PD, SUI TRASPORTI INTERROGAZIONE ALLA PROVINCIA

PLEONI.jpgI sottoscritti Consiglieri Provinciali  PREMESSO Che è  in atto nelle Isole Eolie una forte mobilitazione dei cittadini, ripresa più volte dagli stessi organi di stampa, che nei giorni scorsi ha manifestato il proprio disagio contro decisioni in totale contrasto con il rispetto dei loro diritti in quanto mettono a repentaglio il futuro socio-economico di queste isole; Che la Tirrenia con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni scadute il 31.12.2008; Che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha previsto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;  Che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore; Che per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009;  Che con il decreto legge n° 185 del 29 novembre 2008 all’art. 26 il Governo, al fine di consentire l’attivazione delle procedure di privatizzazione delle Società Tirrenia e delle società controllate ha autorizzato la spesa di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011; Che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008) con un taglio, quindi, di circa 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del gruppo Tirrenia che si ripercuoterà sulle linee, sui sevizi e sul naviglio;  Che l’Unione Europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato “Dichiarazione sulle regioni insulari” nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale; Che ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”; Che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime; Che in ragione di ciò, la Commissione dell’Unione Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese  private;  Che in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato; Che in virtù del vigente quadro normativo: a)    i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74); b)    “ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75); c)   che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75). Che l’arcipelago eoliano ha da qualche tempo avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile caratterizzato, da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva; Che non esistono le  condizioni economiche per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, tanto che anche gli operatori privati attualmente presenti sul territorio, nonostante operino su tratte commercialmente appetibili, riescono a garantire il servizio soltanto grazie ad un sostanzioso contributo pubblico erogato dalla Regione Siciliana;   Che rimane necessario un sostegno pubblico a questo servizio essenziale sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo socio-economico dell’arcipelago eoliano;  Che il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane, a garanzia del soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), è stabilito dall’art. 3 della Costituzione e dal trattato di Amsterdam; Che il collegamento Eolie-Napoli rappresenta da quasi un secolo il sostegno e lo sviluppo socio-economico delle popolazioni dell’intero arcipelago e di alcune comunità che sono cresciute nella consapevolezza di tale collegamento;  Che attraverso programmi di finanziamento e sviluppo comunitari (488, patti territoriali ecc.), gli imprenditori isolani hanno sostenuto notevoli investimenti per la realizzazione di strutture turistico-ricettive e commerciali che presuppongono il miglioramento dei servizi di collegamento esistenti al momento in cui tali investimenti sono stati pianificati ed attuati;  Che la disastrosa gestione degli ultimi anni (soprattutto quella relativa agli anni 2007 e 2008) da parte della direzione della Siremar ha portato alla soppressione di diverse linee di aliscafi e navi procurando notevoli disagi sia ai residenti che ai turisti che hanno deciso di raggiungere le Isole Eolie , quali la soppressione parziale, da circa due mesi, delle linee C6 e C2 e ALC4 e ALC2bis alcune delle quali fondamentali per il trasporto degli studenti e altre previste addirittura dal piano della protezione civile per i casi di evacuazione degli abitanti delle isole in caso di rischio sismico legato all’attività vulcanica;   Che i servizi appaltati dalla Regione Siciliana, con contratto quinquennale, ai vettori privati N.G.I. e Usticalines, sono da considerare come integrativi di quelli erogati dalla Siremar ed a supporto dello sviluppo socio-economico quello relativo ai mezzi veloci e  per poter assicurare il trasporto di carburante e merci pericolose quello relativo al servizio ro-ro; Che i collegamenti erogati dai vettori privati hanno dimostrato, in diverse occasioni, di non essere sufficienti ed in grado di garantire i servizi nei termini previsti dai contratti;   Che Le amministrazioni comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, con il sostegno di tutte le forze politiche e delle associazioni di categoria, hanno approvato all’unanimità una mozione con cui chiedono: 1.   lo scorporo, immediato, della  Siremar S.p.A.  dalla capogruppo Tirrenia; 2. il blocco del processo di privatizzazione della Siremar S.p.A. in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea; 3. che per la Siremar S.p .A. si preveda  nel medio e nel lungo termine una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati; 4.  una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar S.p.A. che consenta, ottimizzando  le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio; 5.  la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar S.p .A. sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regone Siciliana, servizi “adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane” (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74); 6.  l’apertura di un tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che  possa partecipare all’organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l’efficienza; 7.  