Politica&Amministrazione

plagreca4.JPGdi Pino La Greca

Nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere una nota indirizzata dall’assessore China al sindaco Bruno; non sto a ribadire le affermazioni dell’assessore, sono alla vista di tutti; personalmente non mi hanno sorpreso. Già nel corso del 2008, oltre 15 mesi fa, si erano manifestati i “fenomeni” denunciati dall’assessore China, in quella occasione il sindaco di Lipari di fronte a tutta una serie di puntualizzazioni da parte mia su inefficienze e carenze dell’amministrazione mi invitava a stare tranquillo in quanto “l’amministrazione comunale che guido sa come gestire le situazioni difficili”, criticando le mie osservazioni, addirittura si “complimentava” con me per la “tempestività con la quale si avventa sui fatti negativi”. Nessuna risposta alle critiche che arrivavano dai suoi assessori, del tipo: 19 agosto dalla la gazzetta del sud “Deleghe ingestibili, uffici assenti” l’assessore China accusa il Sindaco. Ma non si dimette. 20 agosto, Giornale di Sicilia, “L’assessore (China)  scrive al Sindaco: ufficio senza uomini” 23 agosto, Giornale di Sicilia: “allarme per I liquami, China: “Impianto a rischio”, per la serie meglio tardi che mai. L’immagine immediata che mi si forma oggi, dopo l’ennesima lettere dell’assessore China, è quella di Lipari, come una nave alla deriva, tanti rematori o aspiranti rematori che si affollano per cercare di arrivare alla poltrona, per poi iniziare a remare ognuno in una direzione diversa, ed un timoniere smarrito, distratto e che forse ormai pensa al suo futuro, abbandonando la barca e tutti i rematori e cercando un sicuro rifugio in qualche illusoria candidatura alla Camera dei Deputati o all’assemblea regionale siciliana o, forse, nella futura conduzione della “Lipari Porti S.p.A.”, mentre le onde investono la nave alla deriva, le onde di Acquacalda, le onde dei trasporti marittimi, le onde delle decine e decine di problemi irrisolti e che si trascinano di anno in anno, mentre i rematori litigano tra di loro. Come si può affermare che gli assessori sanno come gestire le situazioni difficili se ogni due/tre giorni sono costretti a scrivere o chiedere al sindaco o al dirigente elenchi ed iniziative; di contro si assiste quasi ad un mercato delle vacche, ad un gioco ad incastri per cercare di piazzare qualche bandierina su questa o quella poltrona per non andare a gestire il nulla. Vorrei, infine, ricordare ai nostri amministratori che sono pagati dalla nostra comunità per risolvere i problemi e non per protestare quasi quotidianamente (compito dell’opposizione), se non riescono a risolvere un ben nulla abbiamo il coraggio, la dignità, come già fatto dall’assessore Maggiore, di dimettersi affermando il proprio onore di uomini e di eoliani prima di tutto.

Politica&Amministrazioneultima modifica: 2009-11-27T13:37:04+01:00da leonedilipari
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Politica&Amministrazione

