Lipari, alle 10 i funerali di Edoardo Bongiorno. La camera ardente nella chiesa di San Pietro. Lo sgomento. I video e l’ultima intervista rilasciata a “Il Notiziario”

1468388234.2.JPGLipari – Alle 10 si terranno i funerali di Edoardo Bongiorno. Il sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Mirko Piloni ha autorizzato il trasferimento della salma dalla camera mortuaria alla chiesa di San Pietro ove è stata allestita la camera ardente.

LA NOTA PRECEDENTE. “Perdonami Dio. Perdonatemi Isabella e Manuela…”. Cosi’ inizia la ebongiorno1.jpgdrammatica lettera che l’albergatore Edoardo Bongiorno ha scritto a Dio, alla moglie e alla figlia. E’ stata rinvenuta nella poltrona del camioncino, ove si è tolto la vita con un colpo di pistola. Vicino al suo corpo. Bagnata di sangue. Nella lettera si fa anche riferimento ai suoi debiti che lo hanno distrutto fisicamente, moralmente, psicolgicamente, fino a decidere – terribilmente – di farla finita con la vita.

Il corpo di Edoardo è stato trasferito alla sala mortuaria del cimitero di Lipari. I carabinieri hanno iniziato gli interrogatori dei familiari. Della vicenda si sta occupando il sostituto procuratore del tribunale di Barcellona Mirko Piloni. Nel pomeriggio la salma sarà trasferita presso la chiesa di San Pietro per la camera ardente. Intanto, nell’albergo vi è un via vai di amici, conoscenti, tutti sgomenti e addolorati che non riescono ancora a darsi pace per una “fine” cosi’ terribile.

LA NOTA PRECEDENTE. Una notizia che non avremmo mai voluto dare. Si è ucciso Eduardo eduardo.jpgBongiorno, con un colpo di pistola davanti al suo albergo. E’ accaduto stamane intorno alle 6,30. Sgomento alle Eolie.

Aveva 61 anni. Lascia la moglie Isabella e la figlia Manuela.

Alle Eolie era conosciutissimo. Aveva dedicato la sua vita alla sua “creatura”, l’Hotel Oriente”, ereditato dal padre Leonida, divenuto famoso in tutto il mondo per la storia d’amore con la figlia di Benito Mussolini a cui Marcello Sorgi aveva dedicato il libro “Edda Ciano e il eduardo3.jpgComunista di Lipari” e a cui successivamente era stata dedicata una fiction da Raiuno. Probabilmente la difficoltà a mandare avanti il suo albergo per la crisi dilagante anche alle Eolie, lo ha indotto a togliersi la vita. La sua struttura, in vista dell’estate era ancora chiusa. Avrebbe aperto i battenti tra qualche eduardo1.jpgsettimana.

Stamane alle 6 era stato avvistato sul corso. E si è diretto nella via Marconi, parallela alla via principale. Ha aperto l’albergo, ha prelevato la pistola (una Beretta 7,65) detenuta all’epoca dal padre), una carpetta lasciata sulla scrivania – è possibile che vi sia una lettera d’addio alla moglie e alla figlia – e si è diretto in un giardino dietro l’albergo. Si è messo alla guida di un camioncino blu e si è diretto nella strada proprio accanto all’entrata del suo hotel. Lo ha parcheggiato e si è sparato in bocca. Un solo colpo. Il proiettile è uscito dalla tempia. E’ morto sul colpo.

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eduardo4.jpgA fare la terribile scoperta sono stati alcuni dei suoi dipendenti che erano in procinto di effettuare i lavori di preparazione nell’albergo. Non volevano credere ai loro occhi. Edoardo morto. E’ subito disperazione. Incredulità. Sconforto. “Non si può morire cosi’…”.

eduardo2.jpgSono intervenuti i carabinieri, la polizia municipale. Per i rilievi di legge. E amici,conoscenti, isolani. Tanta gente. Tutti increduli e con gli occhi lucidi. Ora si è in attesa della rimozione del cadavere da parte del sotituto procuratore di Barcellona. Poi sarà eseguita l’autopsia. Intanto, il dottor Eduardo Bongiorno (era laureato in economia e commercio e per dedicarsi al suo albergo aveva anche abbandonato il lavoro in uno studio di commercialista) è all’interno della cabina del suo camioncino. Coperto da un lenzuolo bianco. Lipari, le Eolie lo piangono. Ciao Eduardo.

