Il 4 novembre 2010, con un sms Bisignani scriveva a Bocchino: «Sui parchi mi raccomando in commissione, ora». E Bocchino si premurava di rassicurarlo in tempo reale (non si capisce esattamente a che titolo e con quale diritto): «Tranquillo». Si parla dell’emendamento Fallica. Questione a nove zeri (molto a cuore a Stefania Prestigiacomo, intima di Bisignani) di cui a rigor di logica, l’ex giornalista dell’Ansa Gigi, non avrebbe dovuto occuparsi.
Questo bizzarro interesse però con Bocchino, diventa la normalità. Ecco la spiegazione (imbarazzante) fornita ai magistrati di Napoli: «Prendo atto del contenuto dei progressivi conversazioni nel corso delle quali mi veniva caldeggiato da Bisignani Luigi l’impegno per far approvare alcuni emendamenti alla finanziaria relativi ai parchi nazionali e relativi al finanziamento del Ministero per l’Ambiente, “cosiddetto emendamento Fallica “.
Rispondo che effettivamente Bisignani si fece portatore degli interessi politici della Prestigiacomo avendo buoni rapporti con la stessa e in questo caso non ebbi difficoltà ad accogliere le sue indicazioni poiché coincidevano con l’interesse politico che il Gruppo Futuro e Libertà e cioè mettere in difficoltà il Pdl, facendone venire a galla i contrasti interni. Nel merito la questione venne risolta in qualche modo in quanto i Parchi vennero finanziati.