Lipari&Porti. Quella rottura tra “Marianisti” e “Uddicini”…

lchiofalo3.jpgdi Luca Chiofalo

Le strutture portuali, alle Eolie, sono sempre state materia delicata e capace di accendere infuocati dibattiti politici.

Nel 2006, la rottura, nell’ambito del centro-destra, tra i “marianisti” e gli “uddiccini” avvenne proprio a causa del contestato progetto del cosiddetto “megaporto”, redatto da Condotte d’Acqua S.P.A. e sostenuto dall’allora sindaco Bruno.

Oggi, le cose sembrano cambiate, con la nuova maggioranza, ai tempi strenua oppositrice dell’opera, interessata a portare avanti il progetto, anche se ridimensionato.

Legittimo cambiare idea (magari spiegando perché), ma, dopo tanti “balletti” grotteschi, sull’argomento portualità urge chiarezza.

Le prospettive di rilancio delle isole dipendono, preminentemente, dalle scelte che verranno fatte in quest’ambito e non sono più accettabili passi falsi e reticenze da parte degli amministratori pubblici: la popolazione va coinvolta e correttamente informata sulle scelte che si faranno per la portualità del futuro.

Io pretendo, da cittadino di Lipari, di sapere come si intende sviluppare e razionalizzare le strutture portuali delle mie isole; io ho diritto di conoscere i criteri delle scelte che condizioneranno la mia vita per molti anni a venire; io vorrei che prevalesse, una volta tanto, l’interesse collettivo su quello particolare…

Lipari&Porti. Quella rottura tra “Marianisti” e “Uddicini”…ultima modifica: 2013-05-08T13:53:51+02:00da leonedilipari
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