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Il Ricordo:

Edoardo Bongiorno é andato oltre il muro costruito dal padre. Quel muro che ha fatto il giro del mondo e poi il giro di Piazza Mazzini. Lui che aveva conservato tutti ricordi del padre con il quale aveva seminato nel mare, oltre Monte Rosa, i ricordi del nonno. Grande famiglia di storia e nobiltà. Nel turismo aveva trovato la continuità professionale iniziata dai genitori, ma il destino ha voluto anticipare il ricongiungimento con Leonida e la grande madre. Forse un attimo di coraggio e non una fuga verso l’Oriente.

Le reazioni:

Gilormino Casali, Berlino: Caro Bartolino, sono scioccato, non posso ancora credere! Credevo che qualcuno, voleva fare il “Pesce d’Aprile”! Non credo ancora, ho avuto rapporti fraterni con tutta la famiglia, fino ieri, era tutto a posto! Ti prego di fare tutte le mie grandi e dolorose condoglianze a tutta la famiglia….perchè sono così lontano? Manuela il mio dolore è con te! Che Dio lo accoglie fra le sue braccia.

Jessica Zanca: .. oh mio Dio… No.

Gesuele Fonti: Certe cose non vorresti mai sentirle, vorresti far finta di niente, poi, tragicamente ti accorgi di non riuscirci e piombi nell’angoscia. Il Signore Risorto di doni l’eterno riposo Edoardo, e noi che rimaniano dovremmo interrogarci, se forse, ciascuno ed ogniuno avremmo potuto fare qualcosa…

Luigi Profilio: Il caro Edoardo, che tristezza…che terribile notizia!

Antonio Pellegrino: Purtroppo troppo spesso sentiamo solo dolori in questa nostra meravigliosa isola. Dovremmo riflettere tutti sul perche’. Facciamo una preghiera per Edoardo. Riposa in pace caro amico.

Salvatore Agrip: Una persona come Eduardo, un vero Signore. Come si può, sono sotto shock.

Alba Saltalamacchia: oh mio Dio…

Simonetta Longo: Che dispiacere!…E poi ancora qualcuno si permette di dire che la comunità non soffre… Io preferisco lavorare sulla prevenzione che “sulla cura”.

Katia Todaro: Mi dispiace veramente.

Silvia Carbone: Ma come si può vivere in una società che ha reso l’uomo schiavo di ciò che (non) possiede e della sua immagine pubblica ed esteriore? Edoardo ci lascia un messaggio “in cui fa anche riferimento ai suoi debiti, che lo hanno distrutto fisicamente, moralmente, psicologicamente, fino a decidere – terribilmente – di farla finita con la vita.” Ma come si può temere così tanto le avversità “materiali” della vita da non trovare scampo??? come abbiamo fatto ad arrivare a tanto?? come abbiamo fatto a trasformare l’anima delle persone in cartelle esattoriali e conti correnti?? come è stato possibile scambiare per sempre l’importanza dell’essere di una persona con l’importanza del suo apparire? Eppure lo abbiamo fatto e ognuno di coloro che si tolgono la vita è una vittima della delegittimazione dell’uomo per ciò che vale davvero. Io adesso ho paura, è da tanto che sento scivolare via il senso vero della vita, degli affetti, della solidarietà. Cha la morte di Edoardo sia un monito per la nostra comunità. Stiamo in guardia, che nessuno lo segua sulla sua terribile strada. Ne saremo tutti responsabili.

Francesca Basile: Mi racconta mia madre che una volta a Lipari ci si aiutava l’uno con l’altro e la vita era più semplice perchè non ci sentiva mai soli. Ora i tempi sono cambiati. Ognuno pensa al proprio mulino e siamo solo buoni a criticare! La morte di Edoardo deve far riflettere tutti. L’ultima volta che l’ho visto è stato sabato mattina davanti al suo albergo con il sorriso sulle labbra. Ultimamente mi sembrava un pò con la testa tra le nuvole ma non ero tanto vicina da chiedergli che cosa avesse. Sono troppo dispiaciuta perchè era una persona nobilissima d’animo.

