Da Milano in linea Daniele Corrieri

dcorrieripiccola.jpgdi Daniele Corrieri

Analisi voto per i Sindaci!!!  Raffronto elezioni 2007 – 2012.

Diritto al voto 2007 – 11.710. hanno votato in 8083 di cui  7751 preferenze per i sindaci

Diritto al voto 2012- 11.878. Hanno votato in 7854 di cui 6554 preferenze ai sindaci.

Quindi riferendoci ai candidati Sindaci abbiamo :

Nel  2007 un astensionismo del 31% e un 35% che non ama nessun candidato sindaco

Nel 2012 abbiamo un astensionismo del 34% e un 45% che non ama nessun candidato sindaco

Anno 2007 preferenze Sindaco sulle schede 7751 Anno 2012 preferenze Sindaco sulle schede 6554.

In breve un aumento di non consenso ai candidati Sindaci del 19%.

Il dato in aumento NON CONSENSO del 19% (votanti) deve far riflettere ai politici locali e specie al nuovo  Sindaco e ai nuovi Consiglieri, essendo che il non consenso sale di brutto e vertiginosamente, come del resto sale la % di un 3% rispetto all’anno del 2012 che non sono andati a votare . Ricordo che nel 2007 hanno votato in 8083 e nel 2012 in 7854.

Un ultimo dato, il non consenso si rafforza da un ulteriore dato, schede nulle + bianche (anno 2007) 332 schede nulle + bianche (anno 2012) 254. Quindi molti avranno non indicato il Sindaco???

Ricapitoliamo: i votanti del  2012 con quelli del 2007 si differenziano di un + 229

L’Astensionismo sale di 4 punti

Il non voto ai Candidati sindaci passa dal 35% al 45%

Ultimo dato pesante: Nel 2007 sono state date 7751 preferenze ai sindaci nel 2012- solo 6554

I dati di cui sopra sono negli archivi e nelle pubblicazioni del Comune.

Spero di aver fatto cosa gradita…Azz Ho vinto veramente!!! Onestamente non volevo vincere.. ma…i numeri dicono questo!!!

Da Milano in linea Daniele Corrieriultima modifica: 2012-05-10T09:49:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

pdilillo.jpgdi Peppino Dilillo

Potrei dire anch’io che il commento del sig. Marco Zaia non merita risposta!!!

Ma una persona bene educata,  che ritiene di avere valide argomentazioni di risposta, per il rispetto che ha di se stesso, per il rispetto che ha verso gli altri,  deve prendere in considerazione qualsiasi critica gli venga mossa. Non conosco i criteri con i quali il sig. Marco Zaia giudica logico o illogico il pensiero altrui. Io un’idea sulla logica ce l’ho: Si riserva usualmente il termine “logica” alla disciplina che ha in particolare per oggetto l’argomentazione deduttiva. Una conclusione è validamente dedotta da certe premesse, cioè è una loro conseguenza logica, se non può essere falsa dato che le premesse siano vere.

L’elucidazione del concetto di verità è stato il primo problema della logica formale e della logica filosofica. Nella forma più classica,il concetto di verità è stato sollevato da Platone e discusso sistematicamente nei dialoghi Teeteto e Sofista: che cos’è ciò che può propriamente chiamarsi vero o falso? Ampie parti della Metafisica di Aristotele (e in generale dell’ontologia tradizionale) trattano di problemi che oggi definiremmo di filosofia della logica. L’epoca moderna, con la tipica rifondazione  della filosofia come teoria della conoscenza, tende a riassorbire la riflessione logica all’interno di quella epistemologica.

Kant, con la logica trascendentale, indaga a quali condizioni è possibile dire cose che siano vere o false .. Ma disquisire filosoficamente a lungo su quello che è logico e se le mie affermazioni fatte nelle mie “riflessioni” sono illogiche non serve a molto. La cosa più importante per me è ribadire che le cose più belle che ho imparato nella mia vita me le ha insegnate mio padre che è la persona anziana per eccellenza. È vietato dalle legge morale disconoscere i meriti degli anziani.   