lo stanziamento per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze poste in essere nelle annualità 2005 e 2006; 8 il blocco della dismissione del naviglio ed il rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei ed in grado quindi anche di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione; 9.di considerare la  tratta Milazzo-Eolie -Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia, in quanto il concetto di continuità territoriale non può essere considerato soltanto in termini geografici ma deve contemplare tutti gli aspetti commerciali e socio-economici del territorio dell’arcipelago eoliano; 10. che la Regione Siciliana assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato; 11. il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nell’ambito degli organici del personale marittimo imbarcato sulle unità della Siremar S.p.A., nonché del personale occupato dal relativo indotto,  quali gli ormeggiatori e il personale delle agenzie, CONSIDERATO ALTRESI’ Che gli incontri di Roma, rispettivamente di giorno 8 e 20 gennaio 2009, con il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, i Sindaci delle isole minori Siciliane e l’Assessore ai trasporti della Regione Sicilia, non hanno dato nessuna certezza riguardo i punti richiesti nella suddetta mozione, ma hanno soltanto prodotto nell’immediato; l’istituzione di un tavolo tecnico permanente nell’ambito del quale affrontare le diverse problematiche sui trasporti marittimi delle isole minori siciliane; l’impegno da parte del Ministro Matteoli a stanziare una somma pari a euro 46 milioni necessaria, insieme ai 174 già stanziati per la Tirrenia, a garantire i collegamenti effettuati dalla Siremar nell’anno 2008; la richiesta del Ministro all’UE di una deroga per consentire la proroga della convenzione con la Tirrenia per tutto il 2009 e non, quindi, per gli anni 2010, 2011 e  2012, così come invece richiesto. Che a seguito degli incontri tra i funzionari governativi e i tecnici della UE, il Direttore Generale della d.g. Energia e Trasporti, con lettera del 19 dicembre 2008, ha ribadito che l’art. 998 della finanziaria 2007 ( che fissava una proroga fino al 2012 delle convenzioni Tirrenia in scadenza il 31.12.2008) rappresenta una violazione del regolamento del consiglio 3577792 Cee; Che in base a tali determinazioni si rende necessario l’immediato scorporo della Siremar dalla Tirrenia, considerato che la societò regionale opera su tratte essenziali il cui libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello di servizi; Che attraverso il decreto legge del 30 dicembre 2008, n. 207, pubblicato sulla GU n. 304 del 31.12.2008, all’art. 26 (Proroghe convenzioni Tirrenia), si prevede che: al fine di pervenire alla completa liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo attraverso il completamento, entro il 31 dicembre 2009, del processo di privatizzazione delle società esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali per le finalità di cui all’ articolo 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684, e agli articoli 1 e 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169, e successive modificazioni, a condizioni che assicurino la migliore valorizzazione delle suddette società, le convenzioni attualmente in vigore sono prorogate fino al 31 dicembre 2009, nei limiti degli stanziamenti di bilancio in essere. Conseguentemente al comma 999 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole: “le convenzioni”, ovunque ricorrenti, sono sostituite dalle seguenti. “le nuove convenzioni”. Che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 16.01.09, in materia di federalismo fiscale, ha approvato un emendamento per il recupero dei costi aggiuntivi derivanti dai disagi collegati all’effetto insulariutà poer le regioni Sicilia e Sardegna, riaffermando anche per le isole maggiori – il principio del rispetto della continuità territoriale;  LA INTERROGANO PER SAPERE Quali azioni la Provincia intenda intraprendere, sia presso la Regione Sicilia e sia presso lo stesso Ministero dei trasporti, affinchè venga: Garantito il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle Isole Eolie, a garanzia del soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro); Scongiurato un possibile e grave danno economico e d’immagine per tutto il settore turistico; Attuato lo scorporo immediato della Siremar S.p.a. dal processo di privatizzazione avviato per la capogruppo Tirrenia, in quanto la Siremar garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche ed ultraperiferiche quali le isole eolie e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea; Prevista per la Siremar S.p.a. , nel medio e nel lungo termine, una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dagli enti locali interessati ed una radicale ristrutturazione aziendale che consenta, ottimizzando  le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio; Riconsiderata l’opportunità di richiedere il trasferimento a titolo gratuito del pacchetto azionario della società di navigazione Siremar,  così come previsto dalla legge n. 133/2008, condizionata al trasferimento delle risorse assegnate annualmente dalla Stato alla società regionale; Stipulata una nuova convenzione con la società Siremar S.p .A. sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regone Siciliana, servizi “adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane” (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);  Previsto lo stanziamento per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze poste in essere nelle annualità 2005 e 2006; Bloccata la dismissione del naviglio e rinnovato lo stesso prevedendo unità conformi agli standard europei ed in grado quindi anche di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione; Considerata la  tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia, in quanto il concetto di continuità territoriale non può essere considerato soltanto in termini geografici ma deve contemplare tutti gli aspetti commerciali e socio-economici del territorio dell’arcipelago eoliano; Mantenuto l’attuale livello occupazionale nell’ambito degli organici del personale marittimo imbarcato sulle unità della Siremar S.p.A., nonché del personale occupato dal relativo indotto,  quali gli ormeggiatori e il personale delle agenzie marittime.  Se la Provincia intenda assumere un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar, stanziando a tal fine le risorse adeguate, a fianco dello Stato, della Regione Sicilia e delle altre amministrazioni isolane interessate;  Pippo Rao Luigi Gullo Francesco Italiano Giuseppe Grioli Biagio Gugliotta Giuseppe Miano Nino Passari

PD, SUI TRASPORTI INTERROGAZIONE ALLA PROVINCIAultima modifica: 2009-01-31T14:42:00+01:00da leonedilipari
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