Lipari&Sottomonastero. Porto a pezzi. “Sos” alla Protezione civile e alla Regione

mbrunopiccola.jpgdi Mariano Bruno*

Si fa riferimento e seguito al riscontro formulato da codesto Servizio VIII in relazione alla precorsa corrispondenza con la quale questo  Ente ha rappresentato e più volte ribadito lo stato d’urgenza connesso agli interventi di consolidamento  ritenuti necessari ed indifferibili, mediante ricorso all’istituto della imperiosa urgenza a fronte delle criticità, i pericoli e gli ostacoli che hanno interessato e continuano ad interessare la portualità principale dell’isola di Lipari. Pur prendendo buona nota di quanto comunicato con la missiva segnata a margine, appare opportuno, a tal proposito, evidenziare che la situazione di grave rischio segnalata va assumendo, giorno dopo giorno, un portata maggiore di preoccupazione e di allarme per la precaria funzionalità di quell’area portuale a cagione dei già riferiti provvedimenti interdittivi dell’autorità marittima che vietano di fatto le operazioni commerciali nella banchina di Punta Scaliddi e porzione di banchina commerciale del Porto di Sottomonastero.

L’unico scalo in atto disponibile, in rada aperta ed esposta ai venti, limita pesantemente le operazioni medesime e l’ormeggio in sicurezza delle unità navali, non consentendo, a ragion veduta, alle società di linea di garantire con regolarità i collegamenti, troppo spesso precludendo la sosta notturna e la conseguente partenza verso la terraferma a fronte dei marosi e delle intemperie. Non appare superfluo ribadire che le condizioni strutturali della zona portuale in esame evidenziano un peggioramento verificabile dalle autorità in indirizzo anche mediante mezzi e personale propri, ed inoltre affermare che, pur non trascurando di esprimere gratitudine per l’attenzione manifestata dalla Regione attraverso il Servizio Infrastrutture Marittime e Portuali, certamente lo status quo denunciato ed ampiamente documentato circa le condizioni di assoluta criticità, non giustifica, al pari di tutte le calamità naturali,  iter burocratici che caratterizzano percorsi amministrativi ordinari, ma impone riposte immediate, concrete e mirate, anche per motivi legati alla protezione civile e dunque alla incolumità pubblica.

Non si vuole assistere a morti annunciate ma legittimamente si invocano rimedi per la salvezza e la rinascita sul piano sociale, civile ed economico delle comunità eoliane. Si chiede, ancora, agli organismi interessati ed in particolare a quelli di Protezione Civile  di concerto con l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, voler dare cortese assicurazione riguardo alle iniziative ed ai provvedimenti necessari ed indifferibili la cui assunzione non più essere tardiva o trovare rallentamenti a causa di cavilli burocratici  che negativamente interferirebbero con lo stato d’imperiosa urgenza e con la messa in sicurezza delle strutture portuali in argomento.

*Sindaco del Comune di Lipari

Lipari&Sottomonastero. Porto a pezzi. “Sos” alla Protezione civile e alla Regioneultima modifica: 2011-01-11T17:54:40+01:00da leonedilipari
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