Lipari&megaporto turistico “ridimensionato”

plagreca5.jpgdi Pino La Greca

Un amico nel primo pomeriggio incrociandomi sul corso principale mi ha detto: “guarda che ti stanno rivolgendo delle domande, anche pesanti, su di un sito giornalistico sulla vicenda dei porti. Cosa gli rispondi?” Gli ho risposto dicendo che nella giornata non avevo trovato il tempo per leggere le notizie via internet, ma mi sono incuriosito e pur togliendo tempo al mio lavoro ho cercato di comprendere cosa si diceva di me. La risposta, dopo aver letto lo scambio di note tra Sidoti, Agrip e Lo Cascio, non può essere breve, né posso rispondere soltanto come presidente del circolo Legambiente delle isole Eolie. Iniziamo dallo “storico”; come segretario dei DS, insieme all’amico Saverio Merlino della Margherita, ho iniziato ad occuparmi attivamente del Piano Regolatore Generale dei Porti sin dal lontano 2004. Ho partecipato più volte ad incontri con gli esperti dell’amministrazione del tempo, per arrivare alla definizione di un Piano Regolatore Generale ampiamente condiviso. Alla conclusione del dibattito, abbiamo chiesto un incontro al sindaco e di fronte alle Sue obiezioni in merito alla mancanza di fondi, abbiamo promosso una interrogazione parlamentare, a firma dell’onorevole Filippo Panarello, per richiedere al Governo Regionale del tempo, un finanziamento straordinario di 250 mila euro per il pagamento delle parcelle nei confronti dei progettisti incaricato dall’amministrazione Giacomantonio.

Per ulteriori approfondimenti posso rinviare ad un “reportage” apparso su Repubblica del 27 ottobre 2004 a firma di Attilio Bolzoni. Scrivevo al sindaco Bruno in una nota del 12 gennaio 2005: “Le rammento che il nostro partito nell’ultimo anno Le ha indirizzato oltre dieci note sull’argomento, ma Lei si ostina a non portare alla discussione in Consiglio Comunale il Piano Regolatore dei Porti, nonostante lo stesso contenga proprio quella soluzione che i cittadini di Marina Lunga chiedono per la protezione della rada e l’attracco in sicurezza dei mezzi navali, sia traghetto sia aliscafi. “ A seguito della nota il 25 gennaio incontravamo il Sindaco Bruno al quale ribadivamo: “In merito al Piano Regolatore Generale dei Porti, abbiamo ricordato al Sindaco che già nel mese di Agosto 2004 aveva dichiarato che aver dato ai progettisti chiare indicazioni per procedere alla redazione dello strumento di programmazione. Nell’incontro odierno ha affermato che non vi sono disponibilità di somme per pagare i progettisti, ma che intende portare avanti le proposte raccolte negli incontri tenuti da questi con la popolazione, gli operatori e le forze politiche locali, rigettando altri programmi e studi di fattibilità proposti nel recente passato. Abbiamo ricordato al Sindaco che soltanto con un Piano dei Porti regolarmente approvato è possibile ottenere finanziamenti e procedere a quelle opere che da decenni gli eoliani attendono. In merito alle somme abbiamo sollecitato in sindaco a richiedere alla Regione Siciliana un finanziamento specifico, comunicando che attiveremo il nostro gruppo regionale per sollecitare il Governo Cuffaro a porre attenzione ai problemi delle Isole Eolie dimenticare dal governo del Polo. Su questo argomento abbiamo chiesto al Sindaco una verifica nel giro di qualche mese. Abbiamo, infine, trattato delle messa in sicurezza dei Porti sostenendo, come peraltro fatto in tutte le sedi, che gli interventi si debbono conciliare con il Piano Regolatore dei Porti. Abbiamo posto una serie di priorità: Porto di sottomonastero, Marina Corta, Pignataro e Porticello. In merito al Porto di sottomonastero abbiamo appreso con soddisfazione che la nostra proposta è stata accolta dall’amministrazione: realizzare una grande diga foranea che parta dall’attuale molo a giorno, per allungarsi verso ENE per almeno 180/200 metri ed in grado di assicurare l’accosto anche delle navi da crociera. Il sindaco ci ha comunicato di aver incaricato l’architetto Valle, esperto dell’amministrazione, di verificare i costi dell’intervento che si sono dimostrati assolutamente alla portata dei finanziamenti destinati alla messa in sicurezza, quantificati in circa 2 milioni di euro.”.

