Lipari, opinionista&portavoce. 2 Botte, 2 risposte e avanti tutta

 

1382170_10200457579542648_1364588746_n.jpgdi Angelo Sidoti

Caro Michele,

prendo atto della Tua risposta e delle precisazioni in essa riportate in merito al ruolo che ricopri come portavoce.

Insomma, il compito che questa amministrazione ti ha assegnato possiamo ricondurlo al mero “sollevare il problema”. Poi in caso di mancanza di risposte da parte degli uffici competenti procedi ad una semplice archiviazione della richiesta.

Pensi che questo sia il vero significato del ruolo del Portavoce del Sindaco?? Poi del Sindaco o della Giunta?? Contento Tu contenti tutti.

Il mio richiamo al Sig. Cuccia ed alla dott.ssa Mazziotta era solo per sollecitare la pubblicazione di documenti che li riguardano.

Per quanto attiene le voci di corridoio relative a fantomatiche pretese che il sottoscritto ha avanzato a questa amministrazione francamente non mi toccano, in quanto “non sono interessato ad occupare ruoli o poltrone”. Lascio ad altri la possibilità di ricoprire ruoli di così tanto prestigio.

In merito alla questione partecipate Ti ringrazio per aver pubblicato la relazione del liquidatore al 31/05/2013. Ti faccio notare che trattasi però di un documento “riservato” ed “atto interno” della società non soggetto a pubblicazione (io infatti mi sono basato sulla base di dati pubblici del Comune di S. Marina Salina).

La stessa relazione rappresenta l’atto di presa in consegna della società da parte del liquidatore “interessante” ma ormai documento “datato” visto il tempo trascorso dalla sua redazione.

Insomma quali sono le “attività” messe in campo e le “certezze” assunte dal liquidatore in questo lungo periodo di tempo??

Concludo confermandoti che continuerò ed esprimere il mio pensiero di opinionista per fare chiarezza su questo tema e detto francamente fregandomene delle voci di corridoio del palazzo.

-Il precedente:

Caro Portavoce,

leggo di un Suo riscontro ad un mio articolo pubblicato sul Notiziario on line. Personalmente non sono accanito con nessuno ne tanto meno con le partecipate ed i loro rappresentanti diretti ed indiretti.

La mia è soltanto una rappresentazione dello stato di fatto di queste società che converrà con me hanno prodotto in questi anni quasi 2 milioni di Euro di perdite.

Che le suddette società non possono fallire è una suo parere. Io sono invece contrario a questo suo dire.

Le società a capitale pubblico (partecipate) sicuramente non possono ricadere in questa fattispecie mentre le società a capitale misto (società miste) credo proprio che possano essere dichiarate fallite in presenza di uno stato di insolvenza. Nel primo caso si nomina un Commissario mentre nel secondo caso un Curatore.

Le dico di più: secondo me le perdite sono anche maggiori per effetto di crediti non esigibili, per svalutazioni di partecipazioni non effettuate e per svalutazioni di beni materiali ed immateriali non ancora contabilizzate.

Certo l’amministrazione parla di possibilità di recupero di fonti finanziarie dalla rimodulazioni di progetti in capo ad alcune partecipate. Ma può “certificare” o “garantire” Lei o il Sindaco tale situazione?

Nei miei commenti ho sempre riportato le vostre dichiarazioni in merito in attesa che qualcuno provasse il contrario.

Poi mi permetto di correggerla: non si dice che una società deve rientrare in “bonus” ma bensì in “bonis” ovvero deve rientrare da uno stato di liquidazione o di altra procedura concorsuale.

Per quanto riguarda S. Marina Salina ho scritto “per poi aggiungersi anche il Comune di S. Marina Salina (con alcune dovute precisazioni sull’argomento)”.

Le precisazioni vengono riportate nella delibera del Consiglio Comunale n.39/2013 del Comune di S. Marina Salina. Nello stesso si prende atto che la Società Sviluppo Eolie, Gal Leader II Eolie, Ato 3 e Ato 5 hanno asseverato l’obbligo di dismissione previsto dall’art.14, comma 32, L.102/2010.

