Egregio Direttore,

 

qualche giorno addietrto ho scritto della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, ed ancora ieri un cliente mi rappresentava le proprie, gravi, difficoltà conseguenti un credito negatogli da altro istituto per così dire “nazionale”. La motivazione di fondo? sempre la medesima, non vi sono soldi per il nostro territorio andando la locale raccolta a pascere aziende del nord Italia o a tappare qualche (?) buco ivi creato. La storia è tanto vera che anche il Governo ha ipotizzato una banca per il Mezzogiorno.

 

Abbiamo tuttavia un’ arma, le sicilianissime banche regionali tra cui spiccano la Banca Agricola Popolare di Ragusa ed il Banco di Credito Siciliano, tralasciando il neo nato Banco Popolare Siciliano che altro non è che filiazione della ex Banca Popolare di Lodi e che, di regionale, nulla ha al di là del nome.

La Banca Agricola Popolare di Ragusa è la madre, ed al contempo la figlia, di quella grande, grandissima realtà economica che è l’ agricoltura del ragusano e dintorni. Il Banco di Credito Siciliano è il motore del mondo imprenditoriale, segnatamente quello legato alla pesca, del trapanese e circondario. Entrambe hanno ampia, amplissinma la prima, liquidità, dispensata esclusivamente nel territorio siciliano. Non so il Credito Siciliano, ma la Popolare di Ragusa non tratta, o se li tratta lo fa solo in via assolutamente marginale, neanche i titoli di Stato. Entarmbe ancora sono assolutamente inattaccabili, vuoi per la struttura cooperativa o per la personale titolarità, vuoi perchè non quotate in borsa e, quindi, al riparo da speculazioni od opa.

 

I due istituti avevano “chiuso” un accordo per la reciproca fusione, andando così a costituire un polo bancario di assoluto rispetto, esteso capillarmente in tutta la Regione Sicilia, con una dotazione

economica invidiata da istituti dai nomi altisonanti. Fusione fallita perchè ritenuta “pericolosa”, per quanto sopra detto, dalla grande (?) finanza nazionale la quale – che novità – ha interposto la Banca di Italia a cui giudizio, nulla altro potendo rilevare (nella specie neanche mafia o riciclaggio) ha eccepito una “inopportunità” conseguente – udite udite – il rapporti di parentela, neanche poi tanto prossimi, tra un quache amministratore dell Banca Agricola Popolare di Ragusa ed il patron del Credito Siciliano.

 

 

Alfio Ziino

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