Lipari&megaporto. Quel vecchio numero di prestigio e del cappello

mgiacomantonio2.jpgdi Michele Giacomantonio

Come suo solito il Sindaco di Lipari e quindi, su suo input, i  collaboratori escono dal cilindro di prestigiatore il classico coniglio. L’abbiamo visto fare con la società mista e tutto si è rivelato un bluff  salvo il fatto che la vicenda sembra non ancora conclusa, l’abbiamo visto  con la discarica di Vulcano e si sa come è andata a finire. Ogni due anni, quando si discute del porto, tira fuori il famoso studio di fattibilità fatto dall’ing. Rodriquez su incarico della Regione nel 2000 e sostiene che il progetto del porto che lui e Condotte Acque ora presentano e lo stesso che approvò il Consiglio comunale dieci anni fa.  Non è vero.  Non è vero nella sostanza e non è vero nel significato. Nella sostanza lo studio di fattibilità – si era cioè in una face di gran lunga precedente al progetto – era molto diverso dall’attuale sia su Marina lunga sia su Marina Corta e soprattutto non prevedeva esercizi ed attività commerciali che rappresentano una insidia micidiale per l’economia commerciale dell’isola come è stato spiegato in vari interventi, ultimo in ordine di tempo, quello del dott. La Greca.

Ma soprattutto, non è vero nel significato. A questo proposito riporto quanto scritto nella relazione semestrale – stampata, pubblicata e distribuita  – come si usava fare ai tempi di quella amministrazione:
“Nella relazione dello scorso semestre avevamo detto della portualità e come essa rappresentasse una spina nel fianco  ed invece, proprio, qui emergono le più significative novità. Finalmente nel mese di aprile l’ing. Giuseppe Rodriquez presenta al Consiglio Comunale lo studio di fattibilità dei porti delle Eolie commissionatogli nell’autunno del 1998 dal Presidente della Regione. Il Consiglio ne discute in due riunioni ed esprime un parere positivo di massima. Lo studio è inviato alla Regione (Assessorato alla Programmazione, Assessorato al Turismo, Assessorato Territorio ed Ambiente, Genio Civile OOMM) che proprio nel mese di giugno comincia a prenderlo in considerazione indicando una interessante pista di lavoro: i porti di Lipari Pignataro Sottomonastero come i porticcioli delle isole compreso Ginostra – visto il preminente interesse commerciale e di protezione civile – saranno inseriti nell’Accordo di programma dei trasporti che la Regione si appresta a firmare con il Governo nazionale per ottenere i finanziamenti, Marina Corta sarà finanziato con i fondi strutturali del programma turismo. Lo studio di Rodriquez (insieme agli studi effettuati dal prof. Mallandrino incaricato del Piano regolatore) sarà utilizzato dal Genio Civile OOMM per redigere – in tempi rapidi – il Piano regolatore dei porti”.( Comune di Lipari . Il Sindaco – Il “mestiere” di Sindaco – Dodicesimo periodo di amministrazione: 1 gennaio – 30 giugno 2000 – Lipari, 10luglio 2000, pp. 12-13).

Mi scuso per la citazione ma essa serve per dimostrare che questa non è una ricostruzione di oggi ma la “ragione” del perché allora il consiglio comunale, pur fra mille titubanze, approvò:

–  si trattava di un’approvazione di massima di un progetto voluto e finanziato dalla Regione,

–  era solo un contributo che insieme ad altri studi fra cui quello del prof. Mallandrino,

–  doveva essere utilizzato dal Genio Civile OOMM di Palermo per stendere il Piano regolatore dei porti. Un piano regolatore a cui il Genio Civile aveva cominciato a lavorare nel quadro di un a iniziativa dell’ANCIM Sicilia dovuta a tutte le isole minori siciliane.

Cosa c’entra con questo progetto di Condotte d’Acque? Questo progetto non intende confrontarsi con altri progetti e soprattutto non è un  contributo al Piano regolatore dei Porti che anzi vuole aggirare. Queste cose le ripeto ogni due anni quando il prestigiatore esce il coniglio dal cappello e tutte le volte sono più vecchi prestigiatore, coniglio e cappello. Ma si dice che “ripetita juvant”.

Lipari&megaporto. Quel vecchio numero di prestigio e del cappelloultima modifica: 2010-12-03T10:17:24+01:00da leonedilipari
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