Caro Portavoce, lascio a Lei l’interpretazione degli atti……….e non delle frasi ripetute nei corridoi del palazzo.

Veda ritengo che come sempre qualcuno la manda in avanscoperta e lei come fece Abramo sul Monte Moriah è pronto a sacrificare sui figlio Isacco come atto di fede incondizionato.

Michele, io non mi preoccupo che le perdite delle partecipate crescano a dismisura ma che vengano ricercate le cause e le responsabilità che le hanno determinato nel passato e nel presente fino a giungere ad un importo “modesto” di circa 2 milioni di euro di perdite.

Ben venga la possibilità di ottenere ulteriori benefici per queste partecipate sempre che questa “venga provata”, ma ti rinnovo il mio pensiero: “nel momento in cui l’Ente pagherà queste somme si saranno distolte risorse dalle casse comunali che potevano essere destinati a servizi comuni per i cittadini”. Le responsabilità? Non vanno ricercate solo in chi ha gestito le società ma anche nelle amministrazioni che non hanno effettuato alcun tipo di controllo sulle stesse partecipate.

Spero di essere stato chiaro… anche se ormai mi sono convinto che rispondi solo a quello che ti piace o a quello che ti dicono di rispondere. ASSOLUTO SILENZIO su Referto del Controllo di Gestione, Curriculum del buon Assessore Cuccia e di tutti gli altri, relazione dell’Esperto Dott.ssa Mazziotta etc etc….

-Angelo Sidoti su Sviluppo Eolie

Prendiamo atto dell’ennesima opposizione a decreti ingiuntivi promossi dalla Sviluppo Eolie in liquidazione nei confronti dei propri soci:

Oggi, infatti vengono pubblicati sul notiziario gli atti promossi dal Sindaco di Leni:

“Conferito incarico legale allo Avv.to Claudio Rugolo del foro di Messina per resistere in giudizio avverso il ricorso per Decreto Ingiuntivo proposto dinanzi al Tribunale di Barcellona P.G. dalla Società “Sviluppo Eolie S.r.l.” in liquidazione in persona del suo liquidatore Dott: Luigi Amato”.

Da tempo i Comuni di Leni e Malfa hanno deliberato ai sensi di legge la dismissione della partecipazione della Sviluppo Eolie srl in liquidazione (insieme ad altre) per poi aggiungersi anche il Comune di S. Marina Salina (con alcune dovute precisazioni sull’argomento).

A questo punto ci chiediamo cosa sta aspettando il Comune di Lipari o meglio come mai non procede come gli altri Comuni?

Ricordo che la relazione annuale del Sindaco di Lipari in merito alle partecipate Sviluppo Eolie e Leader II, riporta quanto segue:

si sta “verificando nel contempo la possibilità di una positiva riconversione”

si sta verificando “la possibilità attraverso il competente Ministero di ottenere la rimodulazione di consistenti disponibilità finanziarie finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche”.

A che punto stanno tutte queste verifiche?

Ritengo che almeno i Consiglieri di opposizione dovrebbero chiedere lumi all’amministrazione sullo stato della liquidazione della Sviluppo Eolie ma soprattutto sulla possibilità di recupero dei crediti iscritti in bilancio oltre che essere aggiornati su quanto dichiarato dal Sindaco nella sua relazione.

Oggi abbiamo solo evidenza degli atti promossi nei confronti degli Enti Pubblici. Ma i privati sono stati destinatari di eguali missive?

Penso che ormai è giunta l’ora di fare chiarezza ma soprattutto di chiudere una volta per tutte l’argomento “partecipate”.

nb: E’ scaduto il termine per rendere pubblica (almeno ai consiglieri) la relazione dell’esperto Dott.ssa Mazziotta o sbaglio? Qualche consigliere di opposizione batta un colpo.