Per i successivi due anni, abbiamo presentato, sempre insieme all’amico Saverio Merlino, decine di lettere di sollecito al sindaco, per conoscere lo stato dell’inter del Piano Regolatore dei Porti. Abbiamo promosso convegni, incontri, e tutto quello che era possibile per sollecitare l’argomento. In qualsiasi momento posso fornire copia dei documenti. Nel corso del 2006 scoppia il caso “Condotte d’Acqua”; ci siamo attivati in tutte le sedi per impedire la sottoscrizione da parte del consiglio comunale delle delibere di costituzione della società mista e per l’approvazione dei progetti. Abbiamo promosso petizioni, incontri, ricorsi gerarchici e ricorsi al TAR (per quest’ultimo atto ho anticipato e speso personalmente ben 1.200,00 euro, sommate a quelle degli altri esponenti dei partiti di minoranza). Decine sono state le iniziative poste in essere presso i diversi uffici della Regione Siciliana con il sostegno del gruppo parlamentare dei DS, e dell’onorevole Panarello, con il risultato che la prima formulazione del “Megaporto” è stato rigettato per la parte relativa a “Sottomonastero”, uno dei progetti di punta della progettualità di cui stiamo parlando; ritardando il progetto e costringendo la società alla riformulazione che si è concretizzata nel corso del 2012.

Posso inviare, a chi vuole (il mio indirizzo e-mail è: giuseppelagreca@virgilio.it) tutti ricorsi, le interrogazioni e gli atti relativi. Ma proseguiamo: dopo la vittoria al ballottaggio della passata amministrazione, non abbiamo allentato la pressione, ma insieme alle minoranze consiliari abbiamo proseguito la battaglia attraverso interrogazioni, interpellanze, proposte di autoconvocazione mai discusse dal precedente consiglio comunale. Tutti, Sidoti, Agrip e Lo Cascio, hanno ricordato la delibera approvata nel precedente consiglio comunale, io posso aggiungere soltanto, di averla ideata e scritta direttamente durante i lavori del consiglio e di averla portata ai consiglieri per farla sottoscrivere. Naturalmente il Presidente del consiglio ed il sindaco dell’epoca si sono guardati bene dal dare attuazione a quella deliberazione. Veniamo al 2012: nel mese di aprile l’amministrazione comunale approva la nuova formulazione del Progetto della Lipari Porti, che prevede tre strutture: Pignataro, con la fantasiosa “calata”, Marina lunga e Marina Corta. Io dal 2008 non rivestivo più alcuna carica politica, il Partito Democratico, partito al quale sono iscritto, ha un segretario, un Capogruppo consiliare, una rappresentanza qualificata in Giunta. Un gruppo di amici mi ha chiesto di “ricostruire” una struttura locale di Legambiente cosa che ho e sto cercando di fare. Nel corso del mese di marzo 2012, precisamente il 17, abbiamo organizzato una tavola rotonda, dalla quale è scaturita una precisa posizione del circolo ampiamente condivisa dal Direttore Regionale. Nel dettaglio precisavamo:

Isola di Lipari – Favorevoli all’ipotesi Pignataro di realizzare con un braccio radicato facendola partire il braccio subito dopo il pontile di rifornimento carburante della Eolian Bunker, al punto di attracco delle navi per il rifornimento acqua. Poggiandosi su una batimetrica di max 15 m. per aumentare la capacità ricettiva delle imbarcazioni, suggerendo per i futuri progetti esecutivi la ricerca di soluzioni tecniche moderne in grado di superare le difficoltà Il porto dovrà essere dotato di tutte le attrezzature e strutture necessarie per soddisfare le necessità del rifugio, della pesca e del diporto compreso officine e scalo d’alaggio. Senza “calate” di cemento finalizzate alla speculazione edilizia e per “cancellare” tutta una serie di piccole aziende eoliane che lavorano con il diportismo.

Per sottomonastero riteniamo possibili le seguenti previsioni: a) la possibilità di prolungare il molo di attracco navi sotto al Castello, subito dopo le piscine, fino a 50 metri verso fuori; b) Trasformare l’attuale pontile a giorno, in pontile con cassoni poggiati sul fondo prolungandolo di circa 180 metri, realizzando un banchinamento nella zona protetta che viene a crearsi, come proposto nel 2003/2004 dall’architetto Valle e recentemente dai comandanti di tutte le unità navali di linea presenti nel nostro comparto, dal pilota del porto, agli ormeggiatori e da tutti coloro che operano nel settore portuale.

