Pesca a strascico, “occorrono soluzioni drastiche”

apescastrascico.jpgServono “soluzioni realistiche per affrontare la questione della piccola pesca a strscico. E’ la posizione di AGCI Agrital, espressa all’Audizione della Commissione Agricoltura della Camera sull’emergenza determinata dall’entrata in vigore di nuove norme comunitarie.
“Solo il Consiglio dei Ministri UE – e’ stato spiegato – puo’ modificare il Regolamento 1967/2006, dietro proposta della Commissione Europea che, a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, dovrebbe seguire sull’argomento la nuova procedura di co-decisione con il Parlamento Europeo, ed e’ evidente che non ci sono tempi tecnici per ritardare o evitare l’entrata in vigore delle norme che impongono nuove distanze minime dalla costa e nuove maglie minime a partire dal 1 Giugno prossimo”. “Se anche vi fosse ancora tempo e’, a dir poco, improbabile che Commissione e Parlamento si esprimano a favore di una revisione delle taglie minime di specie ittiche e di maglie delle reti in senso contrario agli orientamenti della Politica Comune della Pesca, come e’ stato evidente sia nella procedura che ha portato al Regolamento – che ha visto molteplici iniziative di contrasto da parte delle Associazioni italiane – che nei quattro anni ormai trascorsi dalla sua approvazione.
Alla luce di questa semplice considerazione riteniamo occorra valutare con urgenza tutte le possibili soluzioni in grado di attenuare le conseguenze sociali ed economiche su imprese e lavoratori del comparto, senza lasciare che illusioni e rassicurazioni provocate da qualcuno in cerca di facili consensi intervengano a ritardare ulteriormente adeguamenti e misure alternative, nel rispetto delle norme vigenti”. Ha spiegato , il Presidente Nazionale di AGCI Agrital, Giampaolo Buonfiglio, davanti alla Commissione Agricoltura della Camera in occasione della audizione presieduta dal Presidente On. Paolo Russo.

Pesca a strascico, “occorrono soluzioni drastiche”ultima modifica: 2010-03-14T13:41:00+01:00da leonedilipari
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