Province abolite dall’ars. Regione a rischio default

rcrocetta2.jpg1) Abolite le Province regionali in  Sicilia. L’Ars ha appena approvato un maxi-emendamento della  maggioranza che sospende le elezioni previste a fine maggio;  manca solo il voto finale al ddl. Gli enti saranno commissariati  ed entro l’anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge,  da liberi consorzi di comuni. Il maxi-emendamento a firma dei  capigruppo di Pd, Udc e lista Crocetta, è stato approvato con  53 sì e 28 no, con voto segreto. Il gruppo 5stelle ha votato in  linea con la maggioranza. Seduto nei banchi del governo, il  presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha accolto  la votazione con un applauso.     Per i consorzi dei comuni sono previste elezioni di secondo  grado, dunque i componenti saranno indicati dai sindaci e non ci  saranno più elezioni per presidenti di Provincia e consiglieri.     Il voto finale, che sarà anticipato dalle dichiarazioni di  voto, è stato rinviato a domani, alle 16, dal presidente  dell’Ars, Giovanni Ardizzone.

2) È allarme bilancio alla Regione siciliana tanto che nei corridoi dell’Assemblea regionale c’è chi rispolvera lo spauracchio del default, incubo che aveva scandito gli ultimi mesi del precedente governo Lombardo. In ballo c’è un buco da coprire di quasi tre miliardi di euro: 1,9 di tagli a trasferimenti per quest’anno e un miliardo di disavanzo dell’anno scorso. La commissione Bilancio dell’Ars infatti ha convocato domani diversi dirigenti della Regione per avere un quadro più dettagliato sulle voci di spesa.

Si parla di tagli di almeno il 40% con impatto sui diversi assessorati e su un bilancio di circa 27 miliardi di euro. Ma anche questo potrebbe non essere sufficiente. Al momento secondo alcuni deputati ci sarebbero fondi solo per coprire gli stipendi dei regionali, le pensioni e parte delle spese di funzionamento dell’amministrazione. Tanto che la commissione e il governo starebbero valutando meccanismi per potere utilizzare i fondi europei non solo per gli investimenti (questa voce nella bozza del bilancio di previsione è pari a zero) ma anche per coprire alcune voci che fino ad oggi sono rientrate nelle spese correnti.

Sulla bozza di bilancio, depositata in commissione all’Ars e che sarà riscritta dall’esecutivo, stanno lavorando anche gli uffici del commissario dello Stato che avrebbero già manifestato forti dubbi sulla tenuta del documento contabile, avvisando il governo sui rischi di tenuta dei conti. Per ridurre “all’osso” il bilancio, l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, ha diramato una circolare a tutti i dipartimenti invitandoli a predisporre uno schema sulle priorità delle spese. Il meccanismo ribalta il metodo finora adottato dai dipartimenti, non più documenti di spesa redatti sulla base delle competenze dell’anno precedente ma partendo da un budget zero e riempendo i capitoli con singole priorità. Sarà poi il governo a compiere le sue scelte.

Il presidente della Regione Crocetta a margine della seduta parlamentare, pur riconoscendo la situazione gravità della situazione finanziaria, ha commentato:. “Rischio default? No, noi saremo bravi a fare la spending review”.

Province abolite dall’ars. Regione a rischio defaultultima modifica: 2013-03-19T20:41:02+01:00da leonedilipari
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