Nel marasma generale che si è assistito al consiglio comunale per la difesa dell’ospedale, sorge spontanea la domanda di un
cittadino. Bisogna ampliare ancora di un reparto l’ospedale perchè serve un reparto neuro. I nervi saltano a tutti. Politici e cittadini. Lotte ed extra lotte che allontanano i programmi e le risposte. Si è persa la pazienza e tutti giù per terra a cercarla. Così è ! Che le Eolie siano martorizzate non sfugge a nessuno, che ci sia un piano per portarle indietro negli anni è incredibile ma possibile. Niente è dovuto al caso. Tutto è un casino! Ecco perchè sull’ospedale per avere giustizia non bisogna chiedere l’aiuto ai politici ma alla legge. Camici&toghe per la difesa alla salute. Salute a tutti .
Lipari&Ospedale in agonia con ossigeno
Invio quanto ricevuto dall’on. Alessandra Siragusa, parlamentare Nazionale del PD, che è intervenuta anche sulla questione dell’Ospedale di Lipari inviando una lettera all’Ass. RUSSO.
*Segretario reggente Pd di Lipari
Egregio Asessore, gli abitanti di Lipari sono molto preoccupati per il Piano Regionale di Rimodulazione della Sanità che vedrebbe, di fatto, ridimensionata la capacità di accoglienza dell’ospedale di Lipari. Questo Ospedale accoglie circa venticinque ricoverati al giorno, nella stagione invernale, molti di più in quella estiva. L’abolizione di alcuni reparti, come medicina interna, medicina generale e pediatria preoccupano vivamente, gli abitanti delle Eolie. E, a mio avviso, giustamente. Una tale misura rischia di comportare un costo sociale insostenibile per le famiglie di Lipari,considerati i problemi di mobilità che certamente non Le sfuggiranno. Le chiedo pertanto di voler ascoltare le preoccupazioni dei cittadini di Lipari e di voler avviare con loro un dialogo volto a tutelare il diritto alla salute e quello alla continuità territoriale. Cordialmente
Alessandra Siragusa
Lipari&Ospedale in agonia con ossigeno
Se le cose stanno così, come dicono sia il sindaco Mariano Bruno che il vice sindaco Giulio China, vuol dire che ci hanno provato e che preoccupati dalla reazione a tutti i livelli delle isole Eolie, hanno fatto retromarcia. I geniacci&capoccioni della proposta per la rimodulazione sono stati sconfitti dalla politica locale a cui và questo merito per il suonato allarme. Un sospiro di sollievo. Le bombole d’ossigeno ritornano ad essere aperte per un ospedale portato in agonia fino a qualche ora fà. Però sempre in sala di rianimazione si resta fin quando non arrivano dichiarazione scritte, confirmatorie e garantiste per tutti i reparti, i pazienti con i familiari ed il personale che manda avanti la struttura che è anche in fase di ampliamento sotto l’aspetto edile. Questa volta si è anticipato chi nel modo più inesperto aveva messo le mani intorno al collo dell’ospedale. Salvo per tempo, ma senza abbassare i controlli. A risultati ottenuti, và citato come esempio di prevenzione al danno che si stava arrecando in queste terre “Patrimonio dell’Umanità”.