di Gianni Natoli
Sarà capitato ad ognuno di noi nel corso della vita di tutti i giorni di ravvisare nella politica ed in particolare, di chi si interessa della vita pubblica, la causa di tutti mali che affliggono il nostro vivere civile. Si sente dire spesso, che se i servizi non funzionano, se l’economia è in crisi ,se mancano le strutture e se in generale, le cose vanno male, la colpa è della politica e nello specifico, dei partiti che non riescono ad interpretare le esigenze della comunità. Già, i partiti (politici)……….. questi sconosciuti!!? Sono come l’araba fenice –“che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”- come l’uccello mitologico rinascono dalle proprie ceneri dopo la morte e nel nostro caso, ciò avviene sempre in prossimità delle consultazioni elettorali; improvvisamente,spuntano come funghi nuovi assembramenti,gruppi, coalizioni, tutti a caccia di nuove alleanze……tutti insieme appassionatamente nel superiore interesse per il bene pubblico e soprattutto, al servizio della collettività!!
Storie! Balle! Chi sono, che cosa rappresentano ed in che maniera sono radicati nella società gli esponenti del “Faro”, “Nuovo Giorno”,M.P.A., la destra storica e quella degli scissionisti,il PDL, la sinistra ,il partito democratico con tutte le “anime” che albergano al suo interno ed infine , l’UDC che si propone come il nuovo che avanza ma che di nuovo non ha proprio niente nemmeno il candidato Sindaco, Marco Giorgianni, che già tentò la scalata alla poltrona di primo cittadino nella scorsa tornata elettorale e che nel passato ha condiviso esperienze amministrative con l’attuale sindaco Bruno. Con forte senso critico va detto che non è certo questo il segnale di discontinuità con il passato,tutt’altro : è il passato che ritorna sotto celate spoglie, è la vecchia politica che non è mai morta e che vuole ancora riappropriarsi degli spazi che dinasticamente aveva occupato.
In questo(squallido) panorama cosa fa il partito democratico locale dal quale sarebbe stato lecito aspettarsi una forte “proposta di alternativa” che servisse quantomeno ad alimentare le speranze di tutti quelli che credono nel processo di cambiamento?? Definisce l’alleanza (la notizia è dell’ultima ora) con il “gruppo Giorgianni” e di fatto, butta via al vento la pur lieve possibilità di ridare una identità propria al partito, magari con un candidatura scaturita da un ampio confronto all’interno dell’assemblea ,nel pieno rispetto delle regole democratiche ed in ossequio al principio della partecipazione. Così non è stato! E lo sanno bene tutti coloro che hanno fatto finta di osteggiare la candidatura “imposta” dall’UDC salvo poi “calarsi le braghe” nel fulmineo e mutevole processo di “convincenti”, nuove strategie; eccoli pronti a cambiare parere, anche se da domani, non saranno in pochi ad averci rimesso anche la faccia!!!
Purtroppo, è una storia che si ripete. Questo Paese non ha proprio voglia di cambiare! Da qui a poco assisteremo al penoso corso dello stereotipato scontro elettorale,scambi di accuse , vaghe promesse e sempre, da parte dei soliti noti; circoleranno i programmi recuperati chissà dove, insomma………di tutto e di più ed il destino del paese se lo decideranno i soliti “quattro amici al bar” di turno . Altrove e parlo per il partito democratico, le scelte per le candidature passano per le primarie, cioè per l’istituto della democrazia partecipata e servono a fare emergere il candidato più gradito agli elettori ed il programma più convincente.
Qui da noi non si avverte alcun processo di modernizzazione del Paese e la politica continuerà a svolgersi nel novero di quattro mura o nello studio professionale di qualcuno ed a tal proposito, fa ridere il comunicato diramato dal segretario del PD Giuseppe Cincotta laddove parla “della valutazione attenta ed approfondita delle candidature e degli schieramenti”.Anche all’osservatore più distratto non sfuggirà quanto marginale ed irrilevante sia il ruolo svolto dal PD nel nostro paese; arrivare alla scadenza elettorale senza un proprio candidato, senza una vera e propria linea programmatica e soprattutto con la manifesta incapacità di incidere sul tessuto sociale, specialmente quello giovanile, testimoniano dell’inerzia nell’azione politica ed imporrebbero nel futuro prossimo venturo il logico avvicendamento nei ruoli guida del partito. Per quel che mi riguarda prendo le distanze da questo modo arcaico di operare in politica. Dissento nettamente da questa scelta imposta, subita e supinamente accettata ,senza pari dignità!!
Reposta per primo quest’articolo