Lipari&tribunale, isolano condannato

lorlando1.jpgdi Leonardo Orlando

Il Tribunale di Barcellona ha condannato alla pena di mesi 8 di reclusione ed al pagamento di 4 mila euro di multa, Marco Lo Presti, 22 anni di Lipari, perché riconosciuto colpevole del reato di detenzione e cessione di sostanza stupefacente ad un minorenne. I fatti contestati al giovane, difeso dall’avv. Gaetano Pino, si sono verificati nell’estate del 2008 a seguito di una intensa attività investigativa dei carabinieri di Lipari. Grazie ad una telecamera installata nei pressi del centro storico, gli investigatori hanno individuato una fitta attività di spaccio. Secondo i militari dell’Arma, in quel periodo l’isola era centro del commercio di sostanza stupefacente che giungeva da varie parti della Sicilia, anche grazie alle moto d’acqua che venivano utilizzate dai corrieri di droga per sfuggire ai controlli effettuati presso lo sbarco degli aliscafi.

Il centro storico dell’isola rappresentava – secondo la ricostruzione degli inquirenti – una sorta di centrale dello spaccio che serviva a rifornire i numerosi turisti presenti sull’isola. Tuttavia la struttura del centro storico rappresentata da una serie di vicoli stretti dove avvenivano i contatti tra clienti e spacciatori, non ha consentito di accertare i reati commessi da numerosi spacciatori in quanto molto spesso gli autori riuscivano a evitare di essere colti nella flagranza del reato dileguandosi alla vista dei militari. Solo grazie all’ausilio delle telecamere nascoste e per mezzo di una intensa attività di intercettazione telefonica, i militari sono risusciti a documentare la cessione e lo scambio di denaro avvenuta nell’estate del 2008. Venivano fermati Marco Lo Presti e successivamente anche il minore al quale – secondo la denuncia – era stato ceduto lo stupefacente.

Nessun altro riscontro invece è emerso dagli altri episodi che si sarebbero verificati in quella zona. Il pm Mirko Piloni aveva chiesto la condanna ad 1 e 8 mesi di reclusione ed a una multa di 6 mila euro. Al giovane invece sono state riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulla contestata aggravante della cessione a minore e concedendo all’imputato la sospensione condizionale della pena.

Lipari&tribunale, isolano condannatoultima modifica: 2012-02-05T09:25:54+01:00da leonedilipari
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Lipari&tribunale, isolano condannato

efioccopiccola.jpgLipari – Otto mesi di reclusione. Bartolo Iacono, 74 anni, nativo di Lipari e residente a Varese, è stato difeso dall’avvocato Salvatore Leone. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Era stato accusato di aver realizzato abusivamente una recinzione con paletti per una ventina di metri occultando un passaggio esistente. La pena è sospesa, ma è subordinata alla demolizione dell’opera e al ripristino dello stato dei luoghi. I fatti si sono verificati a Lipari e risalgono all’8 ottobre 2008.

Lipari&tribunale, isolano condannatoultima modifica: 2011-10-04T10:51:00+02:00da leonedilipari
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Lipari&tribunale, isolano condannato

efioccopiccola.jpgLipari – Otto mesi e due giorni di reclusione (pena sospesa). Antonino Caravaglio, 48 anni, di Malfa e residente a Santa Marina Salina, è stato difeso dall’avvocato Marika Ficarra. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Francesco Cannavò, assistente giudiziario Nino Paino). Era stato accusato di non aver garantito la sicurezza nel posto di lavoro ad un dipendente marocchino che utilizzando un muletto elevatore per percorrere una ripida salita si ribaltava riportado la menomazione dell’organo della deambulazione e una inabilità per 130 giorni. I fatti si sono verificati a Malfa e risalgono al 3 luglio 2007.

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