Marina Corta – riteniamo che le opere ad oggi effettuate siano sufficienti e che occorra soltanto meglio organizzare l’area complessiva, sia per il lato sud sia per il lato nord, anche con l’eventuale ausilio di pontili galleggianti.

Marina Lunga – riteniamo che gli attuali pontili siano più che sufficienti per garantire l’erogazione di servizi alla nautica da diporto; eventuali migliorie vanno concordare con gli imprenditori eoliani che sino disposti ad investire per migliorare le strutture già collocate in mare (con la realizzazione di eventuali barriere galleggianti frangionde, ad esempio).

Isola di Vulcano. – Siamo favorevole a dei lavori che prevedano di rendere più fruibile il molo attuale dove attracca la nave, prolungandolo verso sud est, sin dove possibile in base alle profondità; di rendere utilizzabile anche la parte del molo verso mare, eliminando parte dei massi posizionati a protezione, in modo da permettere l’attracco delle navi e di altri natanti, sul lato esterno del molo. Porto di Ponente – Per quanto riguarda Porto Ponente, riteniamo che preliminarmente vada effettuato un accurato studio sulle cause dell’erosione della spiaggia di Porto Ponente da molti addebitata alla realizzazione del pontile della protezione civile.

Isola di Stromboli. – Riteniamo che vada sentita la circoscrizione dell’isola.

Isola di Panarea – siamo favorevoli alla proposta della circoscrizione: quindi la realizzazione di una protezione non invasiva, con frangiflutti eseguiti a gettata e non banchinati, che garantisca una maggiore soglia di sicurezza per le imbarcazioni da diporto, prevedendo la realizzazione di una serie di protezioni a scogliera, una che parte da punta Sbriglia e si estende per circa 300 mt. verso fuori a protezione dei venti che provengono da Ponente e Maestro; l’altra che parte da Punta Peppemaria e si sviluppa per circa 150 mt. verso Dattilo a protezione dei venti che provengono da Greco e Tramontana. Nel realizzare qualsiasi tipo di intervento va comunque mantenuta la continuità della spiaggia tra il molo e punta Sbriglia e tra il molo e punta Peppemaria.

isola di Filicudi – in atto sono in corso di lavori di messa in sicurezza, ma possiamo parlare di lavori di messa in pericolo per il modo in cui sono eseguiti.

isola di Alicudi – Siamo favorevoli alla sistemazione e/o ampliamento dell’attuale molo di attracco per consentire di operare in sicurezza.

Nella veste di presidente del Circolo, subito dopo l’approvazione del progetto da parte dell’amministrazione comunale, mi attivo ed inviamo un nostro rappresentante, nella persona del Direttore Regionale, Gianfranco Zanna, alla conferenza fissata nell’ultima settimana di aprile del 2012, ma, come tanto altri, gli viene vietata la partecipazione alla conferenza. Poi ci sono state le elezioni, l’insediamento della Giunta, l’arrivo dell’estate e tutte le emergenze che questa si porta dietro, e verso la fine di dicembre si è ritornati a parlare di Porti. Subito dopo una intervista del sindaco Giorgianni ho chiesto ufficialmente un incontro, che per impegni del sindaco, ci è stato concesso soltanto nei giorni scorsi e a seguito del quale abbiamo fatto un comunicato stampa. Sto predisponendo il tesseramento 2013 ed in attesa di un prossimo incontro pubblico con il Direttore Zanna, subito dopo Pasqua, per presentare il “Dossier Unesco 2013” ho ritenuto di coinvolgere due iscritti “addetti” ai lavori, Pietro Lo Cascio e Gianni Iacolino, che non hanno bisogno di presentazioni. Veniamo, adesso, nel dettaglio, (visto che i comunicati stampa per loro natura sono una sintesi) all’incontro con il sindaco:

a) messa in sicurezza di Sottomonastero. Nel corso dell’incontro il Sindaco ci ha mostrato un elaborato tecnico con la sistemazione dei cassoni in testata al pontile a giorno degli aliscafi consentendo un prolungamento di complessive 200 metri ed  un riparo in sicurezza per la protezione dallo scirocco di buona parte della Baia di Marina Lunga. Abbiamo espresso il nostro apprezzamento per i lavori che coincidono con quanto affermato da Legambiente Isole Eolie nel corso dell’ultimo anno; aggiungo che questa soluzione tecnica è stata chiesta per anni da tutti i partiti di opposizione e da tutti i tecnici addetti ai lavori. Non mi risulta che su questo progetto ci siano posizioni contrarie.

b) rimodulazione del progetto della Lipari Porti S.p.A. Il sindaco ci ha raccontato di alcuni incontri avuti a Roma con i vertici del socio di maggioranza della Lipari Porto. Condotte d’Acqua, alla luce delle richieste avanzate dall’amministrazione, ha deciso di rimodulare il progetto presentato nel corso del 2012 (progetto approvato dalla Giunta precedente).