“Quando riflettiamo sulla nostra esistenza ci accorgiamo che tutte le nostre azioni , tutti i nostri pensieri e tutti i nostri desideri sono legati all’esistenza di altre persone ( genitori, figli, fratelli, famigliari, amici, conoscenti , concittadini .. ). Tutti i beni materiali, morali ed intellettuali e tutte le scoperte scientifiche che noi riceviamo dalla società sono stati prodotti da altri uomini per amore, per solidarietà verso il prossimo … da persone giovani e meno giovani …

Ma tornando al mio commento che non merita risposta, posso assicurare che la mia riflessione è stata condivisa e apprezzata da molte persone. Lo stesso candidato al Consiglio Comunale che io ho benevolmente redarguito, incontrandomi per le strade di Lipari ha risposto al mio saluto con benevole e gradito sorriso.  È sicuramente un bravo giovane al quale non manca il buon senso e il desiderio di confrontarsi per migliorare. Quello che è certo è che mai ho inteso offendere qualcuno. È anche certo che a me non piace sottrarmi dalla disputa  verbale per fare affermare la verità, nell’interesse di tutti.

Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-04-18T07:59:24+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

pdilillo.jpgdi Peppino Dilillo

Non vorrei apparire come quello che ha sempre da ridire su tutte le cose che vengono dette nella campagna elettorale appena iniziata. Se intervengo non è tanto per spirito di contraddizione o per interesse di parte, ma per smorzare quei toni che potrebbero, col tempo, diventare accesi, inutilmente. Con la mia riflessione del 13 c.m., in merito alle idee espresse da un candidato al Consiglio Comunale, ho voluto fare un invito a maggiore prudenza nel manifestare le proprie ragioni della candidatura. Ho voluto anche evidenziare due concetti molto semplici e di consolidata veridicità: “ Non bisogna fare di ogni erba un fascio” e “ Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

Lo stesso invito rivolgo al candidato  che ha parlato di vecchie lobby e di politica clientelare, ha detto che di nuovo vi è ben poco, ha  gridato “al ladro”, dopo avere fatto una premessa che accomuna tutti i candidati della fazione opposta. Non mi sembra una cosa bella e nemmeno accettabile, anche se a me personalmente non mi tange per non avere fatto parte del Consiglio Comunale  2007/2012 e per avere dato un mio documentato contributo: Il 24 marzo 2006, i Consiglieri Comunali del Comune di Lipari inviarono  AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA, DOTT. TOTO’ CUFFARO e ALL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA una  lettera avente per oggetto “PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI DELLA POMICE DELLA CAVA DI PORTICELLO DI LIPARI” Facendo seguito a una lunga corrispondenza … dopo una lunga premessa, la lettera veniva così conclusa: “Poiché l’ A.R.S. di Palermo non ha tenuto in alcun conto le richieste fatte dal Comune di Lipari, né quelle fatte pervenire da altri organi politici e sindacali, nonostante i paventati gravissimi problemi di ordine pubblico, in un ultimo disperato tentativo di salvare i posti di lavoro, i Consiglieri Comunali di Lipari, firmatari del presente documento:

– si permettono di spiegare, convinti che sia necessario, qual’è IL RUOLO DELLA POLITICA IN UNA SOCIETA’ GIUSTA. La giustizia è la prima virtù, il primo requisito delle istituzioni sociali. Leggi e istituzioni devono essere riformate o abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiede una inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri. E la migliore libertà per l’uomo è la libertà di poter lavorare.  E da questa libertà ne dipendono altre,come quella di avere una famiglia, come quella di dare ai figli una istruzione e un avvenire sicuro, come quella di essere un cittadino con pari diritti e pari dignità.

La giustizia non permette che i sacrifici imposti a pochi vengano controbilanciati da una maggiore quantità di vantaggi goduti da molti. Di conseguenza i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali. È questa una teoria contrattualistica della giustizia, opposta a quella utilitaristica. I principi basilari della giustizia sono due: il primo attiene all’uguaglianza ; il secondo sostiene che le ineguaglianze sono ammesse , purchè comportino vantaggi per le persone meno avvantaggiate. I provvedimenti che l’A.R.S. deve emanare devono essere concepiti secondo questa concezione politica – sociale che tiene conto della tanta decantata, in campagna elettorale, SOLIDARIETA’.