 

giacc.jpgRisponde Michele Giacomantonio

 

Personalmente non ho mai capito l’accanimento di Angelo Sidoti nei confronti delle partecipate. Cosa teme, che i buchi possano ampliarsi a dismisura? Ma se così non fosse ed invece, chiudendole, si corresse il rischio di perdere ben 14 milioni di lire da investire in opere pubbliche? Si dovrebbero chiudere lo stesso? Perché così hanno deciso Leni e Malfa? Intanto, a differenza di quanto dice Sidoti, a noi risulta che questa sia la posizione di S. Marina Salina:  Sindaco, Giunta e intero consiglio comunale opposizione compresa. Forse Sidoti non sa che domenica 6 ottobre a S. Marina vi è stato un Consiglio comunale proprio sul tema delle partecipate con audizione del dott. Amato liquidatore di Sviluppo Eolie spa e del Gal Isole in cui si è deciso di andare avanti con le partecipate. 

Un comportamento coerente perché in gioco ci sono oltre 12 milioni di euro che potrebbero giungere nelle casse di Sviluppo Eolie e del Gal Leder II Eolie S.C.a rl per essere investiti in opere pubbliche. Si tratta di somme stanziate a suo tempo per il patto che non sono state utilizzate perché le iniziative dei privati non sono andate avanti o vi sono state delle economie. E siccome la normativa prevede che le somme devono restare nel territorio a cui sono state assegnate ecco perché il Commissario liquidatore, il Comune di Lipari ed oggi anche il Comune di S. Marina hanno deciso di soprassedere alla chiusura e guardare ad una eventuale riconversione delle società.

D’altronde penso che Sidoti sappia che queste società partecipate non possono fallire e se decidono di  chiudere i debiti devono essere ripianati a  carico dei soci. Nel nostro caso i soci devono decidere se devono ripianare un deficit che porti alla chiusura o devono ripianare una riconversione che porti a nuove entrate.

Abbiamo detto che in gioco ci sono ben 12.317.667 di euro. Più nello specifico diciamo che ci sono 3.400.000 € per Sviluppo Eolie e 1.260.000 € per il Gal Leder Eolie che sono già maturati e potrebbero essere attributi alle società in tempi brevi. Vi sono inoltre altri 2.661.000 € attribuibili a Sviluppo Eolie che sono maturati da qualche tempo e potrebbero essere disponibili fra qualche mese. Infine ci sono altri 6.061.505  di € che si sono resi disponibili nel mese di aprile per via di una revoca di progetti privati e che potrebbero essere attribuiti nel tempo.  Almeno 13 milioni e mezzo di finanziamenti disponibili che con le nuove norme sul patto di stabilità che il Governo ha varato potrebbero essere spesi nei prossimi anni.

Certo, si può obiettare che più il tempo passa più il buco rischia di ingrandirsi. Ma questo è solo parzialmente vero. Per restare a Sviluppo Eolie i due debiti più consistenti sono 68 mila € con le Banche e 120 mila € con l’ Agenzie delle entrate. Il debito con le banche è bloccato mentre quello su cui continuano a maturare interessi è con l’Agenzia. Un limitato pedaggio a fronte di una grande opportunità.

Ma quali sono le concrete possibilità perché si possa entrare in possesso di questi capitali? L’Agenzia Nazionale Patti territoriali e contratti d’area dovrà comunicare tra breve la liquidabilità dei 6 milioni del Patto e del 1.200.000 del GAL. Queste somme potranno essere liquidate se le società sono “in bonus” cioè non sono in liquidazione. Ma come fare visto che la liquidazione è già stata avviata? In un incontro con i responsabili del Ministero e il Sindaco di Lipari ed il Commissario liquidatore si è stabilito che la richiesta di accesso ai fondi poteva essere fatta anche con le società in liquidazione a condizione che al momento dell’accredito esse tornino  “in bonus” cioè nella capacità di operare.  E proprio in questa prospettiva, che si giudica ormai certa ed imminente, il Commissario liquidatore ha già predisposto un piano di rientro articolato nel tempo.