Ornella Costanzo: Questo Paese lascia morire i suoi uomini migliori, non li aiuta. E’ una profonda ingiustizia. Non potrò mai dimenticare una persona generosa e simpatica come Edoardo, grande amico di famiglia. Mi dispiace solo che nessuno sia riuscito a capire quanto stessi male e avessi bisogno di aiuto. RIP Edoardo. A Lipari mancherai tantissimo. Ciao Edoardo, non dimenticherò mai i tuoi racconti, un’altra Lipari che non ho mai conosciuto se non attraverso le tue parole. Tuo nonno che aiutò i fratelli Rosselli a fuggire dal confino fascista, tuo padre che fu un grande partigiano e tu che hai raccolto la loro memoria in un albergo-museo. Amavi Lipari, la Sicilia e il suo passato, che custodivi in migliaia di piccoli oggetti. Perdersi tra i corridoi del tuo albergo era come fare un viaggio dentro una novella di Pirandello. Grazie. Non ti dimenticheremo mai.

Odelia Mezzapica Favaloro: A tutta la famiglia le mie sentite condoglianze.

Danilo Pagliaro: Sgomento per l’incredibile notizia, ricordo con affetto Edoardo per accoglienza dimostratami gentilezza e da vero signore non ti faceva mai pesare la sua signorilità. Addio altro pezzo di Lipari che ci lascia.

Marcello Benedetto Tedros: Dall’Assemblea Territoriale di Lipari e personalmente, le sentite condoglianze a Isabella e Manuela per la perdita del caro amico Edoardo. Non troviamo parole da aggiungere a tale terrificante notizia. Gli volevamo tutti bene, abbiamo perduto un caro amico di lunga data, peccato non doveva finire cosi.

Daniele Corrieri: Ci sono certe notizie anche se ti trovi a migliaia di Km di distanza che ti scioccano! Poi ti domandi del perché accadono certi fatti e spesso per non dire sempre è difficile trovare una spiegazione, oppure ne sentirai tante e non saprai mai qual è quella giusta. Ci sono persone che dedicano la loro vita al loro lavoro e alla propria Isola, quelle persone hanno dei valori impagabili, ma spesso le stesse hanno poca voglia di visibilità e nello stesso tempo pochi li esaltano. Ci sono ricordi d’infanzia passati con persone allegre e spassionate, ricordi recenti che ti ricordano i valori dell’amicizia, fatte di poche cose e anche da sorrisi e abbracci sinceri, che quando li pensi ti danno forza sapendo che ancora oggi esistono certi valori in un mondo diventato freddo e pieno d’invidia, fatto di narcisismo e egoismo e dove trovare i “Giusti” diventa sempre più difficile. Ci saranno persone che ricorderanno come me un UOMO ricco di valori che oggi ci guarda da lassù. Ciao Edoardo.

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Massimo Lo Schiavo: Appresa con sgomento la notizia della prematura e tragica scomparsa del caro Edoardo Bongiorno, insigne cittadino Eoliano e cordiale amico di tutti, desidero porgere alla moglie, alla figlia e a tutti i Suoi cari le più sentite condoglianze.

Christian Del Bono: Con rabbia, dolore e profonda costernazione, questa mattina, abbiamo appreso della scomparsa dell’amico e associato Edoardo Bongiorno. Ci lascia un personaggio unico ed originale; uomo di cultura e albergatore esemplare. L’inconfondibile tono della sua voce riecheggerà sempre nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerne le doti e le virtù. Vicini alla famiglia, manifestiamo tutto il nostro cordoglio.

Francesco Malfitano: Un caro amico che si toglie la vita é il grido di aiuto più lacerante che esista. Che possa riempire il nostro cuore, povero, di attesa.

Tindara Falanga: Quste notizie ti sconvolgono la vita. Regista mi chiamava. Un giorno ti farò fare un film nel mio giardino! Grande Eduardo.

Bartola Foti: Una notizia che ti procura una lacerazione nell’animo. Persona allegra e perbene. Non dovevi. Penso a Emanuela che ho visto nascere, un pargoletto diventata donna e con quanta responsabilità. E Isabella amica di una vita. Vi sono vicina e so cosa si prova a perdere un marito e fare di tutto per essere: padre e madre. Un abbraccio avvolgente a Manuele e Isabella!

Angelo Sidoti:  Non voglio commentare questa scomparsa se non con tre parole. Una persona sempre con il sorriso stampato in faccia. Sempre con la battuta pronta in dialetto liparoto… Una persona di grande valore che scompare… Spero che Lipari non resti inerme di fronte a tutto ciò.

