Ars, i fondi Fas per la Sanità

ARS.jpgL’Ars ha approvato gli articoli 3 e 4 della finanziaria, che prevedono la copertura della spesa sanitaria e i fondi per gli enti locali. La norma sulla sanità, riscritta rispetto a quella del testo varato dalla commissione Finanze, prevede che “nelle more della pronuncia della Corte costituzionale adita in materia, a decorrere dall’esercizio finanziario 2012, è disposta la compartecipazione regionale al finanziamento del fabbisogno sanitario in misura corrispondente all’aliquota del 49,11%”.

Per coprire la parte della spesa rimasta fuori dal bilancio (quella inserita è pari a 269 milioni di euro), il governo, d’intesa con lo Stato, utilizzerà in via temporanea 343 milioni di euro attingendoli dai Fas.

LE CRITICHE
. Molto critico il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, che parla di “trucco e truffa”. “Dal testo non si capisce a quale intesa si riferisca il governo – afferma – Nel comma 4 dello stesso articolo infatti viene scritto che ‘è accantonata in bilancio una quota pari a 343 milioni, da utilizzare in caso di mancato raggiungimento entro il 31 luglio 2012 dell’intesa richiamata al comma 3’. Insomma, ma di quale intesa stiamo parlando allora?”.

Leontini contesta anche il secondo comma dell’art.3 che così recita: “Per il biennio 2012-2013 i migliori risultati d’esercizio del servizio sanitario regionale rispetto all’equilibrio di bilancio sanitario, nella misura verificata dai competenti tavoli tecnici di verifica dell’attuazione del piano di rientro, è disponibile per finalità extrasanitarie. Probabilmente il governo Lombardo intende utilizzare queste risorse per la campagna elettorale”, sostiene Leontini.

LE RISERVE DI SPESA. Per gli enti locali (art.4) la norma approvata prevede uno stanziamento di 750 milioni sul fondo per i comuni, di cui 110 mln per spese d’investimento, e 45 milioni per il fondo delle Province (10 mln per investimenti e 4 mln per servizi socio-assistenziali dei disabili e il diritto allo studio).

In sede di riparto, le riserve trimestrali sono così suddivise: A Ragusa-Ibla vengono assegnati come contributo 4 milioni, un milione al comune di Aidone per interventi strutturali connessi alla Dea di Morgantina, 3 milioni al comune di Piazza Armerina per la Villa romana del Casale; 5 milioni vanno ai comuni delle isole minori, 17 milioni ai comuni come rimborso per il trasporto interurbano degli alunni delle scuole medie superiori, 800 mila euro al comune di Lipari, 5 milioni per i rimborsi ai comuni delle spese di gestione degli asili nido, 11 milioni come contributo per il finanziamento del fondo miglioramento servizi di polizia municipale.

Sono abrogate tutte le disposizioni di legge che prevedono riserve per le autonomie locali diverse da quelle previste dlala norma appena varata. L’erogazione della quarta trimestralità per il 2012 in favore dei comuni (esclusi quelli con popolazione inferiore a 15mila abitanti) terrà contro di “meccanismi di premialità sulla base di criteri individuati con decreto dell’assessore regionale per le Autonomie locali”.

Il governo ha ritirato un emendamento che prevedeva un aumento della spesa nel bilancio di previsione per 6,213 milioni di euro. L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha fatto marcia indietro dopo che i deputati del Pid avevano presentato un sub-emendamento che prevedeva la modifica di alcune voci di spesa. A quel punto ha preso la parola il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, che ha invitato il governo a riflettere, sottolineando che l’emendamento prevedeva risorse aggiuntive per capitoli di bilancio che avevano già avuto maggiorazioni di spesa nel maxiemendamento approvato dall’Ars.

«Abbiamo impedito che si consumasse l’ennesimo scippo a danno dei siciliani – dice il deputato Vincenzo Vinciullo (Pdl) – in quanto preferiremmo che queste somme venissero destinate alle famiglie povere, a chi cerca lavoro, alle donne vittima di violenza». Per il deputato Marianna Caronia (Pid) «con queste risorse che abbiamo recuperato possiamo finanziare il bonus bebè per i meno abbienti».
La norma ritirata prevedeva fondi in più per gli esperti della Presidenza della Regione (56mila euro), per spese di rappresentanza e organizzazioni di incontri (328mila euro), 200 mila euro si spese riservate dell’ufficio di gabinetto, 103 mila euro per le missioni del personale di scorta gestite dalla segreteria generale, 800 mila euro per lavori di manutenzione straordinaria di Palazzo d’Orleans, 50 mila euro per materiale informatico, 32 mila euro per l’Università di Catania destinati agli emolumenti del personale. Saltano anche 76 mila euro per lavori di manutenzione e riparazione nei siti della Regione, 44 mila euro per il Corecom, 99 mila euro per il Comitato regionale di Protezione civile. Soppressi anche i maggiori fondi per gli enti parco (un milione) e per il funzionamento dei servizi aerei di linea (2,7 mln) e i 200 mila euro per l’Asd San Gregorio rugby, al quale ne sono stati concessi 70 mila.

LE SPESE NEL DETTAGLIO. Diverse le voci di spesa del maxiemendamento, approvato dall’Ars, che contiene fondi aggiuntivi per teatri, fondazioni, enti, associazioni e istituti. Al teatro Massimo di Palermo vanno 969 mila euro, 144 mila euro in più al Corecom, 751 mila euro alla Fondazione orchestra sinfonica siciliana, 700 mila euro al Cerisdi, 400 mila euro alla Casa del sorriso di Monreale (Pa). E ancora: 2,68 milioni per le spese dirette a incrementare il movimento turistico verso la Regione e il turismo interno, 100 mila euro per la Fondazione Sciascia, altri 100 mila euro al centro studi pirandelliani, 120 mila per la Fondazione Federico II, 97 mila euro per Meter di don di Noto, 98 mila euro per il Lidu, 50mila euro per Amnesty, 103 mila euro per l’Istituto nazionale del dramma antico, 109mila euro per la ristrutturazione del teatro di Adrano, 34 mila euro per l’associazione sclerosi multipla con sede a Palermo e altri 56 mila euro per l’associazione regionale.

Ulteriori 70 mila euro vanno a favore del club Amatori sport Catania, 600 mila euro al fondo destinato allo sviluppo della propaganda di prodotti siciliani, 200 mila euro per la riparazione di strumenti musicali, 750 mila euro alla Provincia di Agrigento per la realizzazione del polo distaccato dell’Università di Palermo.

Ars, i fondi Fas per la Sanitàultima modifica: 2012-03-28T16:49:13+02:00da leonedilipari
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