Rassegna Stampa. “La Repubblica” e turismo

larepubblica.jpgNell’estate 2011 solo un italiano su cinque andrà in vacanza questa estate, mentre lo scorso anno riusciva a partire la metà della popolazione. E’ questa la conclusione a cui giunge l’indagine di Adoc sulle dinamiche del turismo estivo nel nostro Paese. Entrando nel dettaglio dello studio svolto dall’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, che stila anche un decalogo per andare in vacanza risparmiando 1, si scopre che il 62% dei partenti starà fuori al massimo per una settimana, solo l’1% si potrà permettere un mese di vacanza e il 56% ha un budget di 700 euro. In rialzo le preferenze per agriturismi e terme, scelti dal 32% dei turisti. E chi rinuncia alle vacanze lo fa soprattutto a causa dei rincari delle spese di viaggio e alloggio, in media di 200 euro.

“La maggior parte degli italiani opterà per viaggi brevi e economici  –  spiega Carlo Pileri, Presidente di Adoc -.  Secondo i risultati dell’indagine, sei italiani su dieci soggiorneranno al massimo per una settimana, mentre solo l’1% potrà permettersi quasi un mese di relax. Anche perché per spostarsi e alloggiare quest’anno si spenderanno in media 200 euro in più che nel 2010”.

Trasporto. A incidere sull’aumento delle spese di viaggio, osserva Adoc, soprattutto il rincaro esponenziale dei traghetti: +70% nel 2011, pari a circa 230 euro di aggravio rispetto allo scorso anno.

Per un biglietto aereo di andata e ritorno si spendono in media 112 euro in più, un rialzo del 25%, un biglietto del treno costa il 7% in più. Prendere l’auto comporterà un esborso maggiore di oltre 20 euro per due pieni.

Alloggio. In rialzo dell’1,6% anche i pacchetti vacanza “tutto compreso”, mentre l’alloggio in un albergo a mezza pensione per una settimana costa lo 0,8% in più.

Combinando i costi di viaggio e alloggio, prosegue la ricerca Adoc, la spesa media di una singola persona si aggira sui 700 euro, mentre solo il 2% dei vacanzieri ha preventivato un budget superiore a 1000 euro.

Vacanza ridotta ma dignitosa. La tendenza è ridurre i giorni di ferie per potersi permettere una vacanza dignitosa e  risparmiare sul superfluo. Questo spiega la crescita dei viaggi low cost (scelti dal 39%) e quelli pagati a rate (circa l’11%). Indebitarsi per andare in vacanza è pratica ormai diffusa, in crescita di circa il 2% rispetto allo scorso anno, per un importo medio tra i 1500 e i 2000 euro. Così, viaggi, alberghi e ristoranti si pagano a rate, con l’elevato rischio di tramutare una settimana di relax in un duro sacrifico economico da sostenere durante il resto dell’anno: gli interessi arrivano anche al 24%. I tour operator stessi offrono prodotti finanziari ad hoc, che vanno ad aggiungersi agli altri tipi d’indebitamento.

Mète, si preferisce l’Italia. Secondo l’indagine dell’Adoc, complice la paura di un blocco dei cieli a causa delle ceneri vulcaniche, è l’Italia la meta preferita. “Il 58% sceglierà l’Italia e in particolare le località marittime come mèta del proprio viaggio  –  continua Pileri  –  per chi andrà all’estero la meta preferita è l’Europa, in particolare le città d’arte, solo il 23% si sposterà oltreoceano”.

Voglia di camper. L’incertezza si riflette anche sulla scelta del mezzo di trasporto. Dal punto di vista dell’organizzazione, il 62% dei partenti acquisterà un biglietto low-cost o si organizzerà in completa autonomia, magari in camper. Ogni anno vengono acquistati circa 14 mila camper, per un totale complessivo di circa 700 mila utenti. Segno di un ritorno della voglia di viaggiare in libertà e con la possibilità di risparmiare sulle spese per il pernotto. I campeggi hanno registrato un aumento del prenotazioni del 2%, diventando la meta preferita dal 5% dei vacanzieri.

Couch-surfing: 33mila praticanti in Italia. Altro fenomeno è il couch surfing, letteralmente “saltare da un divano all’altro”. E’ un programma che permette di mettere in contatto persone da ogni parte del mondo. C’è chi mette a disposizione una stanza o il divano della sua casa e c’è chi parte e cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. E’ un sistema che offre la possibilità di viaggiare a costi molto bassi, una sorta di tour operator fai-da-te. Solo in Italia sono oltre 33mila i “praticanti”, che crescono alla media del 2% l’anno. L’età media è molto bassa, intorno ai 28 anni ma ci sono casi in cui viaggiare in questo modo sono persone ultra sessantenni.

 

Rassegna Stampa. “La Repubblica” e turismoultima modifica: 2011-07-10T17:35:00+02:00da leonedilipari
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