All’udienza è stato sentito il Maggiore Romano dei RIS di Messina il quale ha relazionato in ordine al lavoro scientifico svolto sui luoghi dell’omicidio. E’ stato sottoposto a contro esame da parte dell’avvocato difensore Luca Frontino alla presenza quale consulente della difesa del Generale Luciano Garofano il quale dissente totalmente sempre sotto il profilo scientifico dalle conclusioni a cui sono pervenuti i RIS di Messina in ordine sia alla dinamica omicidiaria come anche in ordine alla formazione delle tracce di sangue sulle scarpe del Cannistrà. Alla prossima udienza del 02.05.2013 sarà sentito proprio il Generale Garofano il quale ha redatto consulenza tecnica a sua firma. La Corte di Assise ha tra l’altro autorizzato la difesa del Cannistrà ed il proprio consulente a recarsi nuovamente suoi luoghi dell’omicidio nel mese di aprile per compiere rilievi e raccogliere reperti utili per la definizione del processo che, in ogni caso, si concluderà per il primo grado di giudizio entro l’estate. All’esito dell’escussione del Generale Garofano, la Corte si è riservata di andare essa stessa in tutte le sue componenti (Presidente Trovato, giudice  a latere e giuria popolare) sui luoghi dell’omicidio. L’elemento più importante che è già emerso per la fase dibattimentale già celebrata è che la povera vittima è stata uccisa nell’arco temporale compreso tra le ore 15,00 e le ore 21,00 del 24.12.2012. Per tale arco temporale è risultato documentalmente provato che il Cannistrà si trovava in luogo diverso rispetto a quello dell’omicidio

LA NOTA PRECEDENTE. L’ex comandante dei Ris Luciano Garofano stamane a Messina ha partecipato al processo in Corte d’Assisi che vede coinvolto Roberto Cannistrà di Lipari, accusato di aver ucciso nella sua casetta di Quattropani la signora Eufemia Biviano, la vigilia di Natale 2011. I legali di Cannistrà, Luca Frontino e Gaetano Orto, si sono affidati al colonnello Garofano (che ha già effettuato una ricognizione nella casetta della Biviano), per cercare di smontare la tesi accusatoria. Intanto, è stato disposto un nuovo sopralluogo nella casetta di Quattropani. La sentenza è prevista entro l’estate.