Lipari. Il giudice Maria Magrì’ non ha accolto il ricorso per rivendicare l’usucapione sull’area limitrofa allo stabilimento termale di San Calogero

scalogero.JPGLipari – Il giudice Maria Magrì’ non ha accolto il ricorso per rivendicare l’usucapione sull’area limitrofa allo stabilimento termale di San Calogero. Era stato presentato da Domenico Mammana, di Lipari, rappresntato dall’avvocato Antonino Costa di Messina. Il Comune di Lipari è stato rappresentato dall’avvocato Emanuele Carnevale.

Per il giudice Magri’ il ricorso è “inammissibile pe difetto di giurisdizione” e lo ha anche condannato al pagamento delle spese processuali.  Domenico Mammana aveva presentato il ricorso per essere reintegrato nel possesso oltre che del terreno prospiciente le terme, anche del tholos del periodo miceneo, dell’area archeologica e della piscina con acqua termale.

Domeico Mammana era stato sfrattato lo scorso giugno dall’amministrazione comunale, guidata dal’ex sindaco Mariano Buno che aveva affidato l’immobile e l’area prospiciente alla cooperativa ”Group Service”, presieduta a Davide Starvaggi. Mammana nel ricorso aveva sostenuto che ”da oltre venti anni ha detenuto in possesso l’area limitrofa alle terme”. 

Il dirigente del Comune di Lipari Francesco Subba, per risanare le casse dell’ente ha proposto di vendere lo stabilimento termale, che da oltre 30 anni e’ incredibilmente chiuso. E’ stato riaperto solamente per l’organizzazione di mostre. Dallo scorso anno su iniziativa del parroco Don Bruno Maiorana è stata ripresa la tradizione della festa di San Calogero. E proprio domenica si è tenuta la processione e la Santa Messa del compatrono di Lipari. Anche San Calogero sarà felice per la decisone del giudice Magri’.

Lipari. Il giudice Maria Magrì’ non ha accolto il ricorso per rivendicare l’usucapione sull’area limitrofa allo stabilimento termale di San Calogeroultima modifica: 2012-07-04T09:09:42+02:00da leonedilipari
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