PASSITO DI PANTELLERIA

624430737.4.JPGdi Romana Villari

 

 

Nell’isola di Pantelleria, nelle fertili terre vulcaniche, viene coltivato un antico vitigno che produce 1586219788.jpgl’incomparabile Passito di Pantelleria. Un vero e proprio nettare degli dei, che deve il suo nome al tipo di maturazione delle uve. Gli antichi romani chiamavano “Passum” l’uva passita di moscato di Alessandria con il quale veniva prodotto.  E’ ottenuto dal vitigno Zibibbo, o zibibb; che prende il nome dall’arabo zabib, che significa frutta appassita al sole. Questo vitigno viene coltivato a Pantelleria in alberelli bassi, cresciuti in conche sabbiose scavate per la protezione dal forte vento di scirocco.

 

Il Passito di Pantelleria deve le sue caratteristiche alla vendemmia tardiva che viene fatta a fine agosto, e talvolta anche fino a metà settembre, quando i grappoli sono ormai molto maturi. Talvolta, dopo la vendemmia, l’uva viene lasciata appassire sotto il sole cocente del Mediterraneo ancora per 15-20 giorni. La specificità del Passito di Pantelleria risiede nel suo carattere assolutamente naturale: l’ uva assorbe tutta l’ energia del sole  durante l’appassimento ed i profumi della terra in cui cresce, per poi sprigionarli al momento della vinificazione e regalare al passito le sue specifiche ed inconfondibili caratteristiche organolettiche, corpo liquoroso,  colore ambrato, profumi intensi e persistenti, e sentore di fruttata e miele.

 

La peculiarità assoluta della produzione di questo vino ha richiamato l’attenzione anche di numerosi turisti del vino ed è stato protagonista della rassegna enogastronomica Passito fest.

 

 

Per saperne di più, informazioni tratte dai siti:

 

www.pantelleriadoc.it

 

www.passitofest.it

 

www.vinoinrete.it

 

www.sikelia.com

 

www.marsaladoc.it

 

PASSITO DI PANTELLERIAultima modifica: 2008-09-19T16:58:01+02:00da leonedilipari
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