Le modifiche anticipate dal sindaco riguardano:

1.Porto Pignataro, sarà esclusa la famigerata “Calata di Bagnamare” e l’esclusione di qualsiasi volumetria che non sia strettamente attinente con i posti barca. Il braccio partirà da Bagnamare. Non c’è alcun elaborato, ma l’opera così concepita, va incontro alle richieste della nostra comunità per quanto di mia conoscenza;

2. Marina Lunga – il sindaco ha confermato l’esclusione della baia da qualsiasi ulteriore progetto da parte della società;

3. Marina Corta – in base alle informazioni del sindaco la società provvederà a predisporre una diversa progettazione, ma non ci ha comunicato alcun dato in quanto attendere di conoscere la progettualità da parte della società. Come abbiamo detto, sia per l’una come per l’altra opera attenderemo la presentazione dei progetti esecutivi da parte della Lipari Porti per verificare tutte le modifiche e avviare un ampio confronto.

c) Piano regolatore dei Porti – nel corso dell’incontro, nel parlare di Sottomonastero, abbiamo parlato con il sindaco del Piano Regolatore dei porti, non soltanto per prevedere future opere per il nostro approdo principale, ma anche per tutte le altre isole del Comune di Lipari. Il sindaco ci ha chiesto qualche giorno di pazienza in attesa dell’approvazione di una norma presso l’Assemblea Regionale per “trovare” i 300 mila euro che servono per completare l’inter. Ci siamo lasciati con l’impegno di risentirci entro un mese per un aggiornamento sulla progettualità in corso e per il Piano Regolatore Generale dei Porti. Non avevo fatto cenno a questo aspetto nel comunicato stampa in quanto ritenevo “scontata” la posizione di Legambiente su questo argomento. Veniamo adesso, in conclusione, ad un argomento che viene sempre trascurato: la società Lipari Porti S.p. Il Comune di Lipari, tramite i suoi organi legittimamente eletti, Giunta e Consiglio Comunale, ha costituito una società mista per la realizzazione di alcune strutture portuali nel nostro comune. I partiti politici di minoranza si sono opposti, nelle sedi legittime, alla sottoscrizione di questi atti, ma sono stati approvati. La società esiste, ha diritti e doveri, entrate ed uscite che non si possono ignorare. Non le posso ignorare io che per formazione sono un dottore in economia e commercio ed ho studiato diritto commerciale e societario. Va apprezzata, alla luce di quanto sopra, la disponibilità del socio di maggioranza a rivedere il progetto che l’amministrazione uscente aveva approvato. Il nuovo progetto dovrà transitare dal Consiglio comunale per l’approvazione ed in questa sede il nostro circolo potrà avanzare le proprie osservazioni e le proprie proposte, come tutti gli altri cittadini. In merito al Piano Regolatore Generale dei Porti sarà nostro compito informare la nostra comunità subito dopo il futuro incontro con il Sindaco, subito dopo le festività Pasquali.

Infine, un piccolo appunto di natura personale. Milito nella sinistra eoliana dal 1980, per quasi un decennio sono stato segretario del PDS/DS, per sette anni ho fatto l’assessore nella Giunta Giacomantonio. Già nel 2007 (molto prima dell’incendio doloso ai danni dell’attività di mia moglie che ha pesantemente segnato la nostra vita) ho fatto più di un passo indietro per dare spazio a nuove energie, sia in consiglio comunale, sia all’interno del mio partito, limitandomi a dare una mano d’aiuto, e trovo fuori luogo che qualcuno pensi che io miri ad una qualche “poltrona”, mentre mi sono sempre speso per la mia comunità, sia come politico, sia come storico. Sono contattabile in qualsiasi momento, vivo tra i miei concittadini; se avete dubbi, chiarimenti da chiedere, sono sempre disponibile. Mi scuso per la lunghezza della nota e mi auguro di essere stato chiaro.

Lipari&megaporto turistico “ridimensionato”ultima modifica: 2013-03-18T19:27:56+01:00da leonedilipari
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