Regione, per i beni demaniali nessuna deroga. Circolare di Gedo Campo

gcampo.jpg“Negare l’autorizzazione paesaggistica”: è l’incipit della circolare diramata a tutti gli uffici e alle Sovrintendenze da Gesualdo Campo, dirigente generale dei beni culturali . La Regione apre cosi’ la “vertenza” porti turistici mettendo nel mirino le opere collegate agli approdi. Il caso che ha sollevato l’attenzione del governo è quello del porto turistico che il gruppo Caltagirone sta realizzando a Ortigia, nella zona piu’ antica di Siracusa. Lì si stava realizzando anche un edificio destinato a servizi per i diportisti e un albergo: struttura progettata proprio sulla costa. Ma altre iniziative analoghe sarebbero ancora in fase di autorizzazione in altre aree della Sicilia (vedi il megaporto di Lipari con 5 mila metri quadri di insediamenti entro i 150 metri dal mare).  

Il settore dei porti turistici che sposa l’inziiativa privata, è uno di quelli su cui stanno piovendo i contributi della Regione. Ora Campo, uno fra i dirigenti piu’ vicini al presidente Raffaele Lombardo, ha posto i paletti e ha chiesto anche all’assessorato all’urbanistica di adeguarsi a vigilare sugli enti locali quando vengono convocate le conferenze di servizi per accellerare le autorizzazioni.

“Il vincolo di inedificabilità assoluta nei 150 metri dal mare non può essere derogato per qualsiasi edificio realizzato nella fascia costiera – si legge nella circolare – va preliminarmente verificato il rapporto di funzionalità con l’approdo turistico, in assenza della quale l’autorizzazione di costruzione resta impedita”. L’assessorato teme che costruzioni progettate per servizi ai diportisti si trasformino in “business diversi”. “Le amministrazioni chiamate a rilasciare autorizzazioni – recita la circolare – ricordino che le costruzioni realizzate per accogliere servizi complementari al porto o all’approdo turistico non sono passibili di mutamento di destinazione diversa dalla diretta fruizione del mare”.

La circolare detta regole stringenti anche per il caso in cui le costruzioni siano realizzate in collegamento a porti turistici ma al confine con parchi archeologici: in questa ipotesi il limite di inedificabilità inderogabile è quello dei 200 metri dal perimetro del parco e l’autorizzazione va negata “anche se le opere dovessero accogliere servizi complentari ai porti turistici”.  

Regione, per i beni demaniali nessuna deroga. Circolare di Gedo Campoultima modifica: 2011-06-10T09:41:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo