Lipari. Il ricordo del maestro Vartuluzzo Ruggiero

sturcarelli1.jpgdi Salvatrice Turcarelli
 
1974 si fanno le prove per il festival della canzone ed io presento un brano sicuramente poco adatto ad una bambina ma, che dava la possibilità di esprimere potenza vocale. Mi sente Giovanni il figlio grande del maestro e mi blocca dicenda mio padre che Bartoluzzo avrebbe potuto scrivere o aveva già pronto sicuramente un’altro brano da sottopormi così per me scrive:
Ci dissi un ghiornu a pira alla ragina, tu disgraziata murirai scacciata, rispusi la ragina ci c’ha fari nascivu pi muriri sutta i piedi.
Quannu è l’ura di la villigna tutti quantu iamu ‘ncampagna c’è cu canta, c’è cu balla, c’è pi tutti felicità.
La presento con un abito adeguato ed apositamente cucito con la rappresentazione dell’uva e delle pere e arrivo al primo posto, vincendo non soltanto la coppa ma, anche il premio per il miglior costume, consegnatomi dalla moglie dell’allora sindaco Checchino Vitale. Due anni dopo a soli 9 anni interpetro per la prima volta presentato un’altro brano che fu poi cantato da altri a Lipari ed era titolato “STROMBOLI 1930”, ricordo che durante l’intermezzo parlato vi era anche un effetto che riproduceva il boato dell’eruzione. Un brano di grande effetto con il quale ho vinto il terzo posto e che ha accompagnato per lungo tempo le mie esibizioni dato che comunque ho un legame familiare con quell’isola. Mi dispiace di non essere stata presente alla manifestazione appena svolta ma volevo dare anch’io un contributo al grande maestro con questi piacevoli ricordi che sono stati l’inizio di tante esibizioni anche con lui e con il figlio Giovanni…
Lipari. Il ricordo del maestro Vartuluzzo Ruggieroultima modifica: 2012-09-13T21:04:00+02:00da leonedilipari
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