QUELLA VICENDA LUNGHISSIMA E CONTROVERSA DEL DEPURATORE E DEL CICLO DELL’ACQUA
Ho letto che i carabinieri su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Giorgio Nicola hanno sequestrato il depuratore di Lipari. Sono decenni che si parla di un nuovo impianto di depurazione come mai si è perso tanto tempo? Possibile che ogni cosa a Lipari diventa eterna? E quali sono i pericoli ed i danni per la salute dei cittadini? B.F. Lipari
IL PORTAVOCE RISPONDE. Venerdì scorso, 10 maggio, i carabinieri di Lipari e del NOE (nucleo operativo ecologico) hanno posto i sigilli allo scolmatore di S.Caterina a fianco al cimitero di Lipari. Effettivamente, come giustamente segnala il nostro interlocutore sono anni ed anni che si parla di potenziare lo scolmatore di Lipari che forse è nato inadeguato in partenza e comunque sono trascorsi 9 anni da quando la Regione Sicilia certificò ufficialmente che le presenze a Lipari, almeno durante il periodo estivo, erano più di dieci mila e quindi l’impianto risultava, anche formalmente, fuori norma.
Eppure in questa vicenda l’Amministrazione si era mossa per tempo. Il 21 novembre 2000 la Giunta (allora Amministrazione Giacomantonio) approvò con delibera n. 472 un “Concorso di progettazione finalizzato all’affidamento dell’incarico per i servizi tecnici per la realizzazione del sistema integrato di gestione delle acque”. Il 18 giugno 2001 con la delibera n. 200 la giunta affidava l’incarico per la progettazione e assistenza tecnica del sistema fognario di gestione delle acque del Comune, comprendente la realizzazione delle reti fognarie e dei depuratori al raggruppamento tecnico di imprese C. Lotti & associati che aveva vinto il concorso con uno studio di fattibilità approvato dalla giunta il 21 novembre 2000 con delibera n. 472.
Per la redazione del progetto l’Amministrazione stanziava Lit. 1.800.000.000 e chiedeva l’autorizzazione alla Regione Sicilia, Assessorato Territorio e Ambiente, come di regola. L’autorizzazione della Regione arrivava il 22 aprile 2002 ed il 13 agosto successivo la Lotti & associati presentava al Comune di Lipari il Progetto Preliminare del sistema depurativo e fognario dell’isola.
Il progetto si proponeva queste finalità:
- Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione nell’Isola di Lipari, in corrispondenza del quale creare il collegamento generalizzato di tutte le acque reflue del Comune;
- Completare la rete fognaria delle acque nere, estendendola a tutte le zone dell’isola, ivi comprese le zone alte;
- Adeguare il PARF (Piano attuazione rete fognaria) di Lipari e conseguire la messa a norma dell’intero sistema fognario e depurativo dell’isola;
- Affinare il trattamento delle acque depurate, al fine di conseguire l’uso irriguo delle stesse;
- Diminuire il carico inquinante dello smaltimento in mare;
- Liberare nuove quantità di acqua potabile per uso civile.
Oltre alla realizzazione delle condotte fognarie per le frazioni dell’isola e il completamento delle reti fognarie per Lipari e Canneto. Infine il nuovo impianto di depurazione veniva localizzato a Pignataro ad ovest della galleria stradale esistente. Un impianto previsto per una potenzialità massima di 35 mila abitanti.
Nel giugno 2001 decade l’Amministrazione Giacomantonio ed in autunno viene eletto sindaco il dott. Mariano Bruno. Il 2 maggio 2002 il nuovo Sindaco con nota n. 10796 da le direttive alla Lotti & associati per la redazione del progetto preliminare generale e dello stralcio del depuratore.
Intanto il 2 luglio 2002 il Sindaco di Lipari viene nominato Commissario di Governo ed il 13 agosto la Lotti consegna il progetto preliminare generale del sistema integrato e progetto rete fognaria e depuratore. Intanto il Ministero dell’Ambiente affida all’ENEA l’incarico di predisporre, per il comprensorio delle isole Eolie, “uno studio per l’individuazione di soluzioni tecnologiche e degli strumenti gestionali finalizzati alla razionalizzazione delle strutture di approvvigionamento, distribuzione, fognatura, depurazione e di fornitura energia elettrica necessaria al funzionamento dell’intero sistema privilegiando l’impiego di energie alternative”. E questo senza nessun contatto con la Lotti & associati cominciando a creare dubbi e sospetti fra gli addetti ai lavori.
Anzi, da questo momento cominciano a sorgere delle difficoltà nei rapporti fra la Lotti e il Comune di Lipari. Nella primavera del 2003 l’Assessorato Regionale territorio e ambiente chiede una verifica ambientale del progetto del depuratore e l’attivazione della valutazione di impatto ambientale. Ma da parte del Sindaco si prende tempo e si dilaziona l’autorizzazione a procedere alla valutazione di impatto ambientale anche se la Lotti continua a partecipare a riunioni con ATO 3 di Messina e con la Struttura Regionale per l’emergenza presso il Ministero dell’Ambiente.
Intanto il Ministero dell’Ambiente esclude l’ENEA dal progetto eoliano e coinvolge invece la SOGESID che è una società a partecipazione delle stesso Ministero. Anche la SOGESID avvia una produzione di attività progettuale “parallela” a quella della Lotti, e senza avere rapporti con essa, in relazione al ciclo delle acque del Comune di Lipari.
Comunque il 22 giugno del 2004 la Lotti trasmette al Comune di Lipari uno studio tecnico-economico comparativo con 4 soluzioni alternative sulla realizzazione del depuratore come richiesto nelle riunioni fra Amministrazione comunale, ATO 3 e Struttura Regionale di emergenza.
Intanto la Regione pubblica un documento nel quale si indicano tutta una serie di località che pur non raggiungendo, fra i residenti, i 10 mila abitanti questa cifra viene superata e anche di molto nella stagione estiva per cui bisogna adeguare a questo target le strutture di depurazione. Fra queste località vi è anche Lipari. E’ a seguito di questo documento che il Sindaco di Lipari richiede il 7 luglio del 2004 alla Presidenza della Regione un finanziamento aggiuntivo a quello originario di € 5,4 ritenuto insufficiente per la realizzazione del depuratore.
Il 28 gennaio 2005 con ordinanza n. 3397 il Sindaco-Commissario viene dotato di risorse finanziarie – più di € 20 milioni in cui confluiscono anche i 5,4 originariamente destinati al depuratore della Regione – per affrontare e risolvere in modo definitivo le problematiche legate al ciclo dell’acqua del comune di Lipari, attribuendogli i poteri di avvalersi di tutte le risorse disponibili allo scopo.
Il 2005 e il 2006 sono due anni in cui i rapporti fra la Lotti e il Comune di Lipari diventano sempre più difficili anzi si sviluppa una sorta di dialogo fra sordi. La Lotti insiste per definire gli adempimenti propedeutici alla definizione delle opere ma il Comune non risponde.
Intanto con ordinanza n. 185 del 10.08.2006 giungono al Comune di Lipari altri € 12 milioni con l’indicazione specifica che oltre alle opere idriche bisogna provvedere anche al trattamento delle acque reflue e la produzione di energia alternativa. L’ordinanza prevede anche la nomina da parte del Ministero dell’Ambiente di un soggetto attuatore, l’avv. Luca Di Raimondo, che dovrà coadiuvare il Sindaco-Commissario.
Per tutto i rimanenti mesi del 2006 e nel 2007 si hanno una serie di incontri e riunioni a cui partecipano il Sindaco-Commissario, il Soggetto Attuatore, i rappresentanti della SOGESID ed i rappresentanti della Lotti. In queste riunioni emerge la contrarietà della Commissione tecnica presso il Ministero dell’Ambiente della soluzione tecnica del depuratore in galleria.
Il 5 ottobre 2007 il Commissario Delegato per l’Emergenza del Comune di Lipari stipula con il Commissario straordinario della SOGESID spa una convenzione avente per oggetto la gestione di attività di progettazione, affidamento ed esecuzione di interventi relativi alla realizzazione delle opere del ciclo integrato delle acque del Comune di Lipari malgrado fin dal 2001 fosse in atto una convenzione per lo stesso oggetto con la Lotti & associati, sottoscritta dopo un concorso di evidenza pubblica mentre a fondamento della convenzione con la Sogesid non ci sia stata alcuna procedura di evidenza pubblica.
Dopo un periodo in cui Commissario delegato per l’emergenza delle Eolie era stato il Prefetto di Messina, il 5 febbraio del 2009 il Presidente del Consiglio dei Ministri con ordinanza n. 3738 riguardante “Disposizioni urgenti di protezione civile” nomina l’avv. Luigi Pelaggi – all’epoca capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente e membro del Consiglio di Amministrazione della Sogesid spa – Commissario delegato per l’emergenza al fine di assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie limitatamente all’emergenza idrica”.
Il 28 dicembre 2008, l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con Deliberazione n. 65, intervenendo su richiesta di chiarimenti “in ordine all’affidamento mediante convenzione” stipulata fra il Sindaco- Commissario di Lipari e la Sogesid , censura l’operato della Società che nell’affidare i servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria quale amministrazione aggiudicatrice , ha ripetutamente violato le previsioni dell’art. 91 commi 1 e 2 del D.Lgs 12 aprile 2006 n. 163.
Quanto al depuratore di Lipari gli ultimi cinque anni sono stati caratterizzati dalla difficoltà a reperire un posto dove collocarlo non volendo accettare la soluzione dei tecnici della Lotti approvata all’epoca anche dal Comune di Lipari che aveva previsto il depuratore in una galleria scavata a Pignataro e aveva inserito questa scelta nel nuovo piano regolatore. Le soluzioni alternative si sono rivelate tutte sbagliate o impossibili ed hanno creato gravi preoccupazioni e tensioni nell’opinione pubblica. Indubbiamente la domanda cruciale è sapere se veramente era impossibile la soluzione che voleva il depuratore a Pignataro incassato nella montagna (ma su questo punto torneremo un’altra volta).
Ora bisogna cercare di trovare una soluzione per potere superare il sequestro della magistratura. Ed a questo proposito non si può non sottolineare che qualsiasi soluzione non può che passare attraverso il Commissario delegato dott. Pelaggi che ha le risorse e gli strumenti tecnici per poter provvedere. C’è da chiederci se intanto che si cerca una soluzione adeguata al depuratore non possa in qualche modo essere recuperata e riqualificata la stazione di Santa Caterina dove dovrebbe essere prevista, se non andiamo errati, una stazione di pompaggio.
Sicuramente la magistratura è intervenuta perché i tempi sono divenuti lunghissimi ma anche forse perché la struttura rappresentava un pericolo. Non pare invece che ci sia un allarme per l’inquinamento perché i valori riscontrati dal tecnico che fa i prelievi e le analisi risulterebbero tutto sommato accettabili e questo perché l’Amministrazione, recentemente, non ha più autorizzato allacci fognari e questo comunque è un altro motivo, al di là dell’azione della Magistratura, che spinge a fare in fretta.
Circa tre anni fa si era messo mano alle cuccette del cimitero di Lipari nella prima parte, nei pressi dell’entrata principale, sul lato destro entrando, che erano quelle più mal messe. Sono state estumulate le salme e riposte altrove e sembrava che i lavori procedessero in fretta. Poi improvvisamente si sono arrestati e ormai è più di un anno che sono fermi. Siccome io e mia moglie siamo anziani e le uniche cuccette sono sulla parte più alta del cimitero e in quarta, quinta fila, vorremmo sapere che si prevede che i lavori alle cuccette della prima parte riprenderanno presto o passerà ancora del tempo. F.D.
IL PORTAVOCE RISPONDE. E’ vero, i lavori alle cuccette nella parte pianeggiante del cimitero di Lipari sono bloccate per un intervento della magistratura. E siccome il procedimento è ancora in corso tutto è fermo e non si è potuta ancora firmare la convenzione con al ditta che dovrebbe effettuare i lavori in “project financing” cioè anticipando lei i costi e poi recuperandoli alla vendita dei loculi. Purtroppo è difficile prevedere i tempi. Potrebbe essere questione di un mese ma anche di un anno. Ed è anche vero che reperire dei posti al cimitero di Lipari è divenuto difficile. Si sta verificando la possibilità di un intervento del Sindaco o del Prefetto sul Magistrato per vedere se è possibile accelerare il procedimento perché potrebbero insorgere complicazioni di ordine igienico- sanitario.
LA NOTA PRECEDENTE. Lipari – Michele Giacomantonio è stato nominato portavoce della giunta comunale. La determina è stata firmata dal sindaco Marco Girogianni.
A Michele auguri di buon lavoro dal Notiziario delle Eolie online.