Nico Russo: Estroverso, simpatico, brillante, sognatore. Ci conoscevamo poco ma da tanti anni. Ogni fortuito incontro era sempre ornato di parole gioiose. E tutto questo fino a prima di Pasqua. Dopo questo infausto evento mi interrogo sulla capacità dell’uomo a saper nascondere ciò che si ha dentro ed ho paura.

Mario Profilio: Edoardo era una bella persona, non solo con gli amici, ma con tutti. Una di quelle persone di cui si può dire solo bene. Il corso e Lipari, saranno più vuoti senza di lui. Peccato!

Giovanni Giardina: Stamattina al risveglio, un fulmine a ciel sereno ha squarciato il nostro paese! Ancora incredulo  per quanto e’ successo! Mio Dio, noooooh! Edoardo? Ogni volta che mi incontrava mi chiamava “Capo Cantiere “. Non bastano le parole per esprimere il mio dolore e nel formulare le mie condoglianze alla figlia ed alla moglie. Ciao Edoardo, ci mancherai tanto e spero che lassu’ troverai la pace che speravi, insieme ai tuoi e ai tuoi compagni che ti hanno preceduto .

Giovanni Martello: Tramite Il Notiziario che ci aggiorna quotidianamente delle notizie delle nostre isole, apprendo oggi la tragica scomparsa del mio caro amico d’infanzia Edoardo. Porgo le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia per la grave perdita. Con affetto.

Michele Benfari: Caro Edoardo, ti scrivo per l’ultima volta. Con la tua  affabilità e modo gioioso di porgerti, appena arrivato a Lipari avevi catturato subito la mia amicizia, condividendo la tua grande passione: la ricerca delle cose che fanno la storia degli uomini! Stamattina la notizia che te ne eri andato in silenzio e lo sgomento che non riesco a frenare. Ti ricordo come un uomo carico di umanità e sempre disponibile al dialogo e all’entusiasmo per la vita. Questo modo gentile di fare è stata la cosa che ho apprezzato di più del tuo carattere ed è per questo che ti ricorderò ogni giorno, caro ed indimenticabile amico.

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Angelo Ferlazzo: Desidero pur evitando commenti e polemiche al punto attuale inutili e strumentali, porre l’attenzione sulla tragedia “annunciata”, visto l’andamento economico che le Eolie, non diverse dal resto d’Italia si trovano a fronteggiare. Detto questo, oggi si è consumata una tragedia di portata enorme per il nostro piccolo arcipelago, la scomparsa violenta di un nostro caro amico e imprenditore, Edoardo Buongiorno che Dio gli riservi una dimora serena. Berne proprio la serenità e quella che gli è mancata ultimamente, lottando con tutte le sue forze ma sempre con molta eleganza, contro le ingiustizie di una vita quotidiana di cui per non mettersi in contrasto con chi aveva sensibilità diversa dalla sua certamente non gli permetteva riposi tranquilli,  ed allora si faceva carico di silenzi divenuti insopportabili. Altro aspetto di Edoardo uomo sempre in movimento e pieno di iniziativa, con il lavoro che mancava ma sempre fiducioso, che lo vedeva programmare una stagione stiva difficile e forse con qualche difficoltà economica che per carità plausibile quando si è sul mercato con un prodotto di qualità e sempre con il massimo del confort come lui concepiva l’ospitalità. Ecco questo dovrebbe fare riflettere tutti noi che siamo spesso anzi… troppo spesso rimasti a guardare, pur capendo e sapendo, oggi è troppo tardi il tempo è scaduto, ultimo atto di una commedia senza tempo. Dolore e sconforto per la famiglia a cui mi sento vicino e solidale, addio Edoardo la fine del tuo viaggio comincia adesso.

