Alcuni dei cassoni che erano stati posizionati dalla ditta Scutari infatti sono stati riempiti con la sabbia che era stata prelevata dal pontone della stessa impresa che aveva proceduto a dragare i fondali della banchina di Sottomonatsero ove – come si ricorderà – sono stati rinvenuti preziosi reperti archeologici.
L’indagine dei carabinieri e della procura mira – quindi – a verificare – come è probabile – se all’interno degli stessi cassoni siano potuti finire anche preziosi reperti archeologici.
Il porticciolo di Marina Corta sarà allungato di una sessantina di metri. I lavori della messa in sicurezza delle strutture portuali delle Eolie – quindi – continuano ad avere non pochi problemi.
Fermi quelli di Sottomonastero ove deve essere realizzato un braccio di 110 metri, ora anche il cantiere di Marina Corta è stato posto sotto sequestro.
Preoccupazione ovviamente c’è tra gli operatori turistici della zona che nel vivo della stagione estiva, rischiano di ritrovarsi con parte della struttura non operativa. Per la messa in sicurezza di tutte le strutture portuali delle Eolie, come si ricorderà, la Regiona ha stanziato oltre 25 milioni di euro.