mgiacomantonio.JPGdi Michele Giacomantonio

Quando ero giovane e mi appassionavo alle grandi discussioni sulla riforma dello stato e della pubblica amministrazione si diceva che  gli enti locali ma anche i ministeri e tutti gli uffici pubblici in genere dovevano essere dei “palazzi di vetro” per permettere ai cittadini di vedere momento per momento che cosa succedeva dentro. Uno dei teorici della trasparenza  allora era Pietro Bassetti, direttore di una rivista chiamata “Esperienze amministrative”, che poi divenne presidente della Regione Lombardia e noi giovani leggevamo avidamente gli articoli e gli editoriali di questa rivista. Non so quali siano state le letture del dott. Mariano Bruno nella sua gioventù che è d’altronde un po’ più recente della mia, ma non credo assolutamente che fosse un lettore di Pietro Bassetti. Infatti non c’è niente di più lontano dal “palazzo di vetro” della realtà attuale del Comune di Lipari. A Lipari il comune è un bunker da cui poco o nulla trapela. Non si sa che cosa stia facendo il Sindaco  – e se sta facendo qualcosa – per il futuro dei trasporti marittimi; sappiamo però che non risponde alle preoccupazioni dei cittadini sulla privatizzazione dell’acqua ( abbiamo sentito ieri sera ‘intervista dell’ing. Felice Lopes); alle interrogazioni dei consiglieri risponde rinviandole ad un assessore o agli uffici; attendiamo di sapere – ed è l’interrogazione di Lo Cascio – perché un edificio abusivo e fatiscente di Filicudi malgrado la trafila burocratica di acquisizione si sia conclusa da tre anni, rimane ancora in piedi; non sappiamo – interrogazione di Biviano – perché l’avv. Maggiore venisse dato assente giustificato alle giunte pur essendosi dimesso da mesi, ecc. ecc. Se non è un bunker questo. … Ma qualche volta dai bunker trapela, da qualche fessura, un po’ di luce. Mi riferisco alla lettera  del vice Sindaco Giulio China inviata al Sindaco e che è arrivata ai Notiziari online grazie al consigliere Sabatini.  Sembra che il Sindaco abbia girato al vice Sindaco alcune interrogazioni a cui rispondere riguardanti i settori di competenza di questi: sulla ex discarica di Lami Malopasso, sull’impianto di illuminazione di Marina Corta – salita S. Giuseppe, sul servizio idrico integrato; sulla liquidità dell’ente. China dice chiaramente al Sindaco che a queste interrogazioni non può rispondere perché non ha “il pieno controllo sul mandato affidatogli”. Il controllo lo avrebbe il dott. Domenico Russo, una specie di factotum che troviamo come il prezzemolo da per tutto, che lo eserciterebbe sia attraverso “la gestione non concordata del personale “ dell’Ente  sia attraverso “affidamenti temporanei di servizi essenziali a ditte private”. “Una pratica – aggiunge China – che personalmente giudico scorretta”.  Scorretta, osserviamo, quella della gestione non concordata del personale ma sugli “ affidamenti temporanei di servizi essenziali a ditte private”ci piacerebbe saperne di più e ci ripromettiamo di ritornare sull’argomento per  approfondirlo e chiarirlo.  Rimaniamo intanto a quello che emerge dalla lettera. Dentro il bunker non c’è l’armonia ma un nido di vipere. Russo nasconde le carte a China, China teme di divenire un “assessore da parata” cioè buono solo per seguire le processioni e fare bella mostra di sé sullo scranno trecentesco della Cattedrale; intanto, per esempio, gli arretrati del servizio idrico rimangono non “bollettari” con nocumento delle casse comunali ma anche dei cittadini che si vedranno, tutte in una volta, recapitare bollette pesanti, ecc. ecc. Si questa lettera fa vedere dalle crepe del bunker un po’ di quello che succede dentro e sinceramente non è un bel vedere.

Politica&Amministrazioneultima modifica: 2009-11-26T20:10:30+01:00da leonedilipari
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Politica&Amministrazione

asabatini3.JPGdi Adolfo Sabatini*

In data 23 luglio 2009, ho inviato al Sindaco di Lipari una richiesta di rilascio copia di tre note che lo stesso aveva achina.JPGachina1.JPGa sua volta inviato al Vice Sindaco Giulio China, ma a tutt’oggi non ho ancora avuto copia di quanto richiesto. Sono però entrato in possesso della risposta che il Vice Sindaco ha inviato al Dott. Bruno Sindaco di Lipari. Lascio ai lettori le libera interpretazione della risposta che China invia al Sindaco. Meno male che almeno del Vice Sindaco China “resterà quel che ha donato”, ma del Sindaco cosa resta? …Il velo dell’oblio……

*Consigliere comunale Nuovo Giorno
Politica&Amministrazioneultima modifica: 2009-11-25T19:39:12+01:00da leonedilipari
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