Silvano Saltalamacchia: Non riseco a capire piu nulla, quando questa mattina nell’aprire come al solito le pagine del Notiziario leggo la tristissima notizia. Non posso crederci. Edoardo suicida è incredibile. Un uomo cosi’ forte e cosi’ deciso, fiero del suo Hotel e della sua famiglia, sempre attento e apprensivo con i suoi clienti, i suoi cari e tutto il suo staff. L’hotel e’ stato realizzato come voleva lui e secondo i suoi ineccepibili gusti, tanto da farlo diventare un museo apprezzato dalle persone che lo visitavano e che ci soggiornavano. Questa estate trovandomi a passare dall’Hotel mi sono soffermato per qualche minuto scambiando qualche opinione con Edoardo. Era fiero e molto contento del suo Hotel e del suo operato, tutto sembrava a posto. Ricordo gli anni belli di Edoardo quando viveva la sua cara mamma, donna amata e stimata dagli Eoliani per la sua disponibilita’ verso tutti, anche lei mi ha aiutato e mi voluto tanto bene. Tanti anni fa’ ho lavorato per lui nell’Hotel Oriente, aiutandolo ad addobbare e realizzando corridoi, sale, stanze, saloni, giardino, insieme abbiamo realizzato il bellissimo bar nel salone, la sua voglia di creazione era continua. Anche  per me era una continua gioia e una grandissima soddisfazione nel vederlo contento e felice. Molto innammorato era della sua famiglia, la moglie Isabella ed la figlia Emanuela, nonche’ tutto quello che lo circondava. Il suo gesto estremo ci ha lasciati tutti con l’amarezza di non sapere, anche perche’ tutti lo potevamo sicuramente aiutare. Ciao Edoardo, ti ricordero’ e ti vorrò bene per sempre.

Luigi Barrica: Si muore e basata! Questa è l’unica certezza acquisita che non avrà mai bisogno d’interpretazioni o codifiche congressuali: si muore! La sola “speranza” è quella che, occasionalmente, ci consente di scegliere autonomamente, quando e come serrare al petto la “dama falciuta”: forse una consolazione; uno scacco matto a colei che, priva di scrupoli, decide (senza dirci per conto di chi?), sferrare un fendente al filo esile che ci tiene in…vita. Edoardo, a questa iniquità si è sottratto: ha anticipato quella puttana dalle sembianze verginali! Però, così operando, Edoardo ci ha consegnato un abisso; una colata lavica devastante… Conoscevo e volevo bene “Whatò”, il capitano della mia squadra di calcio infantile. Lui che in allenamento (e non solo), mi faceva goal anche da centro campo… :  “luiginu, conti i ‘stu cazzu, va be’ ca zuppii; ma quannu sii ‘ntà porta, ha vardari ‘u palluni, no i fimmini…”E giù, altra rete! Quei goal non mi mancheranno; sarò privato, invece, della “follia sana e delicatamente… ossessiva ” di Edoardo. Una follia sapiente, intelligente. Dicono che dei morti si deve parlare bene: non ci credo! Non sono ipocrita o, peggio, bigotto. Ma di Edoardo, posso e voglio affermare,per metafora, un concetto: “a Lipari è scomparso un altro lembo di spiaggia bianca…”.

Calogero Alaimo: Parlare di Edoardo e rendergli omaggio è tanto naturale quanto la spontaneità che gli era propria nell’accogliere i visitatori che ammiravano la sua collezione etnografica. Il racconto di ripetitivi gesti millenari richiamati dagli strumenti esposti e consumati dalla fatica, non fanno altro che ricordare un uomo che ha sempre posto l’essere al centro dell’interesse. Ciao, Edoardo.

Lucia Costanzo: Mamma mia che tristezza.

Cesare Giuffrè: Da oggi Lipari sempre piu’ povera.

Felice D’Ambra: Nel leggere Il Notiziario online, stentavo a credere. Non mi sarei mai aspettavo di leggere la notizia della tragica e scovolgente morte dell’amico albergatore /direttore Edoardo Bongiorno. Una morte crudele, asfissiante, che ti lascia incredulo, e nel frattempo sgomento e senza parole, perchè ogni parola è inutile di fronte ad una così immane, inattesa tragedia che ha sconvolto l’intera Comunità Eoliana e non solo. Alla moglie e alla figlia del caro amico Edoardo Bongiorno, le mie più sentite, condoglianze.

Santino Maio: La via G, Marconi la facevo almeno tre volte al giorno e quando lo incontravo davanti l’albergo Oriente mi diceva: “Ciao Commodoro”, io gli rispondevo: “Ciao Signor Sindaco” e aggiungevo “se ti metti in lista come Sindaco ti darò il mio voto” e con un sorriso ed uno sfotto’ ci salutavamo. Non ho parole! Pensavo che fosse un sogno, che mi sarei svegliato e nulla fosse accaduto, invece oggi al funerale di Eduardo ho capito che era tutto vero. Non è giusto che accadano certe cose.

