Pelaggi cosa combini…

scarbonepiccola.jpgdi Silvia Carbone
Truffa aggravata alla Sisas di Pioltello. Gli scarti tossici venivano declassati

Per la procura di Milano, giro di tangenti per chiudere un occhio sulle procedure di smaltimento delle tonnellate di scarti tossici di uno dei più grandi siti di bonifica nazionale

La tecnica ormai è rodata. Nella Campania dei reati ambientali e delle discariche abusive si chiama “giro bolla”, e consiste nel cambiare il codice dei rifiuti, trasformando pericolosi scarti tossici in docili rifiuti urbani.

Per i magistrati che indagano sullaSisasdi Pioltello, uno dei più grandi siti di bonifica nazionale, a pochi chilometri da Milano, si chiama invece truffa aggravata. Sotto la lente dei pm Paola Pirotta e Paolo Filippini sono finiti Bernardino Filipponi, amministratore delegato di uno dei più grandi gruppi privati impegnati nella gestione dei rifiuti, la Danecoimpianti srl, controllata dall’imprenditore napoletano Francesco Colucci (che non risulta indagato); e Luigi Pelaggi, potentissimo capo della segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente, nominato commissario straordinario di Protezione civile per la bonifica dell’area.

Lavori per 38 milioni di euro da portare a compimento con «somma urgenza», per evitare una multa salatissima dell’Unione europea. Secondo le indagini della procura, Filipponi avrebbe consegnato a Pelaggi 700mila euro, affinché il commissario straordinario chiudesse tutti e due gli occhi sulle procedure per lo smaltimento delle tonnellate di scarti tossici della fabbrica chimica dell’hinterland milanese, chiusa negli anni 90 e da allora mai bonificata. Obiettivo dell’imprenditore: «ottenere provvedimenti amministrativi favorevoli alla società appaltatrice in quanto comportanti minori costi di esecuzione dei lavori, in violazione delle norme ambientali», si legge nel provvedimento del Tribunale di Milano che ha confermato il sequestro di 48milaeuro in contati rivenuti a casa di Filipponi.

Il Riesame ha respinto il ricorso della difesa ritenendolo «infondato». Nel documento, dove si ipotizzano i reati di truffa aggravata e corruzione, vengono riportati i contatti tra Francesco Colucci e Luigi Pelaggi, per organizzare un incontro ritenuto dai magistrati «del tutto incongruente con i compiti istituzionali di quest’ ultimo». Secondo i pm la Daneco si sarebbe aggiudicata l’ appalto che prevedeva lo smaltimento di rifiuti inizialmente dotati del codice europeo 191302 (ossia materiali frutto della bonifica di terreni inquinati), per poi modificarne i termini, cambiando tipologia di rifiuto in scarti dal codice 191212, meno inquinanti e meno costosi da stoccare in discarica. Per intenderci, terreni contenenti idrocarburi e veleni, come il pericoloso “nerofumo”, sono “ribattezzati” – attraverso un semplice processo di triturazione e miscelazione – come rifiuti trattati, meno pericolosi, del tutto simili alle balle di monnezza che escono dagli impianti Stir della Campania (classificate appunto col codice 191212)………………………………………………………………..

 
tratto da IL FATTO QUOTIDIANO

Pelaggi cosa combini…ultima modifica: 2011-09-24T09:36:44+02:00da leonedilipari
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