Marittimi&amianto

fgdanniballe.jpgdi Francesco Giuseppe D’Anniballe*

La USCLAC/UNCDiM continua nella sacrosanta battaglia di permettere anche ai Lavoratori Marittimi di potere essere destinatari dei benefici da esposizione all’amianto senza dovere necessariamente adire le vie legali, così come sino ad oggi è avvenuto.
L’anacronismo dei Lavoratori Portuali, della Cantieristica e dei Dipendenti degli Enti di Classificazione che, correttamente, da tempo ne sono destinatari malgrado la loro presenza a bordo delle navi è temporalmente insignificante rispetto i Lavoratori del Comparto Marittimo (ci lavorano, ci mangiano, ci dormono e ci fanno tutte le loro funzioni vitali), deve cessare. Tutti sappiamo, e i Giudici di tutta Italia lo confermano con le loro sentenze, che sino alle costruzioni antecedenti l’anno 1984 era obbligatorio l’amianto a bordo per la tutela e la salvaguardia della vita umana in mare perchè materiale atermico, isolante e coibente, tutti sappiamo che la precarietà per definizione del lavoro marittimo non permette ai Lavoratori del Settore di disporre del canonico curriculum lavorativo e non capiamo l’ostinazione in merito di certa classe politica.

Nella precedente legislatura il Gruppo Senatoriale del Partito della Rifondazione Comunista e il Ministro Damiani ci fecero <toccare> con mani il provvedimento che non arrivò mai, nemmeno con il Decreto del mese di Marzo 2008. L’attuale Governo ha risolto una minima parte dei casi dando valenza di curriculum lavorativo all’estratto matricola mercantile esclusivamente per gli imbarchi su navi di armatori non più reperibili. Le Amministrazioni preposte per questi pochissimi casi (Uffici Provinciali del Lavoro e INAIL-IPSEMA) completano l’opera con un insopportabile non fare nulla o quasi, fors’anche per mancanza di risorse. Valgano per tutti le Sedi di Palermo.
Ne consegue che nell’anno di grazia 2011 i Lavoratori Marittimi aspettano o, forse, gli altri attendono che tra questi quanti ne hanno diritto  passino a migliore vita.

*Segreteria Nazionale USCLAC/UNCDiM Vice Presidente Nazionale UNCDiM

 

Marittimi&amiantoultima modifica: 2011-05-29T11:11:00+02:00da leonedilipari
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Marittimi&Amianto

di Francesco Giuseppe D’Anniballe*

atraghettosiremar.jpgFacciamo seguito alle recenti comunicazioni da noi fornite in merito all’annosa problematica della certificazione per i Lavoratori Marittimi dell’esposizione all’amianto, impossibile da realizzare fino a chè non sarà validato l’estratto matricola mercanrtile rilasciato dalle Capitanerie di Porto in tutti i casi, e non per le sole Società di Navigazione cessate così come da Direttiva Ministeriale del 14 luglio 2009, ed in sostituzione del curriculum lavorativo previsto dal D.M. 27 ottobre 2004 , per aggiungere un nuovo tassello : la vittoria giudiziaria in Sede di Appello c/INPS a Cagliari dei Lavoratori Marittimi, appartenenti a tutte le qualifiche (Coperta, Macchina, Camera e Cucina) per cui il giudice ha ritenuto valido il documento di navigazione ion sostituzione del Curriculum Lavorativo. Una domanda ci è lecita porgercela : cosa aspetta il Governo ad emanare la norma già richiesta da più parti (determinazione della IX e XI Commissioni nel 2005, molteplici interrogazioni parlamentari di tutte le forze politiche, IPSEMA ed ultima all’unanimità il 27/01/2010 la Conferenza dei Presidenti delle Regioni) oltre alle svariate sentenze tutte favorevoli ai Lavoratori ? Non è nemmeno un problema di costi poichè le domande in esame giacenti presso IPSEMA sono trentamila, molte delle quali riguardanti i pescatori nei cui natanti l’unico amianto era quello di coibentazione del collettore di scarico per cui è dubbio che possano rientrare nel beneficio previdenziale. Ed ancora, molti dei richiedenti hanno superato il massimo della contribuzione. A quanto si ridurranno le 30.000 domande ? Infine, perchè questa difformità dato che la Marina Militare dopo le prime sconfitte giudiziarie sta accordando la certificazione ? Il Ministro forse non sa che Confitarma con la propria Circolare n. 2 del 2009 ha invitato ai propri associati di non rilasciare il Curriculum ai sensi del D.M. 27 ottobre 2004 ? Non sa nemmeno che una direttiva internazionale per la turela della vita umana a mare sino al 1985 ha imposto l’utilizzo dell’amianto a bordo perchè materiale isolante, coibente ed atermico ? che gli operai dell’indotto e della cantieristica per il semplice fatto di avere lavorato a bordo (il mariitimo oltre a lavorarci ha vissuto a bordo per tutto l’imbarco), correttamente, hanno avuto certificazione e riconoscimento dei benefici preevidenziali ? Posso concludere che con le mie mani, così come tanti miei Colleghi, dal 02/02/1965 a quando fu bandito, ho impastato polvere d’amianto preparando cuscini d’amianto cucicti con cordoncino d’amianto, ho decoimbentato e recoimbentato per lavori di manutenzione, ho lavorato vicino a parti coibentati in oceano con mare forza otto/nove e conseguente sfaldamento. Tale è stato il lavoro a mare.

*Capitano superiore di macchina e membro di segreteria nazionale Usclac/Uncdim

 
                                                                                                              
Marittimi&Amiantoultima modifica: 2010-01-31T17:55:09+01:00da leonedilipari
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