 

-Caro Sidoti,

se dobbiamo continuare a discutere allora mettiamoci d’accordo su una condizione preliminare: evitare di gettare ombre sul comportamento dell’interlocutore. Io non ho mai raccolto le insinuazioni di chi vuole vedere un secondo fine in questo tuo interesse compulsivo sull’Amministrazione di Lipari e tu la smetti di affermare che io vengo manovrato (a me nessuno mi manda in avanscoperta e nessuno mi dice a cosa e chi rispondere o meno). Come portavoce ho piena libertà di manovra. Io non sono il portavoce dell’assessore Cuccia o della signora Mazziotta. Oltre a sollevare il problema non ho altra responsabilità. Inoltre, un giorno, quando ne avrò tempo e se troverò le informazioni necessarie risponderò sul Controllo di Gestione.

Intanto visto che ami i documenti e non le parole che si dicono nei corridoi  leggiti questa relazione del Liquidatore di Sviluppo Eolie e del Gal

Relazione del liquidatore

al 31.05.2013

Signori Soci,

la delibera di scioglimento anticipato della società è stata iscritta nel Registro delle Imprese il giorno 14 del mese di gennaio dell’anno 2013.-

La documentazione relativa alla gestione della società mi è stata consegnata in data 28.01.2013 con  verbale del Consiglio di Amministrazione così come previsto dall’art. 2487-bis del c.c..

Ho ricevuto, dal Presidente del Cda, Rag.Felice Mirabito,  in data 20.05.2012 il Bilancio di esercizio e la Nota Integrativa che ho trasmesso al Sindaco unico, Rag. Salvatore Rijtano per la relazione del Collegio Sindacale, in data 31.05.2013.

Faccio presente all’Assemblea che da una visura camerale a tutt’oggi, non risulta registrata al REA la nomina del Presidente Mirabito, anche se agli atti amm.vi della Società risulta un regolare incarico per il suddetto adempimento e il regolare pagamento del servizio.

Ho avviato un primo controllo sulle poste di bilancio relative ai Clienti e Fornitori per la verifica dei saldi riportati nel Bilancio ed ho svolto un accertamento della posizione debitoria presso le banche e presso la Riscossione Sicilia SpA

Presso l’UNICREDIT – agenzia di Lipari – la società ha uno conto in scoperto per una montare di €. 68.116,98. E’ pervenuto in società, da parte dell’UNICREDIT un atto stragiudiziale – diffida ad adempiere – datato 26.04.2013 introitato al n. prot. n.72 del 31.05.2013 relativo all’importo di cui sopra. Non risultano prestate garanzie.-

Presso la Riscossione Sicilia SpA, alla data del 31 maggio 2013, risultano cartelle già notificate alla Società per un ammontare complessivo di €. 123.340,33 di cui all’allegato dettaglio.

E’ stata incassato un bonifico della Ditta Barbaro S.p.A. acconto su fattura n. 46 del 27/10/2012 per l’importo di € 9.600,00

Le cui somme sono state destinate al pagamento di un acconto sulle competenze di TFR e retribuzioni arretrate della dipendente Rosetta Mollica per € 8. 657,92 e la rimanente somma per fondo cassa per le spese correnti.

In data 1.marzo 2013, tenuto conto delle necessità operative richieste dalle procedure previste dal Soggetto responsabile per l’attuazione del Patto Territoriale, considerato che la signora Rosetta Mollica rappresenta la memoria storico- amministrativa si è ritenuto opportuno avvalersi della sua collaborazione professionale occasionale con conferimento di incarico fino al 30.settembre 2013 per un importo complessivo di € 3.500,00.

