L’esempio della ristrutturazione del porto di Ficogrande di Stromboli è l’ultimo allarme arrivato a “Il Notiziario”. Non sarebbe male se il responsabile al procedimento fornisse i dati dell’appalto come: tipo di gara, ditte partecipanti, nominativi della commissione, inizio-fine lavori, importo di gara, ribasso e magari anche il capitolato. Lo stesso per l’assegnazione dell’incarico al collaudatore.

La trasparenza non è solo il mare delle Eolie. L’impressione generale è che molte opere pubbliche realizzate alle Eolie (vedi anche la protezione dell’abitato di Acquacalda con oltre due milioni di euro buttati a…mare) vengono appaltate o messe in gara all’acqua di rose con controlli che subiscono lo stesso trattamento e i soldi finiscono in fondo alle tasche…del mare.

La bravura della politica eoliana è quella di trovare sempre i finanziamenti che però come neve al sole si squagliano lavori facendo con collaudi che trovano il tempo piacevole di qualche sguardo amico, molto amico. Forse per non creare ripetizioni negative è necessario che la stessa politica   (tutta) apra gli occhi su quello che succede intorno all’arcipelago, senza girarsi dall’altro lato per cercare nuovi finanziamenti da buttare sempre a mare che ha le tasche senza fondo.