Sono colpita da come le mie parole siano state fraintese e travisate. Concordo con te, Francesco, sul fatto che sul web è spiacevole assistere a tali fatti ma cercherò di spiegarmi meglio e questa sarà per me l’ultima che scriverò, poichè necessita stavolta che io mi difenda dal tuo attacco visto che prima non ho ritenuto di doverlo fare.
Punto primo, il mio testo riportava fedelmente il racconto della ragazza, così come da lei confermato;
punto secondo: è la ragazza che ha detto di “poter dire a te e a chiunque altro quello che ha detto a me”, non io ( hai compreso male);
punto terzo: io non ho fatto alcuna illazione, mi sono semplicemente limitata a raccontare un fatto cosi come mi era stata riferito;
punto quarto: per quanto riguarda l’assunzione di responsabilità mi riferivo al fatto che io non ho nominato nè te, nè la tua farmacia, sei stato tu a tirarti in ballo, assumendoti quindi la responsabilità che il fatto fosse accaduto nella tua farmacia, era tutto qui;
punto quinto: non ho dato nè verdetti, nè sentenze, ma avevo solo sollevato dei dubbi, che tu avevi abbondantemente chiarito e, dulcis in fundo, mi sono pure scusata, se mai avessi offeso qualcuno e ringraziatoi per il tuo chiarimento.
Hai risposto con parole come: truffa, da me mai nominata! Manipolazioni mentali e ti assicuro che so cosa sono e non mi appartengono; Faziosità, parola usata dai politici ma non da me; diffamazione, mentre io ho detto che non mettevo in dubbio nè la tua professionalità, nè l’onestà che vi caratterizza, riferito alla tua farmacia. Non volevo gridare allo scandalo, avevo chiarito di essere stata mossa dall’affetto che ho per questa ragazza.
Non cerco visibilità, non mi occupo di politica ma di persone, comprendo che comunicare è cosa difficile e che la comunicazione può essere spesso distorta e manipolata, aggiungo, spesso si tratta di proiezioni personali, si vede nell’altro ciò che c’è dentro di se.
Quindi le parole che io avrei detto diffamandoti, se rileggi bene, non ci sono, non è mia abitudine, non ne avevo motivo, dal momento che, mi ripeto, avevi risposto e chiarito la tua posizione.
Ti informo inoltre che conosco il significato delle parole che uso, certo che mi assumo la responsabilità di ciò che ho scritto, riferendo sic et simpliciter un fatto, senza aggiungere conclusioni ma solo stati d’animo miei e di nessun altro.
Ti informo ancora che frequento un Master da tre anni dove studiamo comunicazione e tutti gli stili di comunicazione, le distorsioni e le manipolazioni, sono abbastanza ferrata sull’argomento, non cadrei in trappole di questo tipo.
Mi occupo di ascolto attivo in una scuola superiore e tra l’altro sto leggendo un bellissimo libro che si intitola: la manomissione delle parole, di Carofiglio, te lo consiglio cosi che tu possa comprendere cosa significa manipolazione!
Io non ascolto propagande contro una categoria, ho altro da fare. Non ho pregiudizi e non mi conosci affatto, visto che dici di conoscermi benissimo. Conosci il mio aspetto e il mio nome, non come penso, e forse ora ti sarai fatto un’idea.
E’ proprio perchè si cerca sempre “l’offesa nelle parole altrui” che la conversazioni finiscono sempre su toni alti. Sono una pacifista, una mediatrice, non cerco mai lo scontro bensì il confronto. Se mi conoscessi lo sapresti!