Lipari&punto nascite chiuso

gguarino.jpgdi Gianfranco Guarino*

NONOSTANTE TUTTO………………

Credo che il fuoco incrociato che punta a far ritornare le isole ad un secolo fa, facile preda di pirati e bucanieri oggi in veste di imprenditori, continui a far credere a qualche Amministratore o Consigliere Comunale o addetto alla politica, tutti di statura piccola piccola e non mi riferisco all’aspetto fisico, di poter continuare a gestire la cosa pubblica indisturbati, è cambiato solo il metodo, è necessario che il resto della popolazione non si accorga di nulla, non peraltro per evitare lungaggini burocratiche (vedi Consiglio Comunale) opinioni pericolose della gente e ritardo negli impegni presi.

Apparentemente solo il bene comune più importante cioè la salute sembra mettere tutti d’accordo, ma è davvero così?

Una breve cronistoria: l’Arrivo del Presidente della Regione Sicilia On. Lombardo a Lipari, invitato dalle rappresentenze locali del partito MPA, creato dallo stesso Presidente, stranamente accolto da un Sindaco fasciato e dai rappresentati del partito Ass.re Giuseppe Finocchiaro, Ass.re Giulio China, Ing. Emanuele Carnevale (Presidente Leader Gal Eolie), il Segretario Salvatore Coppolina, etc., incontro con l’intera Giunta Municipale e solo una piccolissima rappresentanza del Consiglio Comunale, il Presidente Pino Longo (Pdl) e il consigliere Antonio Gullotta (Mpa).

Il resto dei Consiglieri tutti a casa, forse non graditi al Presidente Lombardo o ad altri?

Il tutto si conclude come sapete con una apertura importante del Presidente Lombardo per il cosidetto megaporto.

Solo un paio di giorni e scoppia tra le mani di tutti il problema ospedale (questa volta è davvero difficile da far digerire alla gente ed ai Consiglieri Comunali, allora cosa si fa?), le stesse persone si pongono come contestatori e guidano la protesta, un po come la pesca della mattanza dove alcuni uomini si buttano in acqua per diventare capobranco, in modo da guidare i tonni verso la rete, ma ne escono fuori prima che gli stessi facciano una brutta fine.

Ma è davvero così?

Proseguiamo con l’ultimo Consiglio Comunale, dove si può registrare per la prima volta in cinque anni un parere legale chiaro, del Vice Segretario, che ritiene non possibile lo spostamento dello stesso Consiglio in ospedale in quanto i Consiglieri assenti potrebbero avere da ridire, in quanto non informati e per cui potrebbero invalidare gli atti del Consiglio.

Definire il tutto estremamente patetico ed in linea con quanto accade ogni giorno è quasi inutile.

Si decide di convocare un Consiglio Comunale urgente per il lunedì 17 ottobre, ma pare che il Presidente abbia prodotto gli atti e non è arrivato il parere dell’Asp.

Anche un bambino sa, che quando l’Amministrazione Comunale o la Presidenza del Consiglio o gli uffici sono davvero sollecitati, tutti gli atti vengono realizzati nello stesso giorno ed i pareri di altri enti sono richiesti prima per le vie veloci e successivamente con i metodi tradizionali.

Stranamente a distanza di un giorno sono stati ottenuti i pareri richiesti per il giorno 17 ottobre e non per il 18 ottobre, ma il Consiglio Comunale si può fare lo stesso giorno 18.

Di fatto l’ultimo giorno utile ( il 19 ottobre si parte per Palermo) per poter fare un documento o una delibera da parte del Consiglio Comunale, di fatto impedendo ancora una volta una qualsiasi soluzione che non sia quella proposta dall’Amministrazione Comunale o dal Comitato o da qualche politico.

Ma davvero si può fare così?

Purtroppo sì, e ho solo citato alcuni esempi del modo di operare degli ultimi tempi, invito a chi legge a trarne le proprie conclusioni.

Quanto scritto a parere personale è un atto dovuto nei confronti dei cittadini.

Riprendendo quanto esposto all’inizio del documento ritengo che gli Eoliani abbiano una statura molto grande, per cui VI CHIEDO di partecipare in massa mercoledì 19 ottobre alla trasferta di Palermo, chissà magari da quelle parti non ci considerano dei tonni.

*Consigliere Comunale Futuro e Libertà

Lipari&punto nascite chiusoultima modifica: 2011-10-17T19:43:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&punto nascite chiuso

di Antonio Iacullo

art_32_punto_nascita[1].JPGSe pensi che possa contribuire alla causa utilizza questa cartolina per mandarla al Governo Regionale.

