Lipari, porto sì, porto no

anatolipiccola.jpgdi Aldo Natoli

In questi giorni si registrano vari incontri i tra i rappresentati fiduciari del Sindaco nella Lipari Porto e Condotte Acqua e la Regione, si presume per la rielaborazione del progetto da portare in Consiglio Comunale, e per perfezionare i vari aspetti economici, compreso l’’esproprio o la cessione dei pontili galleggiati esistenti. In definitiva l’’Amministrazione Comunale ha inteso accantonare la realizzazione del Porto commerciale di Sottomonastero, che interessa alla mobilità di tutti noi cittadini, per privilegiare la “svendita” di Marina Corta e Pignataro a Condotte Acqua di Caltagirone e C.

Eppure sia l’’UDC che il PD, oggi entrambi nell’’Amministrazione Comunale, se ben ricordo si sono battuti per non spogliare gli eoliani del loro territorio e per risolvere prioritariamente la realizzazione del porto commerciale. Ho apprezzato moltissimo quanto ribadito nell’’intervista concessa al Notiziario delle Eolie online dal Consigliere Comunale Pietro Lo Cascio, che dimostra essere coerente con la posizione precedentemente assunta. Ma ritengo sia opportuno che i rappresentanti del PD e degli ambientalisti rompano il loro “significativo” silenzio e spieghino a noi cittadini la loro posizione. L’ottima iniziativa del Consigliere Nuccio Russo di riunire i Consiglieri in forma non istituzionale per dibattere l’’argomento sicuramente contribuirà a fare chiarezza. Che Lipari debba essere dotata di un porto capace e sicuro è fuori di ogni dubbio.

Ma la priorità è quella del porto commerciale di Sottomonastero. Se esistono delle risorse economiche debbono essere indirizzate principalmente su questa realizzazione. Poi si può ragionare sul porto turistico, tenuto conto che i diportisti italiani recentemente, per vari motivi, preferiscono recarsi nei porti esteri.

Lipari, porto sì, porto noultima modifica: 2013-05-07T13:55:00+02:00da leonedilipari
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