La Regione deve impiegare le sue risorse di Autorità per portare la pace e la giustizia sociale a Lipari.  chiedono che l’A.R.S., comunque , si pronunci, perché “è in gioco” la vita di molti esseri umani!!” Questa lettera, che dimostra  il  grande interesse, da parte del Consiglio Comunale, alla dolorosa e sofferta vicenda  della pomice, ha avuto come primo firmatario  il sottoscritto, all’epoca Consigliere Comunale, e come secondo firmatario il Consigliere Giovanni Portelli. Mi chiedo: il giovane che ha scritto, che non ha ritenuto di dovere  fare nelle sue invettive  le  doverose  distinzioni, avrebbe saputo fare di meglio.

Dopo una pausa di cinque anni sia io che Giovanni ci ricandidiamo al Consiglio Comunale con la coscienza di avere fatto il nostro dovere, in schieramenti opposti, ma con la coerenza di chi è fedele al suo partito e ai suoi ideali.

Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-04-17T09:03:38+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

pdilillo.jpgdi Peppino Dilillo

Riflessioni in merito ad alcune idee espresse da un giovane Eoliano candidato al  consiglio comunale.

1. È vero che nel nostro territorio prevalgono gli interessi personali, i favoritismi e i ricatti. Non è vero, però, che solo gli avversari politici sono responsabili di questo modo di fare politica.  

Quelli che definisce “signorotti del palazzo” li troviamo collocati dappertutto.

Il giovane Eoliano fa bene a sostenere un progetto, un candidato … cosi come fanno bene gli altri aspiranti consiglieri, a prescindere dalla loro età, a sostenere  gli altri  candidati sindaci che in più hanno il vantaggio di essere nuovi nel panorama politico e, verosimilmente, di non essere stati contagiati dal sistema politico di cui il giovane Eoliano si lamenta.

2. È vero che voi giovani sarete un’alternativa e nuova classe dirigente preparata di questo paese..ma dovete prima essere preparati!! Nel frattempo passeranno gli anni e non sarete più tanto giovani.

L’invito a votare giovane fatto da un giovane è palesemente di parte ed è valido  come quello degli anziani a  votare  i non più giovani.

Resta il fatto che per fare bene in politica bisogna impegnarsi a tempo pieno. Chi ha l’impegno pressante di mandare avanti una famiglia o di dovere studiare per conseguire un valido e utile titolo di studio ha meno tempo di chi può trascurare qualsiasi tipo di attività, avendo già raggiunto una età che glielo consente.

In questo senso gli antichi studiosi affermavano che i migliori politici erano quelli che avevano una età, una cultura e una esperienza superiori a quelle dei giovani inesperti e oberati dagli impegni contingenti e materiali.

3. A questo proposito vale anche la seguente considerazione: Non si può essere contenti  in qualunque condizione di vita. La politica deve fare in modo che tutti possano godere della vita nelle migliori condizioni. È per questo che le situazioni che perpetuano una condizione di vita indecorosa o non ottimale, vengono messe in discussione. Gli esseri umani sono liberi di ridefinirsi perché possono sempre realizzarsi in altro modo in vista di un miglioramento delle proprie e altrui condizioni di vita. Gli uomini non sono immediatamente tutto  ciò che possono essere. Si caratterizzano grazie a quella che può definirsi “perfettibilità”. La loro stessa “incompiutezza” è condizione di tutti i loro progressi. Questa capacità di costruirsi in modo più completo è il nocciolo della libertà. La“perfettibilità” si raggiunge con il tempo, col passare degli anni con il consolidarsi dell’esperienza e con la conoscenza. Questa è la lezione che i giovani devono apprendere.

4. Vale anche quello che ho detto In una mia lettera del 10 marzo c.a.: “per avere uno Stato perfetto occorre che sia governato da uomini politici perfetti”e non si è perfetti sin dalla nascita , lo si diventa con il tempo. In conclusione, se il fine ultimo della politica è il BENE COMUNE chi meglio di una persona colta lo può attuare, avendone studiato il profondo e difficile significato dato a questa frase dagli studiosi negli ultimi millenni fino ai nostri giorni? La persona che viene giudicata “preparata”può meglio giungere a conoscere l’idea del BENE COMUNE. Soltanto chi abbia compreso l’idea del bene comune potrà governare con GIUSTIZIA il paese, coltivare la CONCORDIA e occuparsi della CONVIVENZA umana.

Per comprendere queste cose ci vuole tempo e applicazione ed è proprio questo che si chiede ai giovani.