Walter Coppolino: Immensamente rattristato, per aver appreso una cosi assurda notizia! Sig.Edoardo mi mancherà incontrarla quando verrò a Lipari. Nei miei 6 anni di vita vissuti a Lipari posso dire a gran voce (non perchè adesso non c’è più) che è stata la persona più colta è interessante che abbia mai incontrato, era un piacere fermarsi a dialogare con lei. Con affetto.

Renato Candia: E’ con il cuore spezzato dal dolore, caro Direttore, che vorrei salutare per l’ultima volta Edoardo Bongiorno, con il ricordo di un piccolo tormentone comico che ci eravamo inventati per salutarci con ironia e con un bonario sguardo di “pazienza” sulle miserie del mondo. Lo invento’ lui per primo, incontrandomi un giorno fuori dal suo albergo: ‘Ah Direttore, la prossima volta che nasco voglio fare il preside di una scuola’. Le mia risposta fu, e rimase ‘caro Edoardo, la prossima volta che nasco io voglio avere un albergo tutto mio’. E ce ne andavamo sorridendo per le nostre strade. Ora penso che la scuola di Edoardo sarà la più bella di Lipari, se non altro per gli affetti e l’intelligenza che aveva saputo creare attorno a se’. Ti abbraccio Edoardo, con immenso dolore e con infinita malinconia.

Loredana Barile: Addio Edoardo.

Lucia Panettieri: Resterai nei nostri cuori e io non dimenticherò i tuoi sorrisi.

Alessandro Biviano: Sono veramente scosso: il nostro Edoardo non c’è piu’. Io come ragazzo di 33 anni che ha prestato servizio nella ricezione turistica per ben 6 anni posso dirti che c’è troppa amarezza nel gestire tutto. Per l’amore nobile nel cuore, un un gesto cosi’ estremo posso capirlo, stiamo andando sempre più giù, cosa mai abbiamo fatto di male per meritarci questo. Ho il cuore a pezzi. Sentite condoglianze alla famiglia Bongiorno.

Bartolino Ferlazzo: Sgomento e disperazione. Ci sono poche certezze nella vita terrena di ognuno di noi, quelle poche a cui crediamo qualche volta, o molto spesso, scappano, sfuggono, ci tradiscono, lasciandoci dentro una profonda amarezza, un profondo sconforto, una terribile tristezza, ma Edoardo aveva il pregio di smitizzarle, di renderle innocue ed ilari come una barzelletta, Edoardo aveva il pregio del sorriso, bella battuta pronta, spiritosa, maliziosa ma corretta, Edoardo era un grande, ogni mattina ci incontravamo davanti al suo albergo e scambiavamo due parole sempre sulla giustizia, quella con “g” minuscola ed ogni mattina veniva fuori una battuta ed una barzelletta diversa; si Lipari oggi è più povera di cultura, di amicizia, di spontaneità, manca di Edoardo. A te, nobile e vero intellettuale liparoto, vada il più caro saluto e ricordo di tutta la mia famiglia, ricordandoti per sempre come l’amico rispettoso e rispettato, dall’alto dove adesso ti trovi in compagnia dei giusti, volgi il tuo sguardo a protezione della tua famiglia. Ciao per sempre Edoardo.

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Gaetano Agrip: Io lo ricordo sempre appassionato per le sue emozioni che ci dava con i suoi racconti. ciao Edoardo.

Giacomino Biviano: Alla notizia di questa mattina, sono rimasto paralizzato, senza parole, incredulo, ho dei bellissimi ricordi, che consegnerò nel mio cuore. Ciao Edoardo.

Tommaso Orioles: Il dramma di Uatò (nomignolo con il quale lo chiamava suo papà Leonida) merita rispetto; ma sopratutto meriterebbe un doveroso silenzio da parte di tante comari e compari che invece danno libero sfogo alle loro frustrazioni scrivendo di un uomo che non coscevano. Addio caro amico.

Margaret Allen: What very sad news – my condolences to his family and all who knew him – it was a pleasure to have known him for so many years. Freddi.

Corrado Viscardi: Che notizia terribile. Non lo conoscevo personalmente ma resterà per me indelebile il ricordo di una bellissima serata a Chiesa Vecchia organizzata dagli amici del Centro Studi.

Fiona Belletti: Incredibile!

Antonietta Favorito: Non riesco ancora a crederci.

Maurizio Pagliaro: Uato’, mi hai stupito. Come quel giorno che mi hai fatto visitare il tuo piccolo ma Grandissimo Museo di storia umana Eoliana. Riposa in pace ciao.

