Lipari – Approda al consiglio superiore della magistratura la vicenda della mancata acquisizione tra i beni di proprietà del maggior Comune delle Eolie, dell’ex villetta di Silvano Saltalamacchia costruita abusivamente circa 28 anni fa.

Dopo aver scritto anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per manifestare tutto il suo dramma, il Capo dello Stato ha preso a cuore la vicenda e ha risposto al cittadino di Lipari. La lettera è stata firmata da Roberto Miucci, segretariato generale della Presidenza della Repubblica (Ufficio per gli affari dell’amministrazione della giustizia): “Gentile, signor Saltalamacchia, rispondo alla sua nota diretta al Capo dello Stato, per informarla, che la stessa è stata rimessa al Consiglio Superiore della Magistratura per le valutazioni di ciompetenza. Al Consiglio Superiore potrà perciò rivolgersi, ove lo ritenga, per conoscere l’esito della trattazione”.

La villetta era stata costruita a Lipari vicino al cimitero. Era stata confiscata ed attribuita al Comune di Lipari nel 1984. Tuttavia, nel 1994, dieci anni dopo, era stata venduta allʼasta dal curatore del fallimento Benito Andronico. Ad acquistare la villa di 175 metri quadri con una terreno che la circonda di 3 mila e 750 metri quadri per 212 milioni di vecchie lire era stato l’ex vice questore di Milazzo Salvatore Scaffidi, oggi in pensione. L’ex proprietario Saltalamacchia piu’ volte ha sollecitato l’acquisizione dell’immobile e si è anche rivolto alla procura della Repubblica di Barcellona che ha avviato una indagine. Ora si muovono anche il Presidente della Repubblica e il Cs. Al Comune di Lipari sono una trentina gli immobili costruiti abusivamente che attendono di essere acquisiti tra i beni di proprietà dell’ente.