Pesca, rimedi per la crisi

apesca4.JPGIn Sicilia la pesca non sta certo attraversando uno dei suoi momenti migliori. Eppure il pesce non manca. Il problema? L’assenza di mercati ittici importanti e scarsa organizzazione. Lo dice Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca di Mazara del Vallo. “Il pesce non manca – dice Tumbiolo -, le nostre celle sono piene di gamberi rossi. Ma i nostri prodotti, pur essendo di ottima qualità, non sono valorizzati, così sui mercati subiscono la concorrenza aggressiva di quelli cinesi o argentini. E l’assenza di mercati ittici degni di questo nome non fa altro che peggiorare le cose, ostacolando il giusto sviluppo economico in questo settore nella nostra regione”.
Un parodosso per una regione come la Sicilia. “La Sicilia è la regione più peschereccia d’Italia – aggiunge – e il suo contributo al Pil pesca del Paese si aggira intorno al trenta per cento, ma per un deficit organizzativo e la mancanza in senso lato di uno spirito imprenditoriale, non riesce a farne una fonte di ricchezza”.
La presenza di mercati ittici importanti darebbe una mano al settore. “Intanto il mercato ittico dovrebbe essere inteso come un centro polifunzionale di servizi, non come un luogo in cui svolgere soltanto aste. Si accorcerebbe la filiera e si eviterebbero certe speculazioni. Oggi la vendita delle pesce viene contrattata sulle banchine, con commercianti che hanno rapporti diretti con i pescherecci. E poi il mercato ittico potrebbe essere adibito a centro di stoccaggio ed anche alla certificazione della qualità del prodotto”. Il segreto per lo sviluppo? “Serve un’organizzazione complessa nel sistema pesca, in modo da accorciare la filiera. E poi la valorizzazione dei nostri prodotti, grazie anche a strutture mercantili che possano certificare la qualità e la provenienza”.

Pesca, rimedi per la crisiultima modifica: 2009-09-06T20:26:28+02:00da leonedilipari
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