Malfa, oggi sabato 1′ settembre la presentazione del 12′ libro del poeta-scrittore Italo Toni

itonilibro.JPGMalfa – Sabato 1′ settembre alle ore 19 presso il patio della biblioteca comunale sarà presentato il 12′ volume “Ad un passo dal settimo cielo”, di racconti del poeta e scrittore di Quattropani Italo Toni. Interverranno Padre Alessandro Lo Nardo, l’artista Barbara Di Leonardo Giaccai, il professore Nicola Belfiore, la dottoressa Amalia Nella e il giornalista e cultore eoliano Antonio Brundu.

di Antonio Famularo*afamularopiccola.jpg

Come mi era accaduto con la precedente lettura de “I misteri del cielo”, ho faticato ancora a seguire la continuazione delle visioni oniriche descritte da Italo Toni nella sua ultima opera “Ad un passo dal settimo cielo”. Ma questa volta, oltre che sui contenuti della narrazione, mi sono concentrato anche sull’Autore per cercare di coglierlo nella sua onestà morale e intellettuale, e nella sua dimensione spirituale rivelata con una semplicità e un candore a dir poco disarmante. 
       
In un’epoca in cui il materialismo permea e caratterizza ogni aspetto della vita e dei rapporti sociali, appare quasi anacronistico, quanto meno controcorrente, che qualcuno riconosca il valore e il bisogno di spiritualità per trarre forza interiore e motivazioni per non lasciarsi andare in mondo che, moralmente, ha già smarrito molti suoi importanti punti di riferimento. Si può non essere d’accordo con il sentire e i temi proposti da Toni, ma non si può non apprezzare la sua capacità di sapersi mettere in discussione riconoscendo egli stesso per primo i suoi limiti, il suo stupore, le sue reticenze e le sue perplessità in merito alle esperienze fatte.  Come sono lontani i tempi dalla “Maledizione dei Lupini”, in cui Italo faceva anche lì un viaggio, a ritroso, ricostruendo e descrivendo le sue radici familiari con una scrittura narrativa asciutta che nulla concedeva alla retorica e ai manierismi.
Eppure anche in quel racconto di ampio respiro vi erano già disseminati, e si potevano scorgere, i semi della religiosità e della fiducia nel divino che avrebbero influenzato le tematiche della sua scrittura successiva, come le due suddette opere evidenziano. 
       
Personalmente non ho mai attribuito alcun valore simbolico né ricercato significati o segni premonitori nell’attività onirica della mente umana; il mio campo di  interesse è stato sempre circoscritto alle ricerche scientifiche sulle capacità della mente umana, fra le quali quella di sognare trasportandoci in luoghi dove il tempo pare dilatato e in situazioni in cui lo spazio va oltre i confini geografici conosciuti. Credenti o non credenti dichiarati, la lettura di “Ad un passo del settimo cielo” porta comunque alla radice di domande esistenziali alle quali nemmeno gli scienziati sanno rispondere asserendo di non occuparsi di questioni spirituali  e fornendo solo ipotesi: che non riescono a soddisfare la fame di spiritualità in cui versa il mondo, quell’insopprimibile bisogno di spiritualità che attanaglia la vita dell’uomo: Perché esiste la mente umana? Perché la mente umana, tra le sue prodigiose funzioni, sogna?  E’ ovvio che per ogni cosa ci avvaliamo della mente, e con la mente cerchiamo di capire e spiegare ogni cosa, anche le funzioni della nostra mente stessa. Ma la mente può indagare e spiegare sé stessa?
 
La realtà che percepiamo nel mondo attorno a noi, lo scorrere del tempo, le relazioni interpersonali, esistono perchè esiste la mente; senza di essa non percepiremmo niente di tutto ciò che ci circonda e della percezione di noi stessi e saremmo immersi solo nell’oscurità del nulla, in un completo quanto inutile stato di oblìo, dove l’esistenza stessa non avrebbe davvero alcun senso.  Così, dove la scienza non arriva a fornire gratificanti risposte, rimane pur sempre la dimensione spirituale, un mondo inquietante e pur affascinante, che può fornire una chiave di lettura ai tanti fenomeni ai quali assistiamo, che ci attraversano, che ci coinvolgono , e che il tutto in cui siamo immersi non è solo ciò che percepiamo e discerniamo solo con i nostri sensi, ma va oltre. E se è vero che la mente umana sia l’oggetto più misterioso e affascinante in tutto l’universo conosciuto, ne consegue che in essa vi siano contenuti i segni di una mente ancora più immensa e creativa, e che in fondo tutti potremmo essere parte di un grande e armonioso progetto universale.
 
Tanto tempo fa, da qualche parte, qualcuno, con molta semplicità e chiarezza, disse che solo rendendosi conto del suo bisogno spirituale, soddisfacendolo nel modo giusto, l’Uomo potrà essere felice.
E’ al giusto soddisfacimento di questo insopprimibile bisogno e alla serenità interiore che ne deriva che Italo Toni rimanda con la lettura di “Ad un passo dal settimo cielo”.  Grazie, Italo, per avercelo ricordato.
 
*Insegnante e scrittore
Malfa, oggi sabato 1′ settembre la presentazione del 12′ libro del poeta-scrittore Italo Toniultima modifica: 2012-09-01T10:27:50+02:00da leonedilipari
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