di Fulvio Pellegrino

Dopo otto anni di lotte per gli artigiani di Lipari e trovando sempre ostacoli riguardo le aree artigianali e anche per i cottimi fiduciari, gli affidamenti diretti alle stesse ditte, visto che i lavori pubblici li gestisce un “geometra buono per tutte le stagioni”, non so con quali titoli:  prima con la vecchia amministrazione comunale, ora anche con la nuova giunta Giorgianni. Dunque è una lotta continua.

La politica Eoliana non ha intenzione di cambiare. E’ un nostro diritto il lavoro.  Dopo una autorizzazione illeggittima rilasciata in questi giorni con la pressione (forse) di qualche assesore nella zona di Candali (1,), già presentati i progetti con avvio del procedimento, assegnati i lotti ai partecipanti al bando con la graduatoria fatta dal Comune allora dal sindaco uscente dopo Canneto Dentro e Valle, una concessione – ripeto –  illeggittima e lavorano. Ci sono artigiani di sere A e artigiani di Terza Categoria.

Ora è toccato a Candali 1 dopo che alcuni artigiani sono stai  costretti a demolire e a lavorare all’ aperto,  non possono lavorare e invece c’è chi proteggono e permettono di fare un capannone con la scusa del Carnevale. Dov’è la giustizzia è la legalità?

In queste isole non ci sarà mai un avvenire per noi artigiani. Non ci sarà mai. Ho deciso le mie dimissioni da presidente del consorzio artigiani di Lipari.  Siamo stati sempre ostacoli per la politica del non fare. Abbiamo provato con tuttie le autorita’ competenti. Ma questi sono i risultati. Certamente faro’ il possibile finchè non ci sarà un nuovo presidente. Scriverò per l’ennesima volta a sua Ecc. il Prefetto e alla Procura della Repubblica di Barcellona.  Questa è la politica del fare che si vuole..