Felice Ziino: Sono rimasto senza parole, nel sentire questa notizia. Conoscendo molto buono il nostro professore Leonida, e amico di Edoardo con cui giocavamo al calcio. I piu cordiali saluti alla famiglia. Ciao Edoardo che Dio ti benedica.

Giovanna Taviani, con Francesco D’Ambra, Ornella Costanzo e tutta la troupe di Fughe e Approdi, saluta il dolcissimo Edoardo Bongiorno, senza il quale non avremmo mai conosciuto un pezzo importante della storia di Lipari e del nostro paese. Ci porteremo sempre dentro la sua umanità e la sua allegria, il suo temperamento passionale e la sua immensa generosità nei confronti del mondo. Grazie, Edoardo.

-Pinuccio Munafò: Abitavo a poche decine di metri dal Piccolo Hotel Oriente e da bambino assieme
a Maurizio Pagliaro, Bartolino Ferlazzo ed altri spesso andavamo in quel piccolo paradiso di verde alle spalle dell’Hotel. Quel Paradiso che oggi credo Ti accoglierà a braccia aperte, perdonandoTi il gesto estremo di cui la fede Cristiana non vorrebbe che si giungesse. Ciao Edoardo dal Tuo amico d’infanzia.

Claudio Merlino:Al caro amico Edoardo nella chiassosa confusione dell’esistenza ricorda quanta pace possa esservi nel silenzio.

Salvatore Iacono: Addio Edoardo, ti piango come un fratello.

Enrico Bruzzano: Caro Whatò, nei miei ricordi di infanzia ti rivedo “Edoardo”. “Che ti facivi sempri u scaltru pircchi vulivi la squatra megghiu, pircchi avivi a vinciri sempri.” Chi mi offrirà più il caffè mentre si parla dei vecchi detti e usanze liparote? (prettè, arrì). Lasciandomi in un immenso sconforto, ti auguro di aver raggiunto la tua pace. Le più sentite condoglianze alla famiglia. U panzuneddu, beddu comu stai.
Tanino Barillà: Ciao Edoardo sarai sempre nei nostri pensieri.
 
Giovanni Raffiti: Ciao Edoardo.
Bartolo Matarazzo: Edoardo per tantissimi, Wuato’ per gli amici ristretti, in realta’ una persona speciale dentro un personaggio speciale di altri tempi come furono tali il suo amatissimo Papa’ e mio prof. d’inglese e prima di Lui suo nonno che io non ho conosciuto ma ho sentito tanto parlare anche di nonno Edoardo. Ciao tu non lo sai ma mi manchera’ il tuo carisma e altro ancora.
 
Ciro Ingenito: Carissimo Edoardo, ti hanno scritto persone nobili, importanti, istruite, altolocate, ricche, permettimi, per l’ultima volta, di donarti un mio umile saluto, un saluto di una persona semplice che con il tuo sorriso si esaltava e si sentiva bene. Pochi giorni fà mi facesti i complimenti per quel che sono, te li restituisco, sono per te, che con la tua umile perseveranza, hai saputo dare affetto a tutti. Lipari perde ancora un pezzo di storia. Mi prometto di ricordarti per sempre, testimoniando quanto sei stato ai mie figli, e se Dio vuole, ai mie nipoti. Ciao.
Odelia Mezzapica Favaloro: Anche da cosi’ lontano mi sento molto vicina ai dolori familiari. Non mi ricordo di Edoardo pero’ molto del papa’ perche’ era il mio professore di inglese (di tutto si parlava tranne che inglese) e quando noi ridevamo ci buttava fuori. Sentite e care condoglianze alla famiglia tutta.
 
Filippo D’Ambra: Ciao Edoardo, grazie. Sei stato il mio primo maestro, un bellissimo anno passato lavorando insieme, con te ho apprezzato il nostro mestiere. Grazie ancora Edoardo.

Il Notiziario tutto partecipa al grande dolore della famiglia.
Gennaro, Salvatore e Bartolino sono vicini al dolore della famiglia.

Edoardo Bongiorno in una ultima sua intervista rilasciata al “Notiziario”

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Lipari, alle 10 i funerali di Edoardo Bongiorno. La camera ardente nella chiesa di San Pietro. Lo sgomento. I video e l’ultima intervista rilasciata a “Il Notiziario”ultima modifica: 2013-04-04T07:26:00+02:00da leonedilipari
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