se non impegna le poche spese destinate a servizi essenziali di parte corrente;

La giunta comunale si era anche assunta la responsabilità di approvare uno schema di bilancio che non rispettava i limiti imposti dal patto di Stabilità interno, al fine di garantire la necessaria operatività per l’effettuazione degli interventi che erano necessari a tutela della pubblica incolumità, ma il commissario regionale nominato per l’approvazione del bilancio ha restituito lo strumento finanziario all’organo di governo e ha richiesto l’approvazione di uno schema che rispettasse i limiti del Patto e che fosse conforme alle norme in vigore, anche a costo di procrastinare nel tempo l’utilizzo di finanziamenti statali e regionali.

L’amministrazione ha richiesto al governo nazionale una modifica legislativa che consenta al nostro Comune di utilizzare i finanziamenti ricevuti che sono destinati ad interventi di tutela della sicurezza dei luoghi, ma ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta.

Deve essere effettuato un approfondito esame delle specificità di un Comune che nel suo complesso supera i 10 mila bitanti e che quindi è tra i Comuni soggetti a vincoli imposti dal Patto di Stabilità, ma per il quale sarebbe giusto considerare che lo stesso si estende su sei isole, con il frazionamento della popolazione e problematiche che devono essere moltiplicate per ogni isola.

In consideraizone delle condizioni di plurinsularità del territorio (ribadiamo unico in Europa con queste caratteristiche) si deve insistere a richiedere la totale esclusione del nostro Comune dall’obbligo di rispetto deio vincoli imposti dal Patto di Stabilità interno.

*Dirigente settore economia e finanze del Comune di Lipari

Lipari&Comune con le casse in rosso. 3′ puntataultima modifica: 2012-06-25T10:00:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo