Lipari&Comune. Resurrezione e demagogia

lchiofalo3.jpgdi Luca Chiofalo

I pidiellini (ex amministratori) che resuscitano dopo la scoppola elettorale e, con argomenti plausibili, incalzano l’attuale maggioranza sono la prova che la politica, almeno quella eoliana, non perderà mai i propri vizi.

Nella passata legislatura l’amministrazione propose un aumento dell’aliquota irpef nella misura dello 0,2% per il primo anno e dello 0,4% per il secondo per “aggiustare” il bilancio, ma i consiglieri dell’allora opposizione (ora maggioranza) in compagnia di qualche transfugo si opposero fermamente, facendone un punto d’onore della loro battaglia politica.

Oggi che molti di quei consiglieri, ex paladini anti tasse, hanno la responsabilità di amministrare il paese avranno capito che la demogogia non risolve i problemi, che i bilanci vanno comunque “aggiustati” e che stare all’opposizione è attività molto più semplice…( per questo io continuo, vigliaccamente, ad esprimere solo “opinioni”)

La nuova maggioranza si trova costretta infatti a fare, in misura addirittura maggiore, ciò che sdegnosamente non aveva concesso all’amministrazione Bruno: l’aumento delle tasse risulta, con gli attuali carichi di spesa del comune, inevitabile per chiudere il bilancio.

Dunque, considerata la “pena” di spiegare agli elettori questo repentino cambio di “vedute” e la conseguenza di aver fornito argomenti di critica politica ad un centrodestra disastrato (e disastroso negli anni di potere) ma che potrebbe ritrovare consenso, una riflessione più accurata e lungimirante avrebbe consigliato ai “giorgianniani” un atteggiamento più prudente e responsabile sull’argomento tasse, per non ritrovarsi, come succede oggi, con il “cerino in mano”.

La morale è questa: chi ambisce a “governare” il paese, nel proprio e nel comune interesse, cominci a ragionare da amministratore prima di diventarlo.

Lipari&Comune. Resurrezione e demagogiaultima modifica: 2012-09-26T13:29:41+02:00da leonedilipari
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