Ho effettuato una verifica di accertamento sullo stato creditorio della Società e al fine del recupero crediti ho affidato l’incarico professionale all’Avv.to Onofrio Natoli di Lipari il quale ha già avviato le procedure giuridico – amministrative per il recupero crediti consistenti in:

–          N. 2 Decreti ingiuntivi nei riguardi dei Soci Comune di Leni e Comuni di Malfa per quote sociali non versate per un importo complessivo di € 17.500,00;

–          N. 29 lettere di preavviso di pagamento nei riguardi di soci per quote non versate e di beneficiari per competenze maturate e non pagate per un importo complessivo di € 59.117,12

Ho effettuato una verifica sommaria sullo stato dell’attuazione del Patto territoriale, ed alla data del 31.05.2013, si evidenzia la seguente situazione:

– progetti ammessi al patto territoriale   N. 74  iniziative imprenditoriali private e n. 17 infrastrutture pubbliche    per un importo complessivo di   €.  51.645.689,91 ;

Di questi:

–          N. 8 progetti realizzati, collaudati e liquidato il saldo del contributo di cui 1 emesso dalla Società in liquidazione;

–          N. 20 progetti ultimati, verificati ed inattesa del collaudo e stato finale erogazione saldo;

–          N. 15 progetti ultimati in attesa di decreto definitivo;

–          N. 7 progetti ultimati in attesa di documentazione per  richiedere stato finale;

–          N.  2 progetti revocati e/o in contenzioso;

–          N. 13 progetti sospesi in attesa di C.E. e/o autorizzazioni (questi progetti sono stati revocati con un D.D. multiplo n.926 in data 03/aprile 2013 e pubblicato sulla GURI del 24/04/2013);

–          N. 1 progetto in corso di realizzazione.

–          Economie accertate e programmate al 31.05.2012 . per €. 7.576.881,72

 

E’ stata trasferita la contabilità generale e la tenuta dei libri contabili in data 23.maggio 2013 a seguito richiesta scritta pervenuta dallo Studio Consult che esplicitamente ha comunicato che non poteva continuare ulteriormente l’attività di consulenza per l’accumulo dei sospesi. L’attività di consulenza contabile è stata affidata alla società ERYKODES srl – CED – con sede in Lipari, via Filippo Mancuso, con regolare incarico in data 01.06.2013

Ho intrapreso una regolarità di rapporti sia col Ministero che con l’Istituto di Credito per rimettere in funzione gli adempimenti amministrativi e le competenze del Soggetto Responsabile del Patto, rispondendo a tutte le loro richieste che negli ultimi tempi erano, purtroppo,  rimaste inevase.

Ho attivato, in data 03 aprile 2013  un tavolo tecnico con soci e beneficiari alla presenza del Consulente tecnico dell’ANPACA dott. Gaetano Torcinaro per discutere su alcune problematiche derivanti dai ritardi nella conclusione delle opere del Patto e nella possibilità di accedere ai fondi della Rimodulazione del Patto stesso. L’incontro molto partecipato alla presenza del Sindaco del Comune di Lipari (socio pubblico) e del Vice Sindaco del Comune  di S. Marina Salina (socio pubblico) ha prodotto un documento di sintesi che autorizza il Liquidatore a procedere sul percorso di individuare le possibilità di risanamento della Società.

Come già noto la circolare n.  0043466 del 28.12.2012 del  Ministero per lo Sviluppo Economico  ha messo a disposizione una prima tranche di risorse relative  alle economie dei Patti per utilizzarle per interventi strutturali di natura pubblica   a condizione che le società con incarichi di  “Soggetto responsabile” si trovi in ordinaria amministrazione e non in “liquidazione”.

Pertanto per potere usufruire di queste disponibilità finanziarie, occorre procedere alla verifica della situazione patrimoniale della società, attivando tutte le azioni necessarie per ripristinare  le condizioni di ordinaria operatività della società.

Per  raggiungere tali obiettivi è necessario:

–     definire lo stato del contenzioso con Agenzia delle Entrate, INPS, Banche;

–          accertare la effettiva consistenza dei crediti e dei debiti

–          impegnare i soci alla ricapitalizzazione della società.

Lipari.  30 Giugno 2013.-

                                                                                                              Il Liquidatore

                                                                                         Dott. Luigi Amato

 

Lipari, opinionista&portavoce. 2 Botte, 2 risposte e avanti tuttaultima modifica: 2013-10-19T09:35:00+02:00da leonedilipari
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