LIPARI, RICHIESTA PER UNA “CASA DA GIOCO”

di Antonio Casilli*

 

 

acasilli.JPGIn questi giorni sui giornali e anche nel nostro comune non si fa altro che parlare di crisi casino2.jpgeconomica, taglio delle spese, ottemperanza al patto di stabilità, l’impossibilità di effettuare spese per manifestazioni sia culturali che di richiamo turistico, aumento delle tasse per poter offrire servizi ecc.ecc.  

 

Lo scrivente ha pensato a questa iniziativa per un concreto rilancio del turismo nel nostro arcipelago, con conseguente ricaduta sul territorio sia in campo occupazionale che in risorse economiche per le casse comunali.

 

Bene ha fatto qualche politico che sta con forza richiedendo per Taormina la licenza di un casinò, alla luce anche di qualche dichiarazione di politici di spessore a livello regionale, chiede se non sia il caso di destinare una delle quattro licenze richieste (almeno quello che ha appreso dai giornali) alle isole Eolie e quindi a Lipari.

 

Premettendo che ormai la ricettività turistica è matura dal punto di vista strutturale alberghiero si potrebbe pensare ad una “clientela selezionata ed esclusiva”.

 

In tema di rilancio dell’offerta turistica per le Isole Eolie, se non di riqualificazione e anche destagionalizzazione non si può non pensare alla chance offerta dal rinnovato interesse verso la tesi della riapertura dei Casinò.

 

L’attuale assetto Legislativo vieterebbe il gioco d’azzardo dei casinò, permettendo viceversa tutta una serie di lotterie varie e non solo (vedi videopoker di stato) che di fatto  costituiscono un più serio rischio per la popolazione.

 

Il risultato di tale assetto alla fine porta ad una fuga di capitali verso case da gioco extra alpine al nord o verso Malta (al sud). A Malta addirittura da tempo è stata varata una intelligente politica turistica, che permette di recarsi sull’isola nei weekend  a “costo zero” a patto di visitare la casa da gioco locale acquistando fiches.

 

Viceversa le quattro eccezioni nazionali (Sanremo, Saint Vincent, Venezia e Campione d’Italia) con delle leggi speciali che ne consentono l’attività ricevono dei benefici verso Enti Locali se non verso specifici settori come la Pubblica Istruzione o altro…

 

Ma Taormina non sta a guardare, ed un noto politico della zona Jonica  si sta attivando con man forte del Presidente della Regione Sicilia Lombardo, per richiedere la licenza per l’apertura di un casinò nella città.

 

Addirittura si parla di offrire al Sud le medesime opportunità del Nord, ovvero, quattro case da gioco…….È ARRIVATO IL MOMENTO ANCHE PER LIPARI!?

 

Bisogna con forza rivendicare un diritto inviolabile, ovvero far si che le Eolie, tramite la sua isola centrale e più attrezzata, possano ospitare una casa da gioco, che possa dare pari dignità alle isole nel contesto turistico siciliano, che è diventato sempre più competitivo, viceversa non si potrà che rilevare il sorpasso di altre località certamente meno titolate nei nostri confronti.

 

Si potrebbe pensare di ospitare tale struttura presso l’immobile di un noto imprenditore ormai liparese, poiché ha deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lipari, sarebbe disponibile a mettere a disposizione della amministrazione comunale  il fabbricato di sua proprietà, frutto della sua fatica e realizzato proprio con questo preciso intento già negli anni settanta. Tale fabbricato, di superficie adeguata all’uso, vanta uno fra i più noti panorami dell’isola ovvero Quattrocchi, con vista ineguagliabile su Vulcano, Filicudi ed Alicudi….con la costa siciliana, mare e cielo per contorno.

 

Le casse del Comune e l’economia dell’isola intera, di sicuro trarranno vantaggio dal concretizzarsi di questo sogno  che…….SI SI PUO’ FARE!!!!!!

 

*Consigliere comunale Pdl

 

 

 

LIPARI, RICHIESTA PER UNA “CASA DA GIOCO”ultima modifica: 2008-11-26T19:09:34+01:00da leonedilipari
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