di Marco Manni e Gaetano Errico.

Sono trascorsi 4 anni dalla scomparsa del musicista eoliano Bartoluzzo Ruggiero, ma il suo mandolino riecheggia nella memoria di chi era solito ascoltarlo per le vie del centro di Lipari, nelle piazze e nelle borgate del nostro arcipelago, le stesse dove oggi si avverte un’atmosfera profondamente modificata.

Rimangono vive nella nostra tradizione, alcune delle canzoni folk che “il maestro” compose insieme al figlio Giovanni; tra queste Hierà è tra le più suggestive.

Il brano descrive l’isola di Vulcano, terribile e sublime, come fu nell’antichità e come appare al giorno d’oggi.

Abbiamo voluto rivisitare questa canzone, perché a nostro avviso molto attuale e da noi particolarmente apprezzata, ma soprattutto in segno di riconoscimento nei confronti del personaggio eoliano, che ricordiamo sempre con grande affetto.

La canzone ricca di moderne sonorità è proposta in versione videoclip su youtube http://www.youtube.com/watch?v=f3Mx44zv9S4 accompagnata da immagini, alcune molto rare, che mostrano Vulcano subito dopo l’ultima eruzione del 1988-90, quando molti vulcanologi si accostarono all’isola per studiarne i fenomeni naturali, immortalandola con le tecniche fotografiche che trovarono diffusione proprio in quell’epoca.

Alla registrazione del brano hanno collaborato con noi Davide Mollica (mandolino) e Piero Di Fede ( basso elettrico). Il montaggio video è stato curato da Bartolo Bonfante.

Per il materiale fotografico un sentito ringraziamento va a Cristian Ruggiero e agli amici musicisti.