5 Ogni persona afferma di essere dotato di buon senso alla pari di chiunque altro. Ora, se tutte le  persone sono dotate di buon senso, come mai c’è diversità di opinione quando si disquisisce su cose trascendentali ed importanti? Infatti, le cose moralmente belle, le cose giuste, le cose utili intorno alle quali verte la politica, hanno molte diversità ed instabilità. La spiegazione sta nel fatto che noi conduciamo i nostri pensieri per vie diverse e non consideriamo le stesse cose perché diverse sono le nostre conoscenze, le nostre esperienze, perfino le nostre idee di giustizia e di morale. Soltanto la conoscenza certa di che cosa è la giustizia nella vita pubblica e privata può realizzare un paese giusto. Per Aristotele ciascuno giudica bene le cose che conosce bene. Di conseguenza in ogni settore è buon giudice chi in esso si è acculturato. Pronunciarsi sul valore morale dell’azione politica, perciò, è cosa difficile per un giovane che necessariamente ha meno conoscenze e meno esperienze degli adulti.

Ceteris paribus,  il giovane aspirante politico raggiungerà la sua massima espressione in età adulta. D’altronde, non è mai esistito un medico, un chirurgo, un avvocato, un architetto, un professore che non abbia superato una certa età per acquisire i titoli e le conoscenze necessarie per la sua professione.

Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-04-13T14:51:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

eomeropiccola.jpgdi Edoardo Omero

Imprenditori Eoliani svegliamoci  – abbandonate la politica e le vetuste alchimie. Non avete ancora capito: la politica è morta! Bisogna lasciare spazio alla seria programmazione, realtà oggettiva che a tutt’oggi i politici o i c.d. professionisti della politica non conoscono (rectius non comprendono), con l’effetto devastante di mortificare il territorio e le istanze della popolazione. La residua classe politica (regionale e provinciale) cerca in tutti i modi di piazzare una bandierina, candidando taluni senza comprendere ne verificare se quell’individuo sia la persona giusta per poi dire semplicemente: “quello è il nostro candidato”.

Niente di più assurdo ed errato, senza tenere conto delle reali esigenze del territorio e delle esigenze della cittadinanza, degli imprenditori, dei giovani e degli anziani. In questa mia riflessione, intendo dire che non bisogna lasciarsi abbindolare dall’insipienza della politica e da coloro i quali ne sono i portatori, ma necessita rivolgersi a persone competenti e senza particolari interessi di bottega. A mio modesto parere,  chi andrà a sedere al consiglio comunale o chi avrà l’onore di essere eletto a Sindaco delle Isole Eolie, dovrà essere una persona mite ed al contempo ferma, oltreché indipendente; insomma dovrà essere una persona con tre caratteristiche essenziali e cioè: gusto, sensibilità e cultura. Certamente dovrà essere libero ed indipendente senza dimenticare professionalità e capacità e necessariamente dovrà avere l’umiltà di ascoltare le varie istanze della cittadinanza.

La vocazione turistica delle isole dovrà essere il volano su cui far ruotare l’intera macchina amministrativa. E’ inconcepibile quanto accaduto sin d’ora. Risulta che l’assessorato al turismo nell’arco di un solo mandato sia stato occupato da  diverse persone senza una programmazione seria. In altri termini, va riqualificato il territorio partendo da zero, lasciando da parte vane ambizioni fine a se stesse, evitando di essere i servi sciocchi di politici che ormai non controllano neanche il loro stesso voto. Per altro verso, i papabili Sindaci ad oggi non hanno proferito parole di programmazione e di sviluppo o di come affrontare le svariate problematiche delle isole che tutti noi amiamo. Purtroppo, il nostro futuro è bloccato al toto sindaco, nomi sparsi come il cacio sui maccheroni.

Concludo, chiedendo sin d’ora scusa per la mia impertinenza certamente scaturente dalla consapevolezza che il territorio deve rinnovarsi con l’ambizione di possedere una classe dirigente capace e consapevole. Queste elezioni rappresentano l’ultimo treno per le nostre isole e per il territorio. Vorrei all’uopo citare Oscar Wilde ove della politica era solito dire: “Adoro i partiti politici ma sono gli unici luoghi ancora rimasti, dove la gente non parla più di politica. Mentre agli imprenditori dico:” mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo (ENRY FORD). Uniamoci e facciamo sentire la nostra voce e sopratutto decidiamo il nostro futuro. Buona notte.

Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-03-21T21:14:31+01:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

mirkosaltalamacchia.jpgdi Mirko Saltalmacchia

Non voglio dare l’impressione di essere un illuso nei confronti della politica. So come vanno certe cose e sempre andranno..MA PTRESTE SPIEGARMI CHE IMMAGGINE SI STA DANNO AGLI ELETTORI CHE NON SANNO NULLA SUL BACKGROUND DEI PROPRI CANDIDATI A SINDACO PER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE?

Ritengo squalificante concentrare le energie sul fare accordi politici senza confrontarsi con gli elettori prima di tutto, sarebbe come dire: le persone non contano nulla, questo è il vero strumento per arrivare al successo elettorale…SBAGLIATO.

E’ sbagliato principalmente perché è IMMORALE, e poi credo che non sia Eoliano. Gli Eoliani veri non passano tutta la giornata a prendere questo o quello a braccetto (quelli sono i quaquaraqua). I veri attori della nostra vita sociale sono le persone che lavorano tutti i giorni per portare avanti queste isole, fuori dalle logiche partitiche e dagli schemi di un modo di fare politica ormai scoppio.

Non ho nulla contro i politici Eoliani, perché tutto sommato delinquenti non ce n’é, ma penso anche che le isole Eolie per prestigio storico meritino un salto di Qualità nella gestione della cosa pubblica. Siamo indietro su tutto, e la cosa peggiore e che non siamo informatizzati.

Informatizzati significa “esistere” oggi, e non devono essere i privati a legittimarsi il ruolo di sfruttare il marchio Eolie senza prima averlo concordato con il vettore pubblico, unico e solo canale da dove devono passare tutte le iniziative! altrimenti qualche furbo arrivista potrebbe pure rischiare di fare danno.

I nostri amministratori pensano solo a salvarsi il sederino, lasciando in sospeso e scoperto un settore che è l’immagine, che se non curato oggi ci porterà al fosso definitivamente. Per questo credo sinceramente che gli Eoliani debbano mettere da parte le proprie connivenze (dirette o indirette) con un modo di pensare obsoleto che ci darà il colpo di grazia definitivo.

DOBBIAMO PRETENDERE DI PIU’ DALLA COSA PUBBLICA GIA’ DA ORA, SENZA TIMORE DI ALZARE LA VOCE PER CHIEDERE A CHI SI LEGGITTIMA IN TALI RUOLI QUALE E’ IL SUO SCOPO. NON POSSIMO PIU’ DELEGARE A PARENTI E AMICI UN COMPITO COSI ARDUO, PERCHE’ IL FALLIMENTO SAREBBE UN ONERE TROPPO GRAVE DA PAGARE. 

Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-03-20T13:49:01+01:00da leonedilipari
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Lipari&Comune:Verso le elezioni. La riflessione

sagrip1.jpgdi Salvatore Agrip

In breve tempo ritorno a occupare, un breve spazio del Tuo giornale, con contenuti diversi, ma motivati sempre dal quel sentimento di stima verso un Amico.Ho letto l’appassionante e coraggiosa lettera dell’amico Gianni Natoli, in merito alla diaspora politica del momento che in questa campagna elettorale ci vede TUTTI protagonisti, per senso del dovere, verso il
 
NOSTRO territorio ma principalmente, verso i nostri figli. Con la presente voglio dire apertamente che condivido interamente quanto detto da Gianni e propongo per primo all’Amico Gianni di essere i NOSTRO CANDIDATO A SINDACO, dico nostro perché la grande verità di queste isole è che siamo in tanti ad approvare quanto detto da Lui. Si sa e si conosce il fallimento dei partiti e delle loro segreterie nella “GIUSTA POLITICA” per queste isole.
 
Vorrei dire ai tanti lettori del Suo giornale che, conosco da molti anni Gianni Natoli con i suoi valori umani e politici, molti si riscontreranno in quella lettera, nel modo di essere e di proporsi, che si facciano sentire per promuovere una pubblica assemblea dove proporre la candidatura di “Gianni Natoli a Sindaco”.
Lipari&Comune:Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-03-09T08:44:00+01:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

aformica.JPGdi Antonio Formica

Seguendo con costante interesse gli articoli su “Il Notiziario Online”, specialmente quelli inerenti alla politica locale, mi permetto una riflessione.

Soprattutto nelle ultime settimane leggo di candidature incerte,alleanze poco chiare e lettere d’intenti mandate reciprocamente tra le probabili personalità politiche in ballo per le quasi imminenti elezioni amministrative e penso sempre più che alcuni non hanno ben chiaro un concetto. Prima di aprire accesi dibattiti su programmi elettorali o mega progetti (utopistici) che vogliono affrontare,dovrebbero capire che a Lipari il distaccamento da parte dei cittadini,prima verso loro stessi e poi nei confronti della politica,è all’apoteosi. In questi anni tutti sono rimasti delusi dalla cattiva amministrazione delle nostre Isole che versano oggi in condizioni fatiscenti,Il senso civico e l’amore per il proprio paese risultano quasi assenti in un territorio in cui tutto è lasciato al caso.

Dunque il ruolo della politica,a mio modesto parere,è ANZITUTTO  riallacciare il rapporto con i cittadini e con il proprio territorio,ma questo non deve rientrare nei programmi elettorali di nessuno,questo è un processo di Ri-Educazione che deve essere iniziato subito e coltivato negli anni,soprattutto attraverso la scuola,che deve prevedere OBBLIGATORIAMENTE lo studio e l’approfondimento della storia delle Isole Eolie,spalleggiato da un reale insegnamento del senso civico che deve appunto partire fin dalla tenera età. La Politica nella sua vera accezione del termine che deriva dal termine greco Polis, vuol dire città e molti,ovvero la partecipazione di tutti i cittadini a beneficio della causa comune,come avveniva nell’antica Grecia di Pericle,madre della moderna democrazia,nella quale si riunivano tutti i cittadini per discutere sulle decisioni da prendere per il bene della comunità.

Per ovvie ragioni di cambiamenti Socio-Organizzativi questo non è più possibile,ma è dovere di ogni cittadino informarsi e partecipare alle decisioni che devono essere prese per il bene della collettività. Ovviamente prima di pensare a riforme sociali a lungo termine,bisogna intervenire immediatamente con i giusti propositi e le azioni più consone al ritrovamento della fiducia da parte dei cittadini nella politica,credo tuttavia che una reale presa di coscienza è stata attuata,e che queste elezioni amministrative qualcosa di veramente buono la porteranno. Molti parlano di “scegliere il male minore”,che è già un segno di sfiducia e pregiudizio nei confronti dell’innovazione sociale a Lipari,io sono fiducioso perché in tanti,mi pare di evincere, hanno capito che si dovevano passare “anni bui” per capire il reale valore “delle cose fatte per bene” e quest’isola e questa gente ha un reale potenziale per poter far bene ed affrontare significativi e positivi cambiamenti per il bene della comunità. Invito le diverse personalità politiche scettiche in questo,a mettere di lato i propri pregiudizi ideologici e cooperare per la reale riuscita della causa.

Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-03-08T12:49:17+01:00da leonedilipari
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Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessione

slacavapiccola.jpgdi Sergio La Cava
 
Finalmente ho letto un intervento sincero e misurato.
Ecco dove deve guardare il paese: esattamente alle più larghe intese possibili per attuare scelte difficili e probabilmente anche impopolari cercando di essere chiari con gli elettori sin dall’inizio.
Le preclusioni, gli estremismi da qualunque lato vengano, non fanno certamente il bene di una paese che ha bisogno solo di uscire dalla grave contingenza negativa in cui versa.
 
Se negli schieramenti che si propongono per amministrare le nostre isole vi è estremismo farebbero bene i rispettivi leaders ad isolare subito chi guarda a queste elezioni solo come occupazione del potere contro qualcuno, nell’intento “pacificatore” che questo paese reclama a gran voce.
Basta litigi, uniti in una visione che vada al di là degli interessi personali e di bottega, forse potremo dare anche ai giovani un esempio e una speranza.
Auspico dunque un Alleanza per le Eolie il più allargata possibile.
Lipari&Comune. Verso le elezioni. La riflessioneultima modifica: 2012-02-10T19:46:08+01:00da leonedilipari
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