Un caro saluto.
Antonio
Lipari&punto nascite chiusoultima modifica: 2011-10-07T08:01:16+02:00da leonedilipari
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Lipari&Punto nascite chiuso

cicogna2.jpg“Non ci resta che proporre un punto nascita a bordo dell’aliscafo Ustica Lines o della nave Siremar per fornire alle partorienti di Lipari una immediata assistenza medica”. Così ironizza Giuseppe Saya, consigliere provinciale de La destra di Messina in merito al rischio chiusura di ben 23 punti nascita in tutta la Sicilia e tre nella nostra provincia tra cui quello di Lipari, paventato dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. Il consigliere si dichiara molto preoccupato per la situazione che sta vivendo la sanità pubblica della nostra provincia che potrebbe essere privata di questi reparti fondamentali con il pretesto di risparmiare sulla spesa sanitaria.

E’ arrivata, ieri nel tardo pomeriggio, la notizia che la Commissione Regionale Sanità ha sospeso per un mese il decreto assessoriale che mira a ridimensionarli, in previsione di attuare specifiche deroghe. Nella riduzione delle spese, secondo le novità del governo regionale di appena qualche giorno fa, rientrano le unità di Ostetricia che registrano meno di 500 parti l’anno e che, in un certo senso, vengono considerate “inutili” nella logica finanziaria. “Si ipotizza a tal proposito una eventuale soppressione del punto nascita dell’Ospedale Piemonte – sostiene Saya – che, pur raggiungendo il numero di 1000 parti l’anno e pur essendo situato al centro della città, apparirebbe sempre la seconda scelta (da parte dei vertici palermitani) rispetto al reparto dell’Ospedale Papardo, dove partoriscono poco più di 500 donne”.

“Non si può affrontare la crisi economica della Regione siciliana – aggiunge l’esponente della Provincia – utilizzando la politica dei tagli trasversali e senza razionalizzare i vantaggi e gli svantaggi a cui è soggetta la popolazione. Il comparto sanità è quello maggiormente colpito in questi anni dalla ghigliottina del risparmio. Nessuno dei responsabili dell’assessorato competente fa riferimento alla posizione geografica dei vari comuni, indicati come papabili per la chiusura dei punti nascita né tantomeno qualcuno definisce le modalità e le difficoltà di raggiungimento degli ospedali destinati a sopravvivere e a coprire vaste aree di territorio”.

Dalla Provincia Regionale di Messina si alza inoltre un grido di allarme che si unisce a quello del Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”, schierato ormai da un anno e mezzo su questo fronte.

“E’ in atto da tempo – prosegue Saya – un depauperamento dell’Ospedale Piemonte che si sta realizzando con un lento trasferimento di quasi tutti i dipartimenti all’Ospedale Papardo. L’idea di mantenere il nosocomio di viale Europa come punto d’emergenza sprofonda nel dimenticatoio se proviamo soltanto a pensare che persino il punto nascite potrebbe non esistere più in questa sede”.

Arrivati a questo stato d’emergenza che, al momento sul territorio messinese, potrebbe investire oltre a Lipari ampi comuni come Mistretta e Barcellona, Saya interroga il Presidente Nanni Ricevuto sull’andamento della sanità provinciale e sulle possibili alternative e proposte a tutela del cittadino.

“Le organizzazioni a difesa dell’Ospedale Piemonte – commenta il consigliere de La destra – ma soprattutto i residenti del nostro territorio vogliono dire basta a questa azione di dismissione da parte della direzione generale dell’azienda perché esula dalle esigenze economiche dell’Assessorato regionale alla Salute. Non si dice apertamente “Chiudiamo l’ospedale!” ma si cerca di metterlo in crisi, sottraendo i servizi essenziali, degradandolo per consunzione. Tutto questo ricade su chi rappresenta l’ultimo della filiera amministrativa e politica della situazione ma che dovrebbe essere il primo in termini di assistenza ovvero il paziente”.

“Dobbiamo evitare – conclude Saya – che la cittadinanza rimanga senza assistenza medica soprattutto per quei soggetti che, per antonomasia, sono i primi da salvaguardare ovvero donne e bambini. Se da una parte è vero che bisogna razionalizzare le spese, dall’altra bisogna cercare gli sprechi in altri ambiti della sanità. Per questo, chiediamo l’intervento dell’istituzione Provincia che possa proporre alla Regione un’analisi accurata sulle esigenze sanitarie della popolazione locale e farsi portavoce di possibili alternative quali l’accorpamento dell’Ospedale Piemonte all’Asp 5 piuttosto che al Papardo”.        

Lipari&Punto nascite chiusoultima modifica: 2011-10-06T14:19:00+02:00da leonedilipari
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