PANCETTA, SE LA EVITI E’ MEGLIO…

3233e41be55b479b71ef457d5966c901.jpgTenere d’occhio la “pancetta” è importante, ma non solo per la linea: oltre a essere un noto fattore di rischio per alcune malattie cardiovascolari, la pancetta è adesso additata da uno studio italiano come un campanello d’allarme per il diabete. Colpevole è il cosiddetto “grasso viscerale”, ossia il grasso che si distribuisce nella cavità addominale anziché sotto la cute.

“Si deve smettere di parlare semplicemente di obesità perché è sempre più chiaro che esiste un solo tipo di obesità realmente pericolosa, ed è quella viscerale”, afferma il patologo Saverio Cinti, dell’università di Ancona, che sulla rivista internazionale Journal of Lipid Research ha pubblicato la scoperta che le cellule del grasso viscerale muoiono prima di quelle del grasso che si trova sotto la cute.

Lo studio evidenzia che nel grasso della fastidiosa “pancetta”, tipica soprattutto degli uomini, avvengono processi di infiammazione molto simili a quelli tipici del diabete. Il messaggio dei ricercatori è, quindi, che “va cambiato il sistema per la diagnosi dell’obesità”: per avere una stima del rischio di complicanze molto serie, prima fra tutte il diabete, secondo Cinti non basta calcolare l’indice di massa corporea (peso in chilogrammi diviso il quadrato dell’altezza in metri).

“Bisogna tenere sotto controllo l’espansione del grasso viscerale”, ha detto. L’allarme deve scattare quando si superano 102 centimetri per gli uomini e oltre 88 centimetri per le donne, indipendentemente dall’altezza.

PANCETTA, SE LA EVITI E’ MEGLIO…ultima modifica: 2008-04-05T19:33:15+02:00da leonedilipari
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