
Il tempo della ripartenza si assottiglia mentre si allunga il tempo dei progetti. Politici, professori, saggi e costosi ladri uniti intorno ai tavoli che nessuno vuole benedire, sconvolgono il popolo che piano-piano si autosospende dalla vita che diventa vittima incolpevole ma con il dito puntato verso chi fa finta di non capire e sconvolge il tempo con comizi andati a male non per la mancanza di folle partitiche ma di menti libere.
L’euforia sulla Juventus si è abbassata del 50%. Mi sa che dopo l’erroraccio di Buffon faremo la sfilata con il carrettino siicliano perchè resteremo secondi.
Il portiere Buffon con il pallone ai piedi forse sugli spalti guardava la moglie quanto è bella… e si è cpnfuso. Cose da pazzi. Abbiamo anche rischiato l’infarto. Immagino lo stato d’animo del “Papello”…
Figurarsi se l’Inter farà un regalo a noi… Gli interisti da Milano in giu’ sono pronti a fare la sfilata con i cugini rossoneri… Già immagino il direttore Bartolino Leone abbracciato con Umberto Zanca… Con l’occasione invito “Stecca” a rispedire indiretro il bonifico di 5 mila euro, anche se mi è stato riferito che ha già saldato il conto delle bottiglie di birra nel bar di Giovanni e Massimo Profilio. E’ chiaro che a questo punto rischio di saltare le vacanze alle Eolie…
Queste sono le feste dove tutti si sono messi a cercare la crisi. C’è chi è andato sulla bianca neve tra un popolo di sciatori che non diminuisce. C’è chi è andato a cercare i libri della “cridenza” fra impauriti bottegai che già sanno che il 50% dei debitori non pagherà come è sempre avvenuto. C’è chi ha girovagato fra ristoranti affollati fino a notte tardi. C’è chi ha fatto enormi file per i costosi voli al caldo. C’ è chi è andato anche dentro le chiese per cercare la crisi religiosa , ma fortunatamente si continua a pregare ed accendere candele. La crisi c’è o la si mette in scena ? Diciamo che c’è la crisi di prima o come prima. Qualche euro in meno compensato da chi ne ha di più. La vera crisi esiste in un solo mondo quello politico. Quella è la vera crisi che porta alla crisi dei nervi.
Quando per strada chiedono cosa rappresentano le due mega antenne sistemate nel secolare castello di Lipari, in tanti danno la risposta: “la tecnologia con la faccia tosta”. Due antenne, due tragiche antennone conficcate nel cuore del castello storico per la storia scelleratamente visiva della modernità archeologica. Acciaio crudo, nudo e forse economicamente vantaggioso (si pensa per qualche ente, guai se non lo fosse). Basterebbe almeno un rivestimento, un camuffamento per salvare la faccia e la facciata. Altro che parlare di parco, di Unesco, di ambiente&decoro. Giusto togliere le tende e i condizionatori dal
centro storico, ma il castello che centro è? Dai Soprintendenza, dai assessore all’arredo urbano, dai sindaco, è ora di iniziare da quello che giornalmente si ha sotto il naso per dare un segnale, per dire vediamo e ascoltiamo e facciamo. E’ l’ora della mossa contro lo “sciaccallaggio” deturpante. Se così non è, allora conviene issare su questi alti tralicci la bandiera bianca della resa proprio come quando i barbari assaltavano le mura del castello e gli abitanti erano costretti ad arrendersi per fame e per stanchezza. La storia delle Eolie oggi passa anche da questi due “gemelli” prepotenti e visivamente sconci.