Lipari&Comune. Verso le elezioni. Primarie si, primarie no

bferlazzopiccola.jpgdi Bartolino Ferlazzo

PRIMARIE SI, PRIMARIE NO.-
Non è più lo storico dubbio  Amletico  < essere o non essere > a serpeggiare per le vie di Lipari, ma il dubbio < primarie si primarie no >.-
 Dubbio atroce che assale, che non lascia tranquilli e occupa le menti, i pensieri, i progetti, le relazioni tra i rappresentanti della sezione locale del PD e gli altri in ballo per le prossime elezioni.-
 Primarie; le hanno inventate in America, culla di democrazia vera e partecipata, altri le hanno copiate, altri le hanno reinventate, altri ancora le hanno manipolato secondo le loro personali esigenze ed i propri tornaconti, altri non ne vogliono proprio sentirne parlare.-
 Pregiudizialmente, diciamo che, in democrazia, noi ancora formalmente lo siamo, vanno rispettate e tenute in considerazione, gli apporti e le idee di tutti, più o meno condivisibili, ma doverosamente espresse, partendo da questo basilare e semplice concetta di democrazia, possiamo iniziare la nostra riflessione.-
 

Le primarie, sono la più alta azione di espressione democratica, di cui viene investita la gente comune, gli iscritti, i simpatizzanti di una forza politica, ognuno è libero di esprimere le proprie idee, sottoscrivendo il nome del candidato prescelto, ritenendolo idoneo, preparato, forse anche leale, corretto ed onesto, nei confronti di altri personaggi, che si vogliono calare a qualunque costo come vere imposizioni; primarie dunque come espressione del proprio convincimento.-
 Primarie come partecipazione, dove tutti, indistintamente ne fanno parte e, come accennavamo prima, non solo di iscritti e simpatizzanti, ma anche e principalmente della semplice gente della strada, che così liberamente, in assoluta autonomia, senza condizionamenti di sorta, esprime il proprio parere.-
 Primaria, come fatto politico, che servano a garantire, sia la democrazia, sia la trasprenza, sia la volontà popolare che viene dalla base; dalle primarie viene fuori
l’ aggregazione, dalle primarie viene fuori la scelta condivisa, verso la persona scelta per amministrare; e questo in altre parole, il giusto sbocco ed il risultato finale della volontà di tutti.-
 Ma passiamo al fatto politico; e quì la situazione si complica o si vuol complicare, diventa difficile o si fa diventare difficile.-
 

In un piccolo comune come il nostro, dove per la prossima tornata elettorale amministrativa si torna al metodo maggioritario, non si riesce a capire e giustificare, azioni, atteggiamenti, prese di posizioni che non hanno motivo di esistere.-
 La domanda che oggi si pone l’ eoliano è semplice < … chi non vuole le primarie … ? > la risposta è immediata ed altrattanto semplice e scontata; non le vuole chi le teme, non le vuole chi sa che sarebbe messo in disparte, non le vuole chi sa di non avere credito fra la gente, non le vuole chi per retaggi del passato più o meno recente, sa benissimo che verrebbe escluso a priori; più semplice di così.-
 Il PD, o meglio le tante anime dello stesso, le tante teste, le tante idee diverse e divergenti, non sa cosa fare; da un lato non vuole scontentare la base lo zoccolo duro, ma nello stesso tempo non vuole inimicarsi chi all’ interno vuole (vorrebbe) appoggiare candidature preconfezionate, decise fuori Lipari, come tristemente avveniva prima, come si suol dire calato dall’ alto, senza conoscere le reali esigenze del paese, senza formare una maggioranza coesa, forte aggregante, che possa tentare di affrontare e forse risolvere i danni causati, da un decennio di pressapochismo politico e di inefficienza economica, in questi sette scogli.-

 Ma ci chiediamo, una forza politica come il PD, con una base certa, forte e sicura numericamente, deve scendere a compromessi, o sarebbe richiedere esattamente
l’ opposto, dovrebbero essere gli altri a scendere sul terreno delle trattative, sapendo di interloquire con una forza che potrebbe ( potrà) candidare una propria personalità di spicco e preparata.-
 In questo momento, dove per un singolo voto, si rischia di perdere tutto, il PD è l’ ago della bilancia,  sia nelle intenzioni di alcuni sia  anche al di dentro dello stesso; secondo noi, è la forza politica che più di altri può dare un’ espressione forte, solida, condivisa al paese, a patto che sia la base a decidere, che sia la gente della strada ad esprimere il nominativo scelto, a patto che sia dia voce a tutti coloro che fino a questo momento sono stati in silenzio; in politica gli accordi si stringono e si disfano, si condividono e si disconoscono e non si accondiscende, solo per collaborazioni precedenti, che magari in quel determinato momento politico potevano fare gli interessi di chi li condivideva; il PD non è l’ ago della bilancia, ma adesso è il punto di riferimento per gli altri, a patto che ci si metta d’ accordo sul

bene comune, sull’ unità di intenti, sulla consapevolezza che sono gli altri a scendere a patti; se le tante anime si uniranno, allora qualche eminenza grigia all’ interno del PD sarà, finalmente, messa da parte, altrimenti questa forza politica, come a livello nazionale, sarà sempre una bella incompiuta, frantumata, con interessi diversi dall’ unico possibile, senza anima e senza prospettive valide, senza futuro, costretta a rimanere nel limbo dell’ indifferenza generale, vittima dei suoi stessi equivoci, non avendo così la necessaria forza per andare avanti da soli come giusto che sia; bisogna emarginare chi rema contro, stroncare sul nascere lotte interne, azzerare prevaricazioni ed allontanare rifiutandole qualsiasi tipo di imposizioni; se questo non avverrà allora, Berlusconi o chi per lui e poi scendiamo nel piccolo, continuerà sempre a vincere le elezioni.- 
Monteleone, Baldi, Bongiorno, Persiani e tanti altri, da lassù vi guardano e vi giudicano, non fateli rivoltare e schifare, nella loro pace eterna, a causa dei vostri insulsi comportamenti e meschini interessi di parte.-
   Auguri Lipari.-

Lipari&Comune. Verso le elezioni. Primarie si, primarie noultima modifica: 2012-02-06T15:55:00+01:00da leonedilipari
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