Lipari&Politica

LNATOLI.JPGdi Lino Natoli

Una sera il destino bussò alla mia porta. Beethoven, ispirato dal rintocco ritmato sul portone, ne tirò fuori la quinta sinfonia con il suo famoso attacco. Tuttavia dalle nostre parti può accadere di peggio, ovvero che un vigile urbano si presenti sull’uscio di casa dicendo: “favorisca la cassetta”. Ora, non so se le cose siano proprio andate così a Giacomantonio, ma risentendo il suo racconto a Teleisole sui fatti che sono successi in occasione della famosa presentazione del libro di Grasso “Per non morire di mafia”, immagino che la scena debba essere stata più o meno questa. Il soggetto interessato (Michele Giacomantonio) va alla porta e si trova di fronte un pubblico ufficiale che gli chiede la registrazione di quanto ha dichiarato la sera prima. In effetti una cosa strana – tra le altre – l’ha detta, ovvero che il Comune di Lipari avrebbe assunto dei vigili urbani senza un concorso del tipo di quelli che si fanno usualmente, con avviso sulla Gazzetta Ufficiale ecc., e comunque con una procedura che non sembra avere stretta parentela con un concorso pubblico bandito da una pubblica amministrazione. E’ probabile che io mi sbagli, che abbia capito male. Forse, se davvero esistesse, ci sarebbe veramente utile la registrazione della serata.  Sarebbe poi interessante sapere se il vigile che si è presentato alla porta (come il destino) sia egli stesso un vincitore di concorso oppure un precario destinato a quell’ufficio. Si tratta solo di una curiosità. Non è che i termini della questione cambino: il vigile è uno che fa il suo dovere. Lo mandano e lui va, comunque sia stato assunto. Ma chi lo manda? Certamente qualcuno che ha titolo per farlo. Per esempio il suo superiore. Che  naturalmente ricoprirà quel ruolo a seguito di un regolare concorso. Mica un precario o un dirigente temporaneo scelto a discrezione del Sindaco. E tuttavia non vorrei mai trovarmi in una situazione simile a quella di Giacomantonio. Perché uno, quando parla in pubblico, può anche farsi prendere dall’impeto e dire cose che non prevedeva di dire. Potrebbe dire, per esempio, che il clientelismo è la piaga in cui la mafia coltiva la sua infezione; che le assunzioni e gli appalti nella pubblica amministrazione dovrebbero essere immuni da qualsiasi, non dico sospetto, ma neppure critica. Però, quando scappa scappa. Dunque, caro Giacomantonio, favorisca la cassetta. E insieme a lei sono pregati di favorire le cassette tutti quelli (compresi i supposti sostenitori del Sindaco) che straparlano male dell’Amministrazione Comunale, quelli che si lamentano, quelli che bivaccano nei bar a sparare sentenze inappellabili, quelli che continuano a dire (o illudersi) che si è toccato il fondo. Insomma, cittadini petulanti, ingrati e irriconoscenti, nessuno si senta al riparo, siete tutti diffidati a consegnare le cassette.

Lipari&Politicaultima modifica: 2009-08-27T18:04:18